redazione il torinese

Mercato di libero scambio a Ponte Mosca, i cittadini dicono no

suk dora1In una seduta congiunta presieduta da Andrea Russi le commissioni Commercio, Legalità, Diritti e pari opportunità, hanno audito i rappresentanti di alcune associazioni di cittadini dell’area di Porta Palazzo, riunite nell’associazione denominata “Associazioni e comitati riuniti”, presieduta dalla signora Adriana Romeo. Oggetto dell’audizione, aperta dall’intervento di Adriana Romeo, il progetto di spostamento temporaneo del mercato di libero scambio nell’area del ponte Mosca adiacente al Balon ed al Lungo Dora. Tutte le associazioni hanno espresso la loro contrarietà al progetto per ragioni di sicurezza, legalità, viabilità e decoro, spiegando che la storia di degrado da cui i loro territori tentano faticosamente di emanciparsi, verrebbe vanificata.  Le associazioni hanno inoltre avanzato critiche di metodo perché nel processo decisionale dell’Amministrazione non sarebbero stati adeguatamente coinvolti i cittadini ed i commercianti della zona. L’assessore ai diritti e alle pari opportunità, Marco Giusta, ha spiegato che tutte le criticità illustrate dai cittadini sono alla base del progetto che la Giunta sta varando.  Giusta ha annunciato per la giornata di domani una deliberazione di Giunta che prevede molte novità nel prossimo bando per la gestione del mercato di libero scambio, la cui funzione sociale, ha ricordato, è di inclusione e sostegno al reddito, in risposta ad una diffusa domanda sociale che, nel caso specifico, riguarda una percentuale di cittadini italiani superiore al 60%. La delibera dovrebbe limitarsi a individuare i criteri di assegnazione della gestione del mercato non collegandone la collocazione in via definitiva in nessun territorio cittadino.  Si vorrebbero così liberare più opzioni sulla collocazione del mercato, da valutarsi.  Il mercato infatti, ha spiegato Giusta, potrebbe diventare un fattore suk nuovo1di rigenerazione per il territorio interessato. Ciò anche grazie all’accompagnamento di una serie di progetti sociali che, ha annunciato l’assessore, stanno pervenendo all’assessorato.  Per il monitoraggio della sperimentazione delle nuove regole e della nuova gestione, sono previsti un tavolo tecnico ed un tavolo in Prefettura con le forze dell’ordine.  Fornendo anticipazioni sul tema delle nuove regole, Giusta ha annunciato che, grazie alla collaborazione della Guardia di finanza, si opererà una verifica delle identità di chi partecipa al mercato, riservandone l’accesso ai soli aventi diritto. Alcune categorie merceologiche (per esempio strumenti da taglio) non potranno più essere messe in vendita. Sarà prevista la certificazione di sicurezza dei beni scambiati. Si progetta, in fatto di pulizia dell’area, la possibilità di introdurre l’obbligo di depositare una cauzione preventiva. Le violazioni delle regole comporteranno l’esclusione permanente dal mercato e non più la sospensione temporanea.  Il comandante della PoliziaSUK DEGRADO municipale, Alberto Gregnanini, presente all’audizione, ha assicurato l’impegno della Polizia municipale sia sul fronte del contrasto alla vendita di merci contraffatte o illegali, sia su quello della sicurezza e della viabilità.Il presidente Russi, a fine seduta, ha affermato:” la scommessa dell’Amministrazione è farsi radicalmente carico di un problema sociale lasciato molto a lungo senza soluzioni, facendone una nuova opportunità, per cittadini e territori”. 

Ufficio stampa consiglio comunale (S.L.)

Appendino incontra Casaleggio

appendino3La sindaca Chiara Appendino ha incontrato Davide Casaleggio, il figlio di Gianroberto, ideatore del Movimento 5 Stelle morto nei mesi scorsi. L’incontro è avvenuto in municpio. “E’ venuto a trovarmi Davide Casaleggio. Una chiacchierata in cui abbiamo condiviso idee per il futuro.Come nello spirito del #M5S”, ha scritto la prima cittadina sulla sua pagina Facebook.

