Una banda truffatori è stata sorpresa dai carabinieri l Torinese. Uno dei malviventi è stato arrestato, gli altri hanno rubato l’auto a una donna dopo averla aggredita con uno spray urticante per fuggire alla vista dei militari. L’episodio a Montalenghe, dove uno dei tre faceva il “palo”, mentre gli altri ,presentandosi l’uno come vigile urbano e l’altro come tecnico dell’acquedotto, stavano raggirando un’anziana di Caselle. I carabinieri lo hanno visto mentre era su una Seat Leon, con targa falsa, e sono riusciti a fermarlo. E’ accusato di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, truffa in concorso, possesso di segni distintivi contraffatti, possesso di chiavi false e grimaldelli. Nell’automobile c’erano ricetrasmittenti, cacciaviti, parrucche, petardi e 790 euro rubati poco prima a una 78enne di San Francesco al Campo. I due complici sono riusciti a scappare:hanno stordito una donna con uno spray urticante per rubarle la vettura.
La polizia penitenziaria: “No alle divise rattoppate”
Non sono più accettabili divise rattoppate, in indecente stato di usura e quindi inadeguate per svolgere i compiti della polizia penitenziaria. La denuncia è dell’Osapp, Organizzazione Sindacale Autonoma di Polizia Penitenziaria. Il sindacato chiede all’amministrazione penitenziaria di provvedere “alle urgenti iniziative di competenza entro e non oltre trenta giorni”. In caso contrario verranno assunte “iniziative nelle sedi competenti”.La diffida è stata inviata anche il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, e ai gruppi parlamentari. Il segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci, sostiene che sono anni che non si provvede a un adeguato rinnovo del vestiario.
Crisi ormai alle spalle per le imprese piemontesi? Ma dove? Migliora il clima di fiducia con gli indicatori di produzione, ordini ed export sono in crescita di oltre 15 punti percentuali, è vero, almeno secondo i dati di Confindustria. Ma le tasse e la burocrazia sono insostenibili per molte aziende, soprattutto per le piccole e medie imprese che chiudono in gran numero. Gli indicatori positivi sono “Un segnale evidente di ripresa, bisogna accelerare”, dice il presidente dell’Unione Industriale di Torino, Dario Gallina (nella foto) alla presentazione dell’indagine congiunturale per il secondo trimestre dell’anno, basata su un campione
di 380 aziende associate.Buone notizie per l’occupazione con la cassa integrazione che scende a livelli precrisi e nuove assunzioni. Gli investimenti, nonostante i volumi bassi, hanno percentuali vicine alle fasi di crescita. Le indicazioni più favorevoli provengono dal settore chimico e dall’alimentare oltre a comparti come la gioielleria e i giocattoli. Segnali positivi anche per tessile, gomma plastica e metalmeccanica, mentre sono in crisi edilizia e impiantistica. Segno più anche il settore dei servizi.
Affisso sulle vetrine dei negozi, spunta un cartello di protesta contro il prolungamento dell’orario Ztl
In questi giorni si sta facendo sentire sempre di più, la protesta dei commercianti della zona centrale di Torino contro i piani della sindaca Chiara Appendino e della sua giunta. L’esecutivo di Palazzo Civico ha dichiarato di avere in programma, infatti, il prolungamento dell’ orario della Zona traffico limitato, portando il divieto di transito fino a sera. Il simbolo della protesta è un cartello bianco, affisso sulla vetrina di ogni negozio, con la scritta a caratteri cubitali : “NO ZTL PROLUNGATA”. La mobilitazione è partita in maniera spontanea e silenziosa (almeno per il momento), da un gruppo di commercianti dell’area pedonale di via Giovanni Amendola, per poi estendersi piano piano anche alla maggior parte dei negozi di via Roma e delle zone limitrofe. “Vogliono prolungare la fascia oraria della zona Ztl fino alle 19”- recita il manifesto appeso dietro ogni vetrina- “I negozianti- conclude l’avviso- chiedono di ridurla alle 9e30 in modo da facilitare il commercio”. Maria Lapietra, assessora alla Mobilità, ha però ancora confermato nei giorni scorsi, la volontà di rivedere e con molta probabilità modificare, gli orari della Ztl.
