redazione il torinese

La “Quarta Rivoluzione Industriale e Digitale”

Che impatto avrà sulla società ? Cosa cambierà nel mondo delle imprese e delle istituzioni?  Come si organizzerà il mondo del lavoro? 

UCID Torino organizza un confronto tra istituzioni, imprenditori, ecclesiastici e società civile, con la finalità di analizzare la situazione attuale e le prospettive future di una società in continua evoluzione grazie all’innovazione tecnologica e al digitale.

INTERNET WEBI profondi cambiamenti culturali a cui stiamo assistendo stanno avendo impatti dirompenti sulla nostra quotidianità, sull’organizzazione del mondo del lavoro, sulle competenze richieste ai lavoratori e sulle stesse prospettive occupazionali. “Un tema, quello del mondo del lavoro – sostiene Marco Lazzarino, Vice presidente Ucid Torino – particolarmente caro ed importante per la nostra associazione. Vogliamo aiutare i giovani e i meno giovani ad attrezzarsi per affrontare i profondi mutamenti che le nuove tecnologie determinano nella società e nel mondo del lavoro. Proponiamo un’alleanza tra pubblico e privato per creare reti di sostegno e di rilancio per il mondo del lavoro ”. UCID ritiene che solamente attraverso una forte alleanza tra i diversi attori della società si possano trovare percorsi, strategie e valori condivisi per affrontare in modo positivo, coeso e solidale, le grandi sfide che ci attendono, in particolare sul territorio torinese.Il convegno, organizzato in collaborazione con YES4To e con il sostegno di UNICREDIT, avrà due momenti distinti:Analisi della situazione attuale delineata da soggetti economici e sociali di particolare rilievo in Torino – Tavola rotonda con la partecipazione di imprenditori, dirigenti, rappresentanti di associazioni e di istituzioni.

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Ne discutono presso la Sala UNIMANAGEMENT – Via XX Settembre 29 -Torino:

Chiara Appendino – Sindaca Città di Torino

Marco Boglione – Presidente Gruppo BasicNet

Massimo Lapucci – Segretario Generale Fondazione CRT

Francesco Profumo – Presidente Compagnia di San Paolo

 

Modera: Marco Lazzarino – Vice Presidente UCID Torino

 

Alla Tavola Rotonda, introdotta da Claudio Carioggia, Coordinatore del Gruppo Giovani Ucid Torino, partecipano:

Alberto Barberis – Presidente Giovani Imprenditori Torino

Lino Graziano Grandi – Direttore Scuole Adleriane Psicoterapia

Danilo Magni – Direttore Opera Torinese del Murialdo

Paola Pisano – Assessore all’Innovazione Città di Torino

Giovanni Ronca – Co-Head Unicredit Group Italian Network

Sonia Schellino – Assessore al Welfare Città di Torino

 

Il dibattito in sala e le conclusioni finali a cura di Alberto Carpinetti, Presidente Ucid Torino.

I 2000 libri di Portici di Carta agli abitanti di Arquata del Tronto

libro san carloMercoledì 23 novembre alle ore 10.00 a San Benedetto del Tronto nel nuovo spazio scolastico di via Celso Ulpiani si svolgerà la cerimonia di consegna dei libri che i torinesi, durante Portici di Carta, hanno donato agli abitanti di Arquata del Tronto, colpiti dagli ultimi tragici eventi sismici. Nello scorso ottobre a Torino, infatti, si è svolta Portici di Carta, iniziativa legata al Salone Internazionale del Libro di Torino, dove 120 librai, editori e bouquinistes, hanno venduto con due chilometri di bancarelle, sotto i portici in pieno centro cittadino, tutti i libri che normalmente offrono nelle proprie librerie. La novità principale di questa decima edizione è stata l’iniziativa “Un libro per ri-costruire”, promossa dalla Città di Torino insieme alla Protezione Civile in collaborazione con Salone internazionale del Libro e Dipartimento educazione del Castello di Rivoli. A Torino chi acquistava un libro a Portici di Carta poteva donarlo per creare la biblioteca diportici libri Arquata del Tronto. Quindi, mercoledì 23 novembre, verranno donati alla popolazione di Arquata questi 2mila libri di narrativa e saggistica per bambini e adulti, connotati da un “ex libris” recante la dicitura “Libri Portici di Carta per ricominciare”, che diverranno l’embrione della nuova e futura Biblioteca di Arquata del Tronto.  La consegna avverrà con la partecipazione dell’Assessora alla Cultura della Città di Torino, Francesca Paola Leon, il Sindaco di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci, il Sindaco della Città di San Benedetto del Tronto, Pasqualino Piunti, l’Assessora alla Cultura di San Benedetto del Tronto, Annalisa Ruggieri, oltre agli arquatani che si trovano sfollati negli hotel della costa, agli studenti del nuovo sito scolastico di via Celso Ulpiani e ai rappresentanti del Salone Internazionale del Libro, della Protezione Civile e delle biblioteche marchigiane e torinesi.