Addio a Jayme, sindaco di Sestriere

sestriere2La comunità di Sestriere piange Francesco Jayme, sindaco d dal 1990 al 2004 ucciso ieri da un infarto a 74 anni. Per un trentennio fu consigliere, assessore e poi sindaco . Ha seguito la preparazione dei Mondiali di sci del 1997 e delle Olimpiadi di Torino 2006. Era farmacista,ma aveva lasciato la farmacia alla figlia, ritirandosi a Pinerolo.

Referendum, Nuova generazione: dopo il sì di Violante il no di Spataro

referendum695Si chiude il ciclo organizzato dall’Associazione Nuova Generazione dal titolo “Verso il Referendum: prima di schierarsi bisogna conoscere”

Dopo la serata nel corso della quale la prof. Anna Maria Poggi ha spiegato punto per punto la Riforma Costituzionale e l’incontro con l’On. Violante, che ha illustrato le ragioni del SI, si chiude il ciclo organizzato dall’Associazione Nuova Generazione dal titolo “Verso il Referendum: prima di schierarsi bisogna conoscere”.Lunedì 28 novembre dalle 21,00 alle 23,00 il Dott. Armando Spataro, Procuratore della Repubblica di Torino, interverrà per illustrare le ragioni del NO  al Referendum Costituzionale, con un incontro che si terrà presso l’Alfa Teatro di via Casalborgone 16/i a Torino.

Librolandia anno 30°: dopo la sfida milanese “sarà il simbolo di Torino che alza la testa”

Nel Gran Salone di Palazzo Madama oggi alle 11,30 si è svolta la conferenza stampa che ha presentato il XXX Salone Internazionale del Libro di Torino. Molte sono le novità di questa nuova edizione della kermesse che vuole essere un Salone dell’accoglienza e della narrazione, obiettivi che verranno raggiunti attraverso la sensibilizzazione su alcune tematiche e attraverso diverse iniziative internazionali.

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Come era già emerso da un comunicato del mese passato, il nuovo direttore editoriale del Salone è Nicola Lagioia, scrittore vincitore del premio Strega nel 2015 con “La Ferocia”. Inoltre, ecco alcune delle azioni strategiche che sono state prese per l’edizione 2017: in collaborazione con il Politecnico di Torino il layout del Salone è in fase di studio, gli arredi scenografici saranno realizzati in collaborazione con il Teatro Regio, sono stati presi accordi strategici con la Fiera di Bologna per quanto riguarda l’editoria per ragazzi, sono in fase di definizione centinaia di incontri con enti e persone che a vario titolo si interfacceranno con il Salone, è stata pensata una collaborazione con le Unioni Industriali di Torino e Cuneo.

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Il Salone possiede un know-how di grandissimo valore che deve essere messo a disposizione del mondo della cultura e non solo. A chi si domanda come sarà l’edizione del Salone 2017, la risposta non tarda ad arrivare: “Sarà il simbolo di Torino che alza la testa e vede coinvolto il territorio, i suoi abitanti, i lettori, gli editori, gli autori, le società di servizi editoriali, i librai, le biblioteche, le scuole, le istituzioni scientifiche e culturali”. Quando alle 20 si spegnerà la luce negli spazi del Lingotto, la kermesse si trasferirà in città per alimentare il Salone Off, lasciando spazio al dialogo tra l’evento e la città.

Nicola Lagioia, direttore editoriale in carica, cita il poeta premio Nobel Iosif Brodskij, che avevasalone 667 definito la prima edizione del Salone del Libro di Torino: “Un’idea luminosa, con un pizzico di follia”. In trent’anni il mondo è cambiato profondamente e uno dei compiti del Salone sarà proprio quello di aiutare il pubblico a capire, attraverso il mondo del libro, il mondo in cui viviamo. L’appuntamento per il Salone Internazionale del Libro di Torino è fissato dal 18 al 22 maggio 2017.

 

Elisa Speroni

(foto: il Torinese)

SALONE 569LA SQUADRA DEL SALONE Giuseppe Culicchia, Loredana Lipperini, Alessandro Grazioli, Alessandro Leogrande, Vincenzo Trione , Eros Miari, Fabio Geda, Andrea Bajani, Valeria Parrella, Mattia Carratello, Rebecca Servadio, Ilide Carmignani, Giulia Blasi, Giorgio Gianotto. Sono  i nomi della squadra di direzione del Salone annunciati dal direttore Lagioia.

