redazione il torinese

Riconoscimento all’osservatorio di Moncalieri

luna torinoLa Società Meteorologia Italiana e l’Osservatorio di Moncalieri sono stati destinatari di un importante riconoscimento da parte della comunità scientifica internazionale. L’Organizzazione Meterologica Mondiale – Wmo li ha selezionati per collaborare al video promozionale del programma “Centennial observing stations” che ha l’obiettivo di salvaguardare gli antichi osservatori meteorologici e le loro lunghe serie di dati, fondamentali per studiare i cambiamenti climatici e pianificare l’economia e la gestione del territorio. Questa scelta è caduta in forza del patrimonio scientifico, storico e culturale che si è realizzato nella sede del Collegio Carlo Alberto.

 

Massimo Iaretti

Condanna definitiva per il patron del Grinzane Cavour

soriacorte_di_cassazione_E’ ora definitiva la condanna per Giuliano Soria, l’ex patron del premio letterario Grinzane Cavour, che è stato processato per l’uso illecito dei contributi pubblici e per i maltrattamenti a un giovane domestico straniero. La Cassazione  ha ricalcolato la pena in 6 anni, 8 mesi e 17 giorni di reclusione. Soria è stato giudicato responsabile di peculato e violenza sessuale. In precedenza nel 2015 la Corte d’appello di Torino aveva inflitto a Soria 8 anni e tre mesi.

“SangonFest” al via dal 15 luglio

OSPITE D’ONORE MATTEO SALVINI

salvini giaveno

Anche quest’anno viene organizzata la “SangonFest”, festa della sezione Lega Nord di Giaveno ormai giunta alla sua quattordicesima edizione. Quest’anno si svolgerà il 15 – 16 – 17 Luglio. I promotori della Lega dicono che ” come ormai consuetudine sarà possibile gustare un’ottima cucina ed apprezzare l’intrattenimento musicale dal vivo. Sarà un’edizione particolarmente ricca di ospiti e di temi importanti da affrontare. Noi crediamo sia un’occasione importante per confrontarci con i cittadini e per spiegare le cose dal vero, senza filtri di sorta. Un’occasione per ascoltare con le proprie orecchie le proposte del nostro movimento che sta vivendo una nuova fase di crescita e sviluppo. Non mancheranno, come ovvio, numerosi interventi politici: siamo lieti di annunciare la presenza di Matteo Salvini nella serata di apertura di venerdì 15 alle ore 20.30. La presenza del segretario federale va a completare un già interessantissimo parterre di ospiti che vedono tra gli altri: On. Borghezio, On. Allasia, On. Simonetti, il segretario nazionale Molinari, il consigliere regionale Benvenuto ed inoltre il coordinamento del Movimento Giovani Padani con Gastaldi e Crippa rispettivamente coordinatore nazionale e federale, i quali aggiungeranno il punto di vista dei giovani alle nostre discussioni” Per i militanti della lega Nord e non solo, proseguono gli organizzatori “Sarà un’occasione per confrontarsi su temi di grande interesse. Continueremo il nostro percorso informativo sui temi più importanti di attualità: dal referendum costituzionale, il TTIP, immigrazione e molti altri. Sarà un’occasione anche per la sezione per confrontarsi su quanto fatto finora e raccogliere nuovi spunti e nuovi stimoli. Insomma un programma interessante e ricco che speriamo sia apprezzato da tutti gli avventori”.