Cresce l’allerta anche a Torino e nelle principali città italiane dopo l’attentato a Londra . Il Ministero dell’Interno sta lavorando per cercare di garantire l’incolumità pubblica a Roma in occasione dell’ anniversario dei trattati istitutivi della Comunità europea, che vedrà la presenza di 27 capi di Stato nella capitale. Il ministro Minniti, durante il Comitato di Analisi strategica antiterrorismo ha chiesto di “rafforzare ulteriormente i controlli nelle aree di maggiore afflusso di persone. Tutte le forze di polizia e la rete dei servizi di intelligence saranno
impegnati senza sosta sul fronte antiterrorismo per individuare ogni fonte di possibile rischio e pericolo”. Il ministero intende “tenere alto il livello di attenzione, intensificando le misure di vigilanza e di sicurezza a protezione degli obiettivi ritenuti più a rischio”. Secondo il ministro “L’unico modo per contrastare l’imprevedibilità è controllare il territorio: ci troviamo di fronte ad una minaccia che assume sempre più il carattere dell’imprevedibilità. Sono attacchi compiuti con i mezzi immediatamente disponibili, secondo l’indicazione di Al Adnani, che non a caso aveva evocato auto e coltello. Per questo dobbiamo riflettere su una strategia che sia all’altezza di questa minaccia: come affiancare l’attività di intelligence al controllo del territorio”.
(foto: il Torinese)
Monferrhollywood
Casale ed il Monferrato come luogo ideale per girare pellicole cinematografiche. Questa potrebbe essere una destinazione per il futuro. Intanto si sta per alzare ufficialmente il sipario di “Te Absolvo”, opera del regista Carlo Benso, interamente realizzata nel Casalese con il patrocinio del Comune di Casale. Tra le location presenti nel lungometraggio sono presenti la Biblioteca del Seminario, la Cattedrale, piazza Mazzini con le vie del centro cittadino, il lungo Po a Casale Monferrato e molti scorci di Conzano come la chiesa parrocchiale. Inoltre c’è stato un notevole coinvolgimento di tutto il territorio, sia per quanto riguarda le maestranze che per gli attori (con casting a cura dell’Accademia Le Muse). La pellicola, prodotta da Francesco Paolo Montini, per Movie Factory, in associazione con Gruppo Stat, Studio Lanteri ed in collaborazione con film Commission Torino Piemonte e con il patrocinio del Comune di Conzano, racconta di due uomini intrappolati nei loro ruoli: un confronto lacerante e doloroso che porta i due protagonisti della storia al centro dell’eterno conflitto tra la legge e la propria coscienza. Due preti, uno giovane e uno anziano, due figure incastonate come icone nell’immaginario tradizionale e popolare alla ricerca di una assoluzione capace di sedare i sensi di colpa. Nel cast, assieme ai protagonisti Toni Garrani e Igor Mattei, figurano Karolina Cernic, Fabio Fazi, Calogero Marchesi, Claudia Giaroli, Lara Miceli, Emanuela Solerio, Alessandra Tartaglia, Alberto Pelliteri, Mattia Rosellini, Fabrizio Milano, Marco De Martin Modolado, Loredana Marcarini. Il film Te Absolvo, del regista monferrino Carlo Benso, viene presentato ufficialmente sabato 25 marzo, a a Conzano e
a Casale. Nella mattinata di sabato, dalle ore 10, a Villa Vidua di Conzano il sindaco Emanuele Demaria organizzerà una presentazione aperta al pubblico con il produttore Francesco Paolo Montini, il regista Carlo Benso e i protagonisti del film Toni Garrani, Igor Mattei, Karolina Cernic e l’attore casalese Fabio Fazi per “raccontare” al pubblico i momenti più caratteristici dell’esperienza vissuta sul set.. Anteprima del film dunque sabato 25 marzo, ore 21, al Teatro Municipale di Casale Monferrato, con ingresso a invito, e nelle sere di lunedì 27, martedì 28 e mercoledì nella multisala casalese di Cinelandia con unico spettacolo alle ore 20.30. E’ possibile prenotare i biglietti direttamente a Cinelandia o sul sito www.cinelandia.it. Inoltre sarà possibile l’accesso alla sala nelle tre sere, dalle ore 20, dove il regista e alcuni interpreti del film incontreranno il pubblico. Il regista monferrino Carlo Benso sarà ospite della diretta televisiva del Tg Rai Piemonte delle ore 14 di sabato 25 per raccontare alcuni momenti delle riprese di una storia che si innesta nella tradizione popolare del territorio.