Moise Kean, primo millenials, commenta il debutto in A su Instagram

moise-juveMoise Kean è il primo ‘millenials’ della serie A, e su Instagram  commenta il debutto contro il Pescara. “Beh, che dire, contento per il mio esordio in serie A nonostante la mia età…Ma è solo l’inizio, si punta sempre più in alto…”. Il messaggio del baby attaccante in poche ore ha raggiunto e superato le 100 mila visualizzazioni.

 

Lady Macbeth efficace opera prima, qualche debolezza e la limpidezza di stile di Clint Eastwood

Le prime opere in concorso

Per chi scrive il Torino Film Festival numero 34 inizia con le immaginiassolutamente da rivedere: non soltanto per Salvatores che le ha inserite tra quelle dei film che gli hanno cambiato la vita, che gli hanno fatto virare il timone dalla professione d’avvocato a quella di regista – di Blow up, con le certezze inconfutabili e tangibili del fotografo David Hammings che se le ritroverà pirandellianamente distrutte tra le mani, ad inseguire in una surreale partita a tennis una inesistente pallina che scivola tra il verde di un parco della Swinging London della metà degli anni Sessanta.

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Poi si entra nel vivo. Con un’opera seconda del regista Rafael Palacio Illingworth, Beetwen us, targato Usa, realizzato a basso costo, rientrante a pieno diritto nelle scelte festivaliere che amano andare alla scoperta di cinematografie appartate, timide, colte nella scommessa dell’esperimento. E’ la storia di due trentenni, fotografati nella crisi inattesa che li coglie all’indomani di una promessa di matrimonio che dovrebbe durare tutta la vita: al contrario scivolano nella vita di ogni giorno i dubbi, soprattutto da parte di lui artista eccentrico, e lo sfaldamento di quelle certezze che in un passato recente si sono coccolate e che si vorrebbero veder crescere. Un tema attuale, tremendamente di oggi, che però il regista non riesce a trattare con mano ferma, scavando con più grinta nei suoi personaggi, non approfondisce, non irrobustisce slegandolo dall’esempio unico per renderlo davvero più coinvolgente. Ai romanticismi improvvisi, alla passione di una notte, alla diversa scelta di lei e all’annientamento di lui – siamo ancora alle prese con una coppia del nostro tempo -, punto centrale di Porto (produzione Usa/Francia/Portogallo/Polonia) del documentarista Gabe Klinger, qui alla sua portoprima prova narrativa, tra spostamenti temporali che cancellano non poco la chiarezza della vicenda, delle sensazioni, degli stati d’animo, con la fragilità di un’azione che alla fine si rivela decisamente inconcludente, si contrappone la durezza del cileno Jesus di Fernando Guzzoni. La storia di un ragazzo, della sua passione per la street dance, dei rapporti tempestosi con il padre, con cui trattare soltanto del maggior ordine nella casa o di una scuola a cui iscriversi, del suo perdersi nell’alcol e nella droga, un ritratto che non risparmia nulla, in cui i rapporti familiari sono pressoché zero con la conseguenza dell’idea che il branco sia l’unica soluzione, che la ragazzina di turno sia prontamente disponibile per un imperativo sessuale, che la stessa cosa possa succedere con l’amico cui si è più legati, in un rapporto omo di irruente immediatezza, senza ripensamenti. In quel perdersi capita che, nel panorama notturno di un parco abbandonato, Jesus e i suoi amici, ubriachi, irresponsabili, pestino a morte un altro ragazzo. La paura che sempre più s’impadronisce del ragazzo, mentre dal branco arrivano avvertimenti e minacce, fa sì che padre e figlio si sentano più vicini, che la richiesta d’aiuto venga ascoltata. Ma sino a quando? Preferirà forse il padre, vittima della propria durezza e disillusione, trovare una soluzione “migliore” per la rieducazione del figlio? A tratti davvero inconcepibile la forza con cui Guzzoni tratteggia e segue i suoi protagonisti, giovani e no, la rabbia e il vuoto che esiste in tutti, li fotografa sino all’annientamento di ogni regola, di ogni prospettiva per il futuro.sully-2