(foto: il Torinese)

Festival di Letteratura dei ragazzi “Gianni Rodari”

omegna freccia rodariA Omegna al via il bando

La città di Omegna ha bandito, all’interno della terza edizione del Festival di letteratura per ragazzi, organizzato dal 22 ottobre al 5 novembre, il regolamento del concorso del premio Gianni Rodari 2016 la cui premiazione è prevista per il  5 novembre. Il premio “Gianni Rodari Città di Omegna” è organizzato dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con il Parco della Fantasia Gianni Rodari, dedicato al grande scrittore nato proprio in quella località sulle sponde del lago d’Orta. Il premio è suddiviso in tre sezioni: albi illustrati, fiabe e filastrocche e rappresentazioni teatrali. Per le prime due sezioni il concorso è riservato alle opere edite nel periododal 1 luglio 2015 al 30 giugno 2016. Per la sezione teatrale saranno allestiti durante l’anno scolastico 2016-2017, in collaborazione con la direzione artistica della Fondazione Teatro Ragazzi di Torino, alcuni spettacoli per i quali una giuria, composta da ragazzi delle scuole cittadine, sarà chiamata a dare valutazioni motivate. Gli autori vincitori delle tre sezioni riceveranno un premio di 500,00  euro per ciascuna e per quella degli albi illustrati è altresì prevista un’esposizione delle illustrazioni. La giuria, presieduta dal prof. Pino Boero dell’università di Genova, è composta dalla vedova di Gianni Rodari, Maria Teresa Ferretti , dallo omegna buzio rodaristudioso di letteratura per l’infanzia e di storia dell’illustrazione Walter Fochesato,  dalla scrittrice Anna Lavatelli e da Alessandro Buzio, assessore alla cultura ad Omegna. Il bando scade il prossimo 31 luglio. Entro la stessa data le compagnie teatrali, interessate a presentare un proprio spettacolo, dovranno inoltrare richiesta al comune di Omegna. La premiazione si svolgerà nel prossimo autunno, durante le giornate del  Festival. “Per Omegna è un’occasione in più per ricordare Gianni Rodari,  il suo più illustre concittadino – afferma Alessandro Buzio – ; un uomo riservato ma dotato di grande sensibilità e curiosità, un intellettuale e un artista assai più ricco e complesso di quanto comunemente si creda. Rodari, infatti, oltre ad essere scrittore e poeta per bambini è stato maestro elementare, giornalista, fondatore e direttore del “Pioniere” e del “Giornale dei Genitori”, straordinario pedagogo; una figura poliedrica, quindi, che anche attraverso versi e filastrocche ha richiamato l’attenzione a temi sociali di grande importanza”. E aggiunge: “promuovere questo festival rodariano e fare esprimere direttamente i ragazzi delle scuole sulle opere teatrali è coerente con la curiosità che ha sempre omegna rodarianimato Gianni Rodari nella sua ricerca sui processi dell’invenzione e della fantasia, con la  capacità di esprimersi in modo semplice e far arrivare a tutti un pensiero che oggi è più che mai vivo”, aggiunge. Dalle avventure di Cipollino alle novelle scritte a macchina, dai racconti come “C’era due volte il barone Lamberto”a “Gelsomino nel paese dei bugiardi” fino alla “Grammatica della fantasia” a “La storia degli uomini”, Gianni Rodari ci ha lasciato un messaggio importantissimo, con la dissacrazione dei luoghi comuni e lo stravolgimento del linguaggio che aiuta a liberarci dal conformismo e dai pregiudizi a oltrepassare gli schemi. “ I suoi continui esperimenti linguistici, il riportare tutto ad una forma semplice, chiara, sincera anche nei discorsi più impegnati, ha smosso il lettore a pensare, a provare ad agire, anche solo a dargli la possibilità di immaginare”,afferma il giovane assessore alla cultura, rilevando come “anche le immagini innescano una creatività e le favole sono educative”. Non a caso,Gianni Rodari, parlando delle favole diceva che era “un modo per entrare nella realtà, anzi che attraverso la porta dal tetto, dalla finestra”. E il festival a lui dedicato intendere proprio parlare con la lingua della fantasia.

Marco Travaglini

Musica alle Corti per il Classic Festival

TUTTI GLI APPUNTAMENTI SONO A INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI

Inaugurazione mercoledì 13 luglio ore 18.00, Circolo dei lettori, via Bogino 9

“…SULL’ESTREMO CONFIN DEL MARE…”

MUSICA CORTI 2

In occasione del Classical Music Festival la città di Torino apre nuovamente al pubblico le principali corti dei suoi palazzi barocchi.