 

MC – www.comune.torino.it

Mercato di libero scambio a Ponte Mosca, i cittadini dicono no

suk dora1In una seduta congiunta presieduta da Andrea Russi le commissioni Commercio, Legalità, Diritti e pari opportunità, hanno audito i rappresentanti di alcune associazioni di cittadini dell’area di Porta Palazzo, riunite nell’associazione denominata “Associazioni e comitati riuniti”, presieduta dalla signora Adriana Romeo. Oggetto dell’audizione, aperta dall’intervento di Adriana Romeo, il progetto di spostamento temporaneo del mercato di libero scambio nell’area del ponte Mosca adiacente al Balon ed al Lungo Dora. Tutte le associazioni hanno espresso la loro contrarietà al progetto per ragioni di sicurezza, legalità, viabilità e decoro, spiegando che la storia di degrado da cui i loro territori tentano faticosamente di emanciparsi, verrebbe vanificata.  Le associazioni hanno inoltre avanzato critiche di metodo perché nel processo decisionale dell’Amministrazione non sarebbero stati adeguatamente coinvolti i cittadini ed i commercianti della zona. L’assessore ai diritti e alle pari opportunità, Marco Giusta, ha spiegato che tutte le criticità illustrate dai cittadini sono alla base del progetto che la Giunta sta varando.  Giusta ha annunciato per la giornata di domani una deliberazione di Giunta che prevede molte novità nel prossimo bando per la gestione del mercato di libero scambio, la cui funzione sociale, ha ricordato, è di inclusione e sostegno al reddito, in risposta ad una diffusa domanda sociale che, nel caso specifico, riguarda una percentuale di cittadini italiani superiore al 60%. La delibera dovrebbe limitarsi a individuare i criteri di assegnazione della gestione del mercato non collegandone la collocazione in via definitiva in nessun territorio cittadino.  Si vorrebbero così liberare più opzioni sulla collocazione del mercato, da valutarsi.  Il mercato infatti, ha spiegato Giusta, potrebbe diventare un fattore suk nuovo1di rigenerazione per il territorio interessato. Ciò anche grazie all’accompagnamento di una serie di progetti sociali che, ha annunciato l’assessore, stanno pervenendo all’assessorato.  Per il monitoraggio della sperimentazione delle nuove regole e della nuova gestione, sono previsti un tavolo tecnico ed un tavolo in Prefettura con le forze dell’ordine.  Fornendo anticipazioni sul tema delle nuove regole, Giusta ha annunciato che, grazie alla collaborazione della Guardia di finanza, si opererà una verifica delle identità di chi partecipa al mercato, riservandone l’accesso ai soli aventi diritto. Alcune categorie merceologiche (per esempio strumenti da taglio) non potranno più essere messe in vendita. Sarà prevista la certificazione di sicurezza dei beni scambiati. Si progetta, in fatto di pulizia dell’area, la possibilità di introdurre l’obbligo di depositare una cauzione preventiva. Le violazioni delle regole comporteranno l’esclusione permanente dal mercato e non più la sospensione temporanea.  Il comandante della PoliziaSUK DEGRADO municipale, Alberto Gregnanini, presente all’audizione, ha assicurato l’impegno della Polizia municipale sia sul fronte del contrasto alla vendita di merci contraffatte o illegali, sia su quello della sicurezza e della viabilità.Il presidente Russi, a fine seduta, ha affermato:” la scommessa dell’Amministrazione è farsi radicalmente carico di un problema sociale lasciato molto a lungo senza soluzioni, facendone una nuova opportunità, per cittadini e territori”. 

Ufficio stampa consiglio comunale (S.L.)