Sino a qui coinvolgimento a tratti, come piena responsabilità, come capacità di narrazione, come tecnica a tratti sbiadita. Invece quando ti trovi davanti alle immagini di Sully di Clint Eastwood ti pare di entrare in un altro mondo. Il salvataggio, la tragedia non consumata, di 155 passeggeri imbarcati sul volo 1549, partito dall’aeroporto La Guardia di New York e diretto a Charlotte in Carolina del Nord il 15 gennaio 2009, costretto a causa di uno stormo d’uccelli che colpirono entrambi i motori mettendoli fuori uso ad ammarare nel bel bel mezzo dell’Hudson, è narrato nella bellezza di ogni inquadratura con spirito forte, con sentimenti autentici, con padronanza e limpidezza di stile, con fedeltà della cronaca, facendo primeggiare quell’eroismo e quella solidarietà in cui Clint crede, senza dimenticare che nell’incubo americano la tragedia delle Torri Gemelle è ancora ben presente. E, nella tensione che non abbandona mai un istante lo schermo anche se sappiamo tutti che ci sarà un auspicato happy end, dando un risalto veritiero, umano, coraggioso al comandante Chesley Sullenberger, che ha i tratti di un Tom Hanks incanutito (come poche altre volte così semplicemente grandioso), artefice primo della riuscita dell’impresa a fianco del copilota Jeff Skiles.

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Ancora da ricordare, in concorso, Lady Macbeth dell’esordiente inglese William Oldroyd, non tanto shakespeariana, quanto di radici russe, trasportato tra il vento e la brughiera del nord della Gran Bretagna dalle pagine di Lady Macbeth del distretto di Mcensk dello scrittore russo Nikolai Leskov (1865) anche care a Shostakovich. Una ragazza ingabbiata in un matrimonio d’interesse, un marito che non la desidera, un suocero che le ricorda i suoi doveri coniugali e la ricerca di un erede. La partenza dei due uomini per affari urgenti fuori città, l’arrivo di un giovane stalliere e il divampare di una nuova passione, un’esistenza senza più freni, condurranno Katherine ad un calcolo, ad un arrivismo, alla consapevolezza di una “libertà” errata, ad una menzogna che la faranno scivolare in una solitudine ai limiti della pazzia. Con al centro un’eroina del tutto negativa, che guarda a Bovary o a Chatterly, interpretata dalla diciannovenne Florence Plugh che negli anni prossimi dovremo tenere ben d’occhio, tesa, calcolatrice, ma altrettanto sincera, innamorata e dolce nel suo rifiuto a ogni legge prestabilita, questa Lady Macbeth è un’opera decisamente matura, nell’essenzialità della struttura narrativa, nella rappresentazione dei personaggi minori (la domestica Anna, uno per tutti), nell’uso dei costumi e degli ambienti, in quello sapiente delle luci come si stesse di volta in volta fissando l’immagine su una tela. Arriverà sui nostri schermi la primavera prossima e avremo occasione di riparlarne, da non perdere.

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Invece da dimenticare tutto e subito Sadie di Craig Goodwill, inutile, arrogante, vuoto, sfrenatezza torinese di una scrittrice divisa tra vecchie e nuove passioni. L’unico merito è inanellare in mezzo alla noia vedute cittadine e no (il foyer del Regio e il Circolo dei Lettori, il Castello di Masino e la Sagra di San Michele, la villa della Regina e la Reggia di Venaria), legate tra loro in modo arruffato, ben maggiore quello di aver riversato un milione di euro di ricaduta economica sul territorio. Con buona pace della qualità.

Elio Rabbione

I carabinieri festeggiano la Virgo Fidelis

cc-fanfaraesercito carabiniericarabinieri torinoLa ricorrenza della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma, è stata celebrata dai carabinieri di Torino nella chiesa di Santa Rita da Cascia, in presenza del  prefetto Renato Saccone, il comandante provinciale, colonnello Emanuele De Santis. In concomitanza è stato ricordato anche il 75/esimo anniversario della battaglia di Culqualber, Seconda Guerra Mondiale. Nell’Astigiano a Incisa Scapaccino  che prende il nome della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare della storia della Benemerita, interviene  il comandante generale dell’ Arma Tullio Del Sette. Nel santuario della Virgo Fidelis si inaugura un monumento dedicato all’Arma.

 

(foto: il Torinese)

Mattinate FAI per le scuole

Visite straordinarie per le scuole a cura degli Apprendisti Ciceroni® del FAI

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I LUOGHI APERTI IN PIEMONTE

 

Giungono alla V edizione le Mattinate FAI per le scuole, il grande evento nazionale che il FAI – Fondo Ambiente Italiano dedica al mondo della scuola, dove gli studenti si mettono in gioco in prima persona per scoprire e far scoprire le loro città.