Massimo Iaretti
<<Tutto parte dal nostro esposto in Procura di Torino sull'”Affare Rom”: ora che triplicano gli indagati, allargandosi ai vertici di altre coop sociali e di partecipate comunali, siamo orgogliosi di essere riusciti a dimostrare l’esistenza di un sistema di business milionario, nato per mettere le mani sui fondi statali per l’assistenza agli zingari. Tutto ciò mentre migliaia di famiglie italiane in estrema povertà sono abbandonate dalle istituzioni in graduatorie infinite per mancanza di risorse>>E’ l’ accusa Maurizio Marrone, Consigliere FDI-AN in Regione Piemonte, che precisa <<Partendo dall’ housing sociale abusivo di proprietà del “ras delle soffitte” Molino dove le cooperative rosse e bianche “parcheggiavano” gli zingari a spese del contribuente, abbiamo scoperchiato un intreccio tra il centrosinistra in Comune di Torino e le sue appendici nel sistema cooperativo-associazionistico, che, evidentemente anche per la Procura, erano disposte a tutto per arrivare ad ogni costo ai milioni di euro pubblici in ballo>> Prosegue Marrone: <<Nonostante sia passato oltre un anno dai primi avvisi di garanzia il sistema “Affare Rom” rimane indisturbato ai suoi posti, anche dopo l’elezione di Appendino a Sindaco>>.
Apre i battenti dopo meno di due anni di lavori il Torino Outlet Village, la shopville del lusso frutto di un investimento da 100 milioni di euro. Si estende su 20.000 metri quadri alle porte della città, a Settimo. Ulteriori 12.000 metri sono previsti, con 90 boutique di grandi brand come Armani, Gucci, La Perla, Nike, Michael Kors, Nike, Roberto Cavalli, Trussardi e con sconti fino al 70% tutto l’anno. Il centro è stato realizzato da Arcus Real Estate, società del gruppo Percassi, e resterà aperto tutto l’anno tranne a Natale e Capodanno. Il simbolo dell’Outlet Village, che dà lavoro a 600 persone, è un obelisco di 85 metri. Tra gli obiettivi attirare i turisti che arrivano in Piemonte, con una stima di 6 milioni di clienti l’anno.
AL VIA LA SCUOLA DI POLITICA DI CANTIERE CIVICO
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Venerdì 24 marzo, alle ore 18.00, in via Galliari 10, prende il via la scuola di politica di Cantiere Civico che nasce dall’esigenza di assicurare “dal basso” una difesa della democrazia, in primo luogo fornendo strumenti di conoscenza per elevare il tono del dibattito politico, rispondendo ai populismi con la conoscenza, agli slogan con lo studio, alla propaganda con la formazione. Da qui l’idea di “costruire” una scuola di politica. Una scuola seria, con un percorso formativo articolato: il primo modulo affronterà i cardini fondamentali su cui si fonda il nostro ordinamento costituzionale (il Parlamento, il Governo, la Magistratura), a cui seguiranno altri incontri monografici su temi specifici (diritti civili e sociali, l’Unione Europea, ius soli e cittadinanza, ad esempio).
La scuola è rivolta soprattutto ai giovani che diventeranno i veri protagonisti di questi incontri, interagendo con esperti che approfondiranno i vari temi affrontati e alternandosi ai protagonisti della vita politica.Cantiere Civico, forte delle esperienze maturate in questi anni di lavoro in Regione, più recentemente in Comune, si propone come un’associazione che intende creare occasioni di confronto fra politica e cittadini, proprio in un momento in cui molti non si sentono più rappresentati dall’attuale scenario ma al contempo dimostrano la disponibilità ad impegnarsi a favore dell’interesse pubblico.
«Ci siamo impegnati in ambito pubblico per cercare di migliorare lo stato delle cose, per cercare di riavvicinare i cittadini alla gestione del bene comune. Per fare questo non pensiamo sia utile dire che gli altri sono disonesti quanto diffondere una coscienza comune di partecipazione e appartenenza. Per fare questo lanciamo il corso di formazione politica rivolto ai giovani ma aperto a tutti, perché non è sufficiente esser Nuovi alla politica o Onesti – che ci mancherebbe – per fare bene il Bene Comune, ma ad esempio sapere di cosa si parla» ( dichiarano Mario Giaccone, Consigliere regionale e fondatore di Cantiere Civico e Francesco Tresso, Consigliere comunale).