Appendino incontra Casaleggio

appendino3La sindaca Chiara Appendino ha incontrato Davide Casaleggio, il figlio di Gianroberto, ideatore del Movimento 5 Stelle morto nei mesi scorsi. L’incontro è avvenuto in municpio. “E’ venuto a trovarmi Davide Casaleggio. Una chiacchierata in cui abbiamo condiviso idee per il futuro.Come nello spirito del #M5S”, ha scritto la prima cittadina sulla sua pagina Facebook.

Addio a Jayme, sindaco di Sestriere

sestriere2La comunità di Sestriere piange Francesco Jayme, sindaco d dal 1990 al 2004 ucciso ieri da un infarto a 74 anni. Per un trentennio fu consigliere, assessore e poi sindaco . Ha seguito la preparazione dei Mondiali di sci del 1997 e delle Olimpiadi di Torino 2006. Era farmacista,ma aveva lasciato la farmacia alla figlia, ritirandosi a Pinerolo.

Referendum, Nuova generazione: dopo il sì di Violante il no di Spataro

referendum695Si chiude il ciclo organizzato dall’Associazione Nuova Generazione dal titolo “Verso il Referendum: prima di schierarsi bisogna conoscere”

Dopo la serata nel corso della quale la prof. Anna Maria Poggi ha spiegato punto per punto la Riforma Costituzionale e l’incontro con l’On. Violante, che ha illustrato le ragioni del SI, si chiude il ciclo organizzato dall’Associazione Nuova Generazione dal titolo “Verso il Referendum: prima di schierarsi bisogna conoscere”.Lunedì 28 novembre dalle 21,00 alle 23,00 il Dott. Armando Spataro, Procuratore della Repubblica di Torino, interverrà per illustrare le ragioni del NO  al Referendum Costituzionale, con un incontro che si terrà presso l’Alfa Teatro di via Casalborgone 16/i a Torino.

Librolandia anno 30°: dopo la sfida milanese “sarà il simbolo di Torino che alza la testa”

Nel Gran Salone di Palazzo Madama oggi alle 11,30 si è svolta la conferenza stampa che ha presentato il XXX Salone Internazionale del Libro di Torino. Molte sono le novità di questa nuova edizione della kermesse che vuole essere un Salone dell’accoglienza e della narrazione, obiettivi che verranno raggiunti attraverso la sensibilizzazione su alcune tematiche e attraverso diverse iniziative internazionali.

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Come era già emerso da un comunicato del mese passato, il nuovo direttore editoriale del Salone è Nicola Lagioia, scrittore vincitore del premio Strega nel 2015 con “La Ferocia”. Inoltre, ecco alcune delle azioni strategiche che sono state prese per l’edizione 2017: in collaborazione con il Politecnico di Torino il layout del Salone è in fase di studio, gli arredi scenografici saranno realizzati in collaborazione con il Teatro Regio, sono stati presi accordi strategici con la Fiera di Bologna per quanto riguarda l’editoria per ragazzi, sono in fase di definizione centinaia di incontri con enti e persone che a vario titolo si interfacceranno con il Salone, è stata pensata una collaborazione con le Unioni Industriali di Torino e Cuneo.

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Il Salone possiede un know-how di grandissimo valore che deve essere messo a disposizione del mondo della cultura e non solo. A chi si domanda come sarà l’edizione del Salone 2017, la risposta non tarda ad arrivare: “Sarà il simbolo di Torino che alza la testa e vede coinvolto il territorio, i suoi abitanti, i lettori, gli editori, gli autori, le società di servizi editoriali, i librai, le biblioteche, le scuole, le istituzioni scientifiche e culturali”. Quando alle 20 si spegnerà la luce negli spazi del Lingotto, la kermesse si trasferirà in città per alimentare il Salone Off, lasciando spazio al dialogo tra l’evento e la città.

Nicola Lagioia, direttore editoriale in carica, cita il poeta premio Nobel Iosif Brodskij, che avevasalone 667 definito la prima edizione del Salone del Libro di Torino: “Un’idea luminosa, con un pizzico di follia”. In trent’anni il mondo è cambiato profondamente e uno dei compiti del Salone sarà proprio quello di aiutare il pubblico a capire, attraverso il mondo del libro, il mondo in cui viviamo. L’appuntamento per il Salone Internazionale del Libro di Torino è fissato dal 18 al 22 maggio 2017.