Da lunedì 28 novembre a sabato 3 dicembre 2016, infatti, la Fondazione invita gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado a conoscere il patrimonio storico e artistico delle loro città, accompagnati e guidati da altri studenti, gli Apprendisti Ciceroni, appositamente preparati dai volontari FAI e dai loro docenti. Grazie alle Delegazioni FAI attive su tutto il territorio nazionale saranno aperti gratuitamente e in esclusiva per le classi 190 luoghi poco conosciuti e spesso chiusi al pubblico, in 113 città d’Italia. Gli studenti avranno così l’occasione di partecipare a visite condotte da loro coetanei e di vivere un’insolita e coinvolgente esperienza di “educazione tra pari”. Novità assoluta di questa edizione delle Mattinate FAI per le scuole: sabato 3 dicembre molti siti saranno visitabili a contributo libero anche dalle famiglie. Un’occasione straordinaria per passare una giornata insieme ai propri cari all’insegna di arte e natura. Quest’anno, per la prima volta, il progetto è sostenuto dall’importante contributo di Gruppo Autogas Nord, azienda già vicina al FAI in qualità di Corporate Golden Donor, e si avvale della collaborazione della Rappresentanza regionale a Milano della Commissione europea, del Patrocinio del Consiglio Regionale della Lombardia e della partecipazione di ANP – Associazione Nazionale dei Dirigenti e delle Alte Professionalità della Scuola.

I LUOGHI APERTI IN PIEMONTE:

TORINO

Palazzo Dal Pozzo della Cisterna

Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’IIS Giolitti, del Liceo scientifico statale Cattaneo e dell’IIS Bosso di Torino

Sede storica della Provincia di Torino, dal 1 gennaio 2015 sostituita dalla Città Metropolitana di Torino, il palazzo nasce come prestigioso complesso nobiliare del ‘600 e diviene successivamente sede ducale. Oggi presenta lo stile barocco nella facciata su via Maria Vittoria e lo stile neorinascimentale toscano all’interno, frutto di interventi di restauro della seconda metà dell’Ottocento e ben visibile al primo piano. Unica testimonianza delle decorazioni del XVII secolo è la volta del locale a piano terra adibito a sala lettura della biblioteca storica della Provincia. Sempre a piano terra, in quattro stanze, sono conservati affreschi di Francesco Gonin. Il giardino annesso ha una fontana centrale e aiuole.

Il bene sarà aperto alle scuole da lunedì 28 novembre a venerdì 2 dicembre, dalle ore 9.00 alle 12.30.

ASTI

Chiesa di San Martino

Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto statale A. Monti

La Chiesa di San Martino, in stile barocco, è una delle più importanti della città e costituisce un felice esempio di architettura cosiddetta “della Controriforma”. Tale appellativo deriva dalla totale adesione alla precettistica di San Carlo Borromeo in materia di architettura e arredo sacro, diffusasi ovunque con la pubblicazione delle sue lnstructiones Fabricae edite nel 1577. La chiesa, ricca di arredi e affreschi, era frequentata dalle famiglie nobili della città, come quella di Vittorio Alfieri che qui ricevette il Battesimo.

Il bene sarà aperto alle scuole da lunedì 28 a venerdì 2 dicembre, dalle ore 9.30 alle 12.30.

 

BIELLA

Cittadellarte – Fondazione Pistoletto

Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dei Licei scientifici Avogadro e Itis

Cittadellarte- Fondazione Pistoletto viene istituita nel 1998 come attuazione concreta del Manifesto Progetto Arte, con cui Michelangelo Pistoletto propone un nuovo ruolo per l’artista: quello di porre l’arte in diretta interazione con tutti gli ambiti dell’attività umana che formano la società. Cittadellarte è infatti un grande laboratorio, un generatore di energia creativa, che sviluppa processi di trasformazione responsabile nei diversi settori del tessuto sociale. Il nome incorpora due significati: quello di cittadella – un’area in cui l’arte è protetta e ben difesa – e quello di città, che corrisponde all’idea di apertura e interrelazione complessa con il mondo. Cittadellarte è un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale, riconosciuta dalla Regione Piemonte e con essa convenzionata. Ha sede in un’ex manifattura laniera (sec. XIX), complesso di archeologia industriale, tutelato dal Ministero dei Beni Culturali.