La mostra ‘Arte alle Corti’, percorso di sculture e installazioni d’arte contemporanea, diventa il palcoscenico per i concerti di Musica alle Corti che durante le giornate del Festival vanno a completare il cartellone, dedicato quest’anno alle suggestioni d’Oriente.

In questa proposta sono coinvolti gli insegnanti e gli studenti, stranieri e italiani, dei Conservatori di Torino e del Piemonte, nell’ottica di allargare il bacino di fruizione del repertorio classico a un pubblico giovane e il più eterogeneo possibile. All’interno della rassegna trovano spazio anche appuntamenti speciali, come il concerto a Palazzo Barolo del violinista Vlad Maistorovici in collaborazione con l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, o il duo nipponico formato da Kazuhito e Koyumi Yamashita a San Pietro in Vincoli in occasione del 150° anniversario delle relazioni tra Italia e Giappone.

Ancora una volta la musica d’arte diventa occasione per scoprire piccoli e grandi tesori artistici e architettonici, siano essi oltre confine o appena dietro l’angolo.

MUSICA CORTI 1

“Quest’anno Musica alle Corti allarga ulteriormente il proprio orizzonte, coinvolgendo nel proprio programma giovani musicisti italiani e stranieri, la cui provenienza arriva a toccare l’Estremo Oriente passando attraverso l’Est europeo e la Cina. Rileviamo con soddisfazione il coinvolgimento attivo dei tanti partner istituzionali e privati, oltre alla presenza vivacissima di associazioni costituite da seconde generazioni. Abbiamo deciso di continuare a scommette su un format che colloca la Musica d’Arte in luoghi e orari non tradizionali, circostanza che ci permette di intercettare e soddisfare quelli che definiamo i nuovi pubblici della Cultura, tema cruciale delle attuali politiche culturali in Europa e che qui, a Torino, trova interessanti sviluppi e sempre più felice attuazione.” 

Matteo NEGRIN, direttore artistico di Musica alle Corti

 

Ragazzo cade e muore ai Murazzi

murazzi xxUn giovane di 31 anni è morto cadendo da un muro nella notte tra domenica e lunedì ai Murazzi del Po. Aveva preso parte al KappaFuturFestival svoltosi al Parco Dora e sembra  abbia assunto sostanze stupefacenti. Si è trattato di un incidente ma sono in corso ulteriori accertamenti. Indagano i carabinieri che al festival hanno arrestato 15 persone, denunciandone otto a piede libero. Alla rassegna musicale (e non solo) hanno preso parte, nel fine settimana,  40mila giovani.

(foto: il Torinese)

Grimaldi: caro Presidente, cara Sindaca, il tempo dei CIE è scaduto

Lunedì, per l’ennesima volta dall’inizio della legislatura, il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi ha visitato il Centro di Identificazione ed Espulsione di corso Brunelleschi, accompagnato dalla consigliera comunale Eleonora Artesio e dall’Onorevole Giorgio Airaudo.

GRIMALDIDalla relazione del Garante Regionale dei Detenuti si poteva già apprendere che al 18 marzo il centro era pieno, con 62 detenuti, poiché in seguito a incendi e danneggiamenti molte delle aree sono rimaste inagibili e i 180 posti di capienza si sono ridotti a 62. Oggi i trattenuti sono quarantaquattro, con quaranta persone tra gli operatori del soggetto gestore, forze di polizia ed esercito che regolarmente turnano per garantire il funzionamento della struttura. Come il gruppo SEL e molti soggetti suggeriscono da tempo, le identificazioni degli ex carcerati potrebbero avvenire per lo più in carcere, evitando un inutile prolungamento della pena. Oggi la maggior parte dei presenti è rinchiusa in base agli Art. 13, 14 o 15 del Testo Unico sull’immigrazione (Dlgs 286/98), per reati amministrativi, per lo più per assenza di documenti. Il 20% dei detenuti viene generalmente rilasciato, mentre l’80% rimpatriato; i tempi medi di permanenza sono di 15/20 giorni, tuttavia oggi erano presenti diversi casi di richiedenti asilo e permesso umanitario per i quali i tempi si dilatano anche di alcuni mesi.