 

Elisa Speroni

(foto: il Torinese)

SALONE 569LA SQUADRA DEL SALONE Giuseppe Culicchia, Loredana Lipperini, Alessandro Grazioli, Alessandro Leogrande, Vincenzo Trione , Eros Miari, Fabio Geda, Andrea Bajani, Valeria Parrella, Mattia Carratello, Rebecca Servadio, Ilide Carmignani, Giulia Blasi, Giorgio Gianotto. Sono  i nomi della squadra di direzione del Salone annunciati dal direttore Lagioia.

Moise Kean, primo millenials, commenta il debutto in A su Instagram

moise-juveMoise Kean è il primo ‘millenials’ della serie A, e su Instagram  commenta il debutto contro il Pescara. “Beh, che dire, contento per il mio esordio in serie A nonostante la mia età…Ma è solo l’inizio, si punta sempre più in alto…”. Il messaggio del baby attaccante in poche ore ha raggiunto e superato le 100 mila visualizzazioni.

 

Lady Macbeth efficace opera prima, qualche debolezza e la limpidezza di stile di Clint Eastwood

Le prime opere in concorso

Per chi scrive il Torino Film Festival numero 34 inizia con le immaginiassolutamente da rivedere: non soltanto per Salvatores che le ha inserite tra quelle dei film che gli hanno cambiato la vita, che gli hanno fatto virare il timone dalla professione d’avvocato a quella di regista – di Blow up, con le certezze inconfutabili e tangibili del fotografo David Hammings che se le ritroverà pirandellianamente distrutte tra le mani, ad inseguire in una surreale partita a tennis una inesistente pallina che scivola tra il verde di un parco della Swinging London della metà degli anni Sessanta.

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Poi si entra nel vivo. Con un’opera seconda del regista Rafael Palacio Illingworth, Beetwen us, targato Usa, realizzato a basso costo, rientrante a pieno diritto nelle scelte festivaliere che amano andare alla scoperta di cinematografie appartate, timide, colte nella scommessa dell’esperimento. E’ la storia di due trentenni, fotografati nella crisi inattesa che li coglie all’indomani di una promessa di matrimonio che dovrebbe durare tutta la vita: al contrario scivolano nella vita di ogni giorno i dubbi, soprattutto da parte di lui artista eccentrico, e lo sfaldamento di quelle certezze che in un passato recente si sono coccolate e che si vorrebbero veder crescere. Un tema attuale, tremendamente di oggi, che però il regista non riesce a trattare con mano ferma, scavando con più grinta nei suoi personaggi, non approfondisce, non irrobustisce slegandolo dall’esempio unico per renderlo davvero più coinvolgente. Ai romanticismi improvvisi, alla passione di una notte, alla diversa scelta di lei e all’annientamento di lui – siamo ancora alle prese con una coppia del nostro tempo -, punto centrale di Porto (produzione Usa/Francia/Portogallo/Polonia) del documentarista Gabe Klinger, qui alla sua portoprima prova narrativa, tra spostamenti temporali che cancellano non poco la chiarezza della vicenda, delle sensazioni, degli stati d’animo, con la fragilità di un’azione che alla fine si rivela decisamente inconcludente, si contrappone la durezza del cileno Jesus di Fernando Guzzoni. La storia di un ragazzo, della sua passione per la street dance, dei rapporti tempestosi con il padre, con cui trattare soltanto del maggior ordine nella casa o di una scuola a cui iscriversi, del suo perdersi nell’alcol e nella droga, un ritratto che non risparmia nulla, in cui i rapporti familiari sono pressoché zero con la conseguenza dell’idea che il branco sia l’unica soluzione, che la ragazzina di turno sia prontamente disponibile per un imperativo sessuale, che la stessa cosa possa succedere con l’amico cui si è più legati, in un rapporto omo di irruente immediatezza, senza ripensamenti. In quel perdersi capita che, nel panorama notturno di un parco abbandonato, Jesus e i suoi amici, ubriachi, irresponsabili, pestino a morte un altro ragazzo. La paura che sempre più s’impadronisce del ragazzo, mentre dal branco arrivano avvertimenti e minacce, fa sì che padre e figlio si sentano più vicini, che la richiesta d’aiuto venga ascoltata. Ma sino a quando? Preferirà forse il padre, vittima della propria durezza e disillusione, trovare una soluzione “migliore” per la rieducazione del figlio? A tratti davvero inconcepibile la forza con cui Guzzoni tratteggia e segue i suoi protagonisti, giovani e no, la rabbia e il vuoto che esiste in tutti, li fotografa sino all’annientamento di ogni regola, di ogni prospettiva per il futuro.sully-2