Il bene sarà aperto alle scuole da lunedì 28 novembre a venerdì 2 dicembre, dalle ore 9.00 alle 13.00.

CUNEO

Parrocchiale Santa Maria della Pieve

Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto magistrale De Amicis

Nata come chiesa dell’attiguo Collegio dei Gesuiti, la chiesa sorge in una piccola via del centro storico di Cuneo. Il progetto si fa risalire a Giovenale Botto: la posa della prima pietra avvenne nel 1655, mentre la consacrazione porta la data del 25 novembre 1673. L’edifico è a pianta ad aula unica, struttura cara ai Gesuiti, la cui mano si rivede anche nella scelta dei titoli e dell’iconografia degli altari, tutta incentrata sul Nome di Gesù. Con la soppressione dell’ordine dei Gesuiti nel 1773 la chiesa andò al demanio sabaudo. Passata poi all’amministrazione parrocchiale di Santa Maria della Pieve, venne dotata del fonte battesimale. Al XIX secolo risale l’ultimo intervento significativo all’edificio con la decorazione della volta e la variazione di alcuni elementi iconografici per renderli maggiormente consoni alla funzione di chiesa parrocchiale.

Il bene sarà aperto alle scuole martedì 29 e mercoledì 30 novembre, dalle ore 9.00 alle 12.00.

NOVI LIGURE (AL)

Società Storica del Novese

Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Amaldi di Novi Ligure e ITS Ciampini-Boccardo

La Società Storica del Novese nasce il 7 giugno 1960. La prima sede è stata l’abitazione di uno dei fondatori in via Roma, ma il 5 agosto 1967 viene trasferita al piano nobile del secentesco Palazzo Durazzo, appartenuto all’omonima nobile famiglia genovese. Nel 1969, con la presentazione de “La prima pagina della storia di Novi” riguardante la Convenzione del 1135 in cui per la prima volta compare il nome della città, inizia un’importante collaborazione con il dipartimento di Storia Medievale e Paleografia dell’Università di Genova. In quegli anni vengono gettate le basi del museo istituito dalla società, dove sono conservati documenti, opere d’arte e oggetti che illustrano la storia novese. Nel 1974, il piccolo museo – custode anche di pezzi di epoca risorgimentale quali ritratti e oggetti originali – viene trasferito negli ambienti di via Gramsci, attuale sede della Società Storica del Novese. Qui è stata raccolta la biblioteca sociale comprendente volumi di particolare importanza. La società pubblica dal 1960 la rivista “Novinostra”.

Il bene sarà aperto alle scuole da lunedì 28 novembre a venerdì 2 dicembre, dalle ore 8.30 alle 12.00.  

 

Per informazioni sui beni aperti e per le prenotazioni delle visite: www.mattinatefai.it

 

Lo Yacht è un must, con o senza motore

Secondo gli esperti, il mercato si svilupperà progressivamente verso le imbarcazioni di piccola taglia. L’economia del mare italiana ha ottime prospettive in Cina, così come nei Paesi del Golfo

di Paolo Pietro Biancone *

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La nuova tendenza è senza il motore. Il mercato cinese ha segnato un nuovo must: lo yacht da mostrare a riva, come immagine di benessere e opulenza. La Cina si conferma così un formidabile giacimento di acquirenti di imbarcazioni di lusso: conta attualmente circa 3 mila imbarcazioni da diporto, soprattutto yacht di dimensioni importanti. Secondo gli esperti, il mercato si svilupperà progressivamente verso le imbarcazioni di piccola taglia. L’economia del mare italiana ha ottime prospettive in Cina, così come nei Paesi del Golfo. Con o senza motore, lo yacht si conferma uno status symbol.

La classifica dei 10 yacht più belli al mondo conferma la tendenza. Nel dettaglio, Al decimo post The Rising Sun 200 milioni di dollari: fra gli yacht più lussuosi del mondo c’è il The Rising Sun è stato di proprietà del CEO di Oracle Corporation ed è ora del famoso produttore cinematografico americano David Geffen. Un vero e proprio palazzo galleggiante, è costituito da cinque piani e dispone di 82 camere e un campo da basket.