Il problema di riempire con attività il tempo dell’attesa è in parte insolubile. Ma soprattutto, perdere la libertà perché privi di documenti (in particolare permessi umanitari) e attendere febbrilmente di conoscere il proprio destino, con la probabilità alta di dover tornare in un Paese da cui si è fuggiti o addirittura, a volte, in cui non si è mai stati, venire separati della propria famiglia, dopo aver magari vissuto esperienze fortemente traumatiche: questo è inconcepibile.

Secondo i rappresentanti della delegazione, “non si tratta di migliorare le condizioni di vivibilità del centro. Si tratta di chiuderlo. I CIE sono fra i più grandi fallimenti della nostra recente storia. Un’orrenda vicenda italiana dentro una catastrofe europea e mondiale”. Non a caso la Regione, a gennaio dello scorso anno, ha chiesto l’immediata chiusura di corso Brunelleschi e la cancellazione della legge Bossi-Fini. Precedentemente il Comune si era espresso per il superamento della struttura.

“Ci allarmano le voci secondo cui si intende nuovamente rendere operative tutte le zone del Centro” – dichiara Grimaldi. – “Abbiamo assistito in questi anni a rivolte e disagi; sebbene si siano spesi più di 20milioni di euro, questo spazio ha dimostrato tutte le sue lacune in termini umanitari e di sicurezza. Nonostante ciò, invece di cessare l’attività, è rimasto l’unico CIE di tutto il Nord Italia. Per questo chiediamo alla Sindaca e al Presidente della Regione, che hanno votato in prima persona gli atti da noi proposti in Comune e in Regione, di tornare con noi in visita in corso Brunelleschi e ribadire ufficialmente al Governo che quegli atti vanno presi sul serio. Chiudiamo questo capitolo, il tempo è scaduto”.

“Io parto per La Merica”

800_Tascabile_Canti_Si intitola “Io parto per La Merica” e riporta alcuni testi dei canti degli emigranti di inizio secolo che dal Piemonte partivano per l’America e la Francia. Il n.64 dei tascabili di Palazzo Lascaris ci riporta alle atmosfere cupe dei bastimenti che sbarcavano a Ellis Island migliaia di emigranti in cerca di fortuna. Tra la fine dell’800 e gli anni ’20 del Novecento più di un milione e mezzo di piemontesi andarono a vivere negli Stati Uniti, in Sudamerica, in Francia e in Svizzera. Emigravano soprattutto dalle campagne e portarono con se non solo la speranza di una vita migliore, ma anche le barbatelle per impiantare le vigne in terra straniera e i suoni dei canti della loro terra: un modo per non perdere il legame affettivo e per sentire il suono della propria lingua. Oggi sono sei milioni i Piemontesi sparsi per il mondo e in molti casi, soprattutto le vecchie generazioni, utilizzano ancora il loro dialetto d’origine piuttosto che l’italiano per parlare con i connazionali emigrati con loro. La musica, le canzoni, i balli popolari sono stati per molti decenni il segno di un importante legame con la terra d’origine. Un patrimonio di parole – spesso tramandate soltanto a voce – che racconta il dolore del distacco, le tragedie del viaggio e dei naufragi, le difficoltà di integrazione in terra straniera, ma anche i successi di chi ha fatto fortuna e torna soddisfatto al paese da cui era partito.  I testi della pubblicazione sono stati raccolti e commentati da Valter Giuliano, vicepresidente della Rete Italiana di Cultura Popolare.Il tascabile “Io parto per La Merica. Canti dell’emigrazione piemontese” è in distribuzione gratuita presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico di via Arsenale 14/G a Torino.