Sino a qui coinvolgimento a tratti, come piena responsabilità, come capacità di narrazione, come tecnica a tratti sbiadita. Invece quando ti trovi davanti alle immagini di Sully di Clint Eastwood ti pare di entrare in un altro mondo. Il salvataggio, la tragedia non consumata, di 155 passeggeri imbarcati sul volo 1549, partito dall’aeroporto La Guardia di New York e diretto a Charlotte in Carolina del Nord il 15 gennaio 2009, costretto a causa di uno stormo d’uccelli che colpirono entrambi i motori mettendoli fuori uso ad ammarare nel bel bel mezzo dell’Hudson, è narrato nella bellezza di ogni inquadratura con spirito forte, con sentimenti autentici, con padronanza e limpidezza di stile, con fedeltà della cronaca, facendo primeggiare quell’eroismo e quella solidarietà in cui Clint crede, senza dimenticare che nell’incubo americano la tragedia delle Torri Gemelle è ancora ben presente. E, nella tensione che non abbandona mai un istante lo schermo anche se sappiamo tutti che ci sarà un auspicato happy end, dando un risalto veritiero, umano, coraggioso al comandante Chesley Sullenberger, che ha i tratti di un Tom Hanks incanutito (come poche altre volte così semplicemente grandioso), artefice primo della riuscita dell’impresa a fianco del copilota Jeff Skiles.

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Ancora da ricordare, in concorso, Lady Macbeth dell’esordiente inglese William Oldroyd, non tanto shakespeariana, quanto di radici russe, trasportato tra il vento e la brughiera del nord della Gran Bretagna dalle pagine di Lady Macbeth del distretto di Mcensk dello scrittore russo Nikolai Leskov (1865) anche care a Shostakovich. Una ragazza ingabbiata in un matrimonio d’interesse, un marito che non la desidera, un suocero che le ricorda i suoi doveri coniugali e la ricerca di un erede. La partenza dei due uomini per affari urgenti fuori città, l’arrivo di un giovane stalliere e il divampare di una nuova passione, un’esistenza senza più freni, condurranno Katherine ad un calcolo, ad un arrivismo, alla consapevolezza di una “libertà” errata, ad una menzogna che la faranno scivolare in una solitudine ai limiti della pazzia. Con al centro un’eroina del tutto negativa, che guarda a Bovary o a Chatterly, interpretata dalla diciannovenne Florence Plugh che negli anni prossimi dovremo tenere ben d’occhio, tesa, calcolatrice, ma altrettanto sincera, innamorata e dolce nel suo rifiuto a ogni legge prestabilita, questa Lady Macbeth è un’opera decisamente matura, nell’essenzialità della struttura narrativa, nella rappresentazione dei personaggi minori (la domestica Anna, uno per tutti), nell’uso dei costumi e degli ambienti, in quello sapiente delle luci come si stesse di volta in volta fissando l’immagine su una tela. Arriverà sui nostri schermi la primavera prossima e avremo occasione di riparlarne, da non perdere.

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Invece da dimenticare tutto e subito Sadie di Craig Goodwill, inutile, arrogante, vuoto, sfrenatezza torinese di una scrittrice divisa tra vecchie e nuove passioni. L’unico merito è inanellare in mezzo alla noia vedute cittadine e no (il foyer del Regio e il Circolo dei Lettori, il Castello di Masino e la Sagra di San Michele, la villa della Regina e la Reggia di Venaria), legate tra loro in modo arruffato, ben maggiore quello di aver riversato un milione di euro di ricaduta economica sul territorio. Con buona pace della qualità.

Elio Rabbione

I carabinieri festeggiano la Virgo Fidelis

cc-fanfaraesercito carabiniericarabinieri torinoLa ricorrenza della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma, è stata celebrata dai carabinieri di Torino nella chiesa di Santa Rita da Cascia, in presenza del  prefetto Renato Saccone, il comandante provinciale, colonnello Emanuele De Santis. In concomitanza è stato ricordato anche il 75/esimo anniversario della battaglia di Culqualber, Seconda Guerra Mondiale. Nell’Astigiano a Incisa Scapaccino  che prende il nome della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare della storia della Benemerita, interviene  il comandante generale dell’ Arma Tullio Del Sette. Nel santuario della Virgo Fidelis si inaugura un monumento dedicato all’Arma.

 

(foto: il Torinese)