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IL PROGRAMMA MARZO – GIUGNO 2017
VENERDÌ 24 MARZO – I GIOVANI E LA POLITICA
Mario Giaccone (Consigliere Regionale)
Francesco Tresso (Consigliere Comunale)
Paolo Griseri (La Repubblica)
Davide Giani (Studente)
Giovanni Scomparin (studente)
GIOVEDÌ 20 APRILE – IL PARLAMENTO
Anna Maria Poggi (Università di Torino)
Brunello Mellano (Garante Regionale dei detenuti)
VENERDÌ 12 MAGGIO – IL GOVERNO
Chiara Tripodina (Università del Piemonte Orientale)
Piero Fassino (Partito Democratico)
VENERDÌ 16 GIUGNO – LA MAGISTRATURA
Davide Petrini (Università del Piemonte Orientale)
Simone Perelli (Corte d’Appello di Torino)
Io proprio io: Riccardo D’Elicio
Alla prima domanda che pongo al prof. D’Elicio, Presidente del Cus Torino, la risposta che ottengo è … che non avrebbe mai pensato un giorno di trovarsi oggi nella situazione in cui si trova se glielo avessero chiesto tanti anni fa. E’ una risposta naturale, data con un sorriso profondo che rende l’idea di come in tutti questi anni nulla sia stato conquistato per fortuna. La possibilità ora di avere rapporti con personalità che un tempo sembravano distanti e poste su piani diversi e, ancora, responsabilità positive nell’ambito della vita professionale di molti, della cultura scientifica e del progresso del mondo sportivo universitario e non solo, sembrano impossibili agli occhi del Riccardo D’Elicio di tanti anni fa.
Quando era appena arrivato in quel di Torino forse la sua idea di professione futura era più quella di organizzatore di feste, anche perché era una vera passione unita a capacità organizzativa che consentiva al giovane Riccardo di organizzare feste nei Garage, nelle case private, come una volta si organizzavano tra amici, ma in grande stile.
Forse la strada sarebbe stata diversa, se l’incontro con alcune amicizie che ancora oggi lo accompagnano, non lo avessero condotto su quella dello sport. Amicizie con ragazzi che piano piano divengono medici di altissimo livello lo conducono ad un contrasto importante tra la realtà immaginata e la realtà “reale” di disciplina che ogni attività sportiva conduce e obbliga.
Pratica quasi ogni tipo di sport… . E’ “acquistato” per 12 palloni da Basket da una società cestistica (quanto diverso era il valore dello sport tanti anni fa, quando giocare era una parola che aveva un significato profondo…); arriva anche a giocare a Pallamano una partita con la Selezione Nazionale Italiana contro l’allora Yugoslavia. Il prof. Letti lo seleziona e lo porta a Roma, ma non è ancora il suo sport. Andando un po’ indietro con la memoria ricorda che se in quegli anni fosse stato di moda, probabilmente sarebbe diventato una stella del Parkur… .
Poi, dopo qualche tempo e qualche altro sport…, al campo di atletica, ora non più presente e che pochi ricordano ancora situato all’interno di quello che oggi è lo stadio Olimpico, viene visto saltare in alto senza alcun problema misure non consuete. Raggiunge anche lì ottimi risultati eppure in maniera simile pure in questo caso ci racconta che la sua testa gli dice che non è quella la sua strada, forse perché il tempo da dedicare al perfezionamento sportivo richiede troppo tempo che in quell’epoca non era disponibile. “Avevo le doti, ma non la testa”, ma non è credibile, a meno che per “testa” intendiamo la volontà di farlo ma non di sicuro le qualità.
Parlando dello studente Riccardo, mi racconta che nella scuola superiore non è sicuramente stato un “secchione” e anzi ha superato indenne l’esame del 5° anno con timore reverenziale del papà che non avrebbe tollerato una bocciatura. Mi dice che per scherzo la sorella il giorno dell’uscita degli esiti gli fa credere tramite telefonata che è stato bocciato. Lui è al mare e la preoccupazione “famigliare” sale, e per sicurezza trascorre la vacanza quasi come fosse l’ultima della sua vita (diciamo che la sua indole per le feste non si era mai sopita) e solo l’ultimo giorno…la sorella gli dice di avere scherzato…e, sorridendo, mi dichiara che oggi è felice che lei fosse al telefono quel giorno…molto lontano da lui.
Ma a quel punto si apre una porta: geometra in qualche ufficio? Non è la sua strada. E’ nello sport, e l’ISEF è la sua prima scelta, e supera il Test di ammissione con brillantezza. Non era facile a quel tempo frequentare gli studi superiori, ove studiare era un lavoro e dove per studiare dovevi lavorare per mantenerti agli studi. Ma