FC – www.cr.piemonte.it

La pizzeria in fondo al viale

Gabriella FrizzarinSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

La pizzeria in fondo al viale. Insomma il solito posto dove mangiare bene e trascorrere una piacevole serata nel parlare e nell’ascoltare. Storie e pensieri. Questa volta ascoltando ho pensato ad altri episodi di questa nostra città. Tratosetto ascoltare e ricordare, diventando un insieme.(Sora) Gabriella – nella foto –  si “aggira” tra i tavoli tra le ordinazioni ed i convenevoli tessendo un immaginario filo che unisce tutti i commensali. Strada Altessano 57, il Portico. Tutto il resto è racconto. Arriva la figlia che sorridendo s’accende la sigaretta. Disturbo? Assolutamente no, ed io quasi provocatoriamente chiedo: racconta.Fa ruotare gli occhi e scuote leggermente la testa. Non sono cose belle ma è bene raccontarle…. Ci abiti pure tu vicino a Piazza Vittorio dove i giovani non vanno solo per un aperitivo. Gira droga e poi qualcosa per ottenere rapporti sessualmente facili. Una maggioranza o una minoranza? Non saprei…comunque molti. Mentre parla ricordo ciò che mi è stato raccontato da una amico. Corso Giulio Cesare, dopo Corso Brescia, hanno rubato il cellulare a mia moglie davanti alla figlia. Non voleva denunciare il furto. Mi sono imposto e al commissariato delle porte palatine è stato riconosciuto l’aggressore. La polizia si è complimentata. In particolare un ispettore il giorno dopo è riuscito ad arrestare il colpevole. L’ ha riconosciuto ed è intervenuto nonostante PIZZA RUSTICA CIBOnon fosse in servizio. Accerchiato dai compari incuranti di scontrarsi con un poliziotto. Fortunatamente transitava una pattuglia. Mia moglie è stata chiamata per i riconoscimenti del caso. Visto signora?  con la sua denuncia e le prove che abbiamo “marcirà” in  galera. Il giorno dopo il magistrato di turno l’ha scarcerato. Scoraggiante. Monica ha finito e descrivo ciò che ho pensato. Extracomunitario? Si, non italiano. Vedi, sono anche spacciatori, annuisco ma sottolineo: se non ci fossero i consumatori italianissimi non ci sarebbe spaccio. Dove c’è movida c’è troppo caos. Nella mia mente fanno capolino le lamentele di Aldo che ha una birreria in San Salvario. Patrizio, troppe tasse, per poi vedere fuori dal locale lo spacciatore indisturbato. Ma è proprio così brutta questa realtà? Continuo a non essere capace di definirne le “quantità” di questi fenomeni delinquenziali. E francamente mi sento impotente di fronte alla realtà, ed al tempo stesso contento di frequentare questi amici, diremmo così, della pizzeria.  Fanno della loro normalità il loro punto di vanto, vogliono essere e sono diversi da questi “giovani”, giovani che hanno avuto o hanno dei cattivi maestri. Per questo torno appena posso al Portico, la pizza è buona e più buona la compagnia. Sicuramente piccole cose, ma sono risposte al degrado che ho raccontato, piccole “dighe” al brutto che avanza.

Omicidio-suicidio in periferia: uomo uccide compagna e si impicca

POLIZIA CROCETTALa periferia di Torino è stata teatro di un omicidio-suicidio avvenuto in una palazzina a due piani a Madonna di Campagna. Antonio Missud, disoccupato italiano di 51 anni, ha ucciso la convivente Diana Gogoroia, di 36 anni moldava, che svolgeva l’attività di colf, e si è  impiccato subito dopo. Per la polizia non ci sono dubbi sulle dinamiche e sembra improbabile un’altra ricostruzione dei delitti. Missud era  origini siciliane e viveva con la donna al primo piano. E’ stata un’altra famiglia, che nel tardo pomeriggio, sentendo cattivi odori dalla casa vicino, ha dato l’allarme alla polizia.