Al nono Seven Seas 200 milioni di dollari: Uno fra gli yacht da sogno più ammirati e fotografati, il Seven Seas di Steven Spielberg è un’opera del cantiere tedesco Oceana che ha seguito le istruzioni del regista americano per renderlo il più vicino possibile ai suoi desideri. Uno yacht di lusso che comprende un eliporto, una terrazza privata solo per il proprietario, una palestra, una piscina e uno schermo cinematografico.

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All’ottavo Lady Moura: è uno yacht esclusivo che appartiene a Nasser Al-Rashid, un saudita multi-miliardario. La caratteristica che fa rientrare questa barca nella classifica dei 10 yacht più costosi ed esclusivi del mondo è che il suo nome e altri dettagli sono realizzati attraverso l’utilizzo di oro 24 carati.

Al settimo posto Al Mirqab 250 milioni di dollari: di proprietà di Hamad bin Jassim bin Jaber Al Thani, l’ex primo ministro del Qatar, lo yacht Al Mirqab è stato progettato da Tim Heywood e fu costruito dal cantiere Peters Schiffbau Wewelsfleth. Con la capacità di accogliere 30 ospiti, questo costoso yacht dispone di 2 sale VIP, 10 suite, una piscina, un eliporto, il cinema e un solarium.

Al sesto posto, Il Dilbar è uno yacht di lusso progettato da Tim Heywood, ed è stato costruito nel 2008. Di proprietà dell’uomo d’affari russo Alisher Usmanov, è lungo circa 360.89 piedi ed è chiamato come la madre del proprietario. Primo yacht ad essere dotato di filtri antiparticolato per gli scarichi del motore principale, dispone di un eliporto ed è abbastanza grande per ospitare 47 persone di equipaggio, e 20 ospiti.

Quinto per Al Said 300 milioni di dollari, è uno degli yacht più costosi ed esclusivi del mondo, e nel 2008 quando è stato varato, era il più grande yacht del mondo. Precedentemente chiamato Project Sunflower, appartiene al sultano Qaboos bin Said Al Said dell’Oman. Dotato di un sovrastruttura in alluminio, può ospitare un equipaggio di 154 persone, e oltre a 70 ospiti.

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Quarto per Superyacht A 323 milioni di dollari, è stato costruito da Philippe Stark, che ha voluto dare un look nuovo e di design sia agli interni che agli esterni. Di proprietà del miliardario russo Andrey Melnichenko, è stato varato nel 2009, e può ospitare 20 ospiti e 37 persone di servizio.

Sul podio, al terzo posto il Dubai 350 milioni di dollari, precedentemente noto come Platinum 525, lo yacht di lusso Dubai è di proprietà dello sceicco Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, il Primo ministro e vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti nonché emiro di Dubai. Soprannominato “la città galleggiante”, è lungo 525 piedi, ed è dotato di numerosi servizi quali una piscina, una Spa e un eliporto.

Il secondo yacht più costoso del mondo è l’Eclipse, 800 milioni di dollari, costruito dalla società Blohm + Voss di Amburgo e di proprietà dell’imprenditore e politico russo Roman Abramovich. Lungo circa 528 piedi, dispone di un sistema di difesa e anti-intrusione altamente tecnologico, 24 camere per gli ospiti, un mini sottomarino, e due piste per gli elicotteri.

Al primo si colloca l’History Supreme, 4,8 milioni: chiamato anche Baia 100 Supreme, è lo yacht più costoso ed esclusivo del mondo, ed è di proprietà di un uomo d’affari malese il nome è sconosciuto. Pur non essendo di dimensioni eccezionali, ciò che ne determina il prezzo è che è stato costruito attraverso l’utilizzo di materiali rari e preziosi come meteoriti, ossa di dinosauro T-Rex, metalli preziosi come i 100.000 kg di platino e oro, e le pietre preziose con cui sono stati decorati il ponte, la zona pranzo e l’ancora.Il mercato del lusso è aperto a nuove invenzioni e preziosità, all’Italia è richiesta apertura e innovazione per competere in termini di bellezza e alta tecnologia, puntando all’immagine e al confort più che alle prestazioni in acqua.

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 * Paolo Pietro Biancone, professore ordinario di economia aziendale, direttore del Centro Studi sulla Finanza Islamica (www.ercif.org) e coordinatore del corso di dottorato in Business e Management dell’Università di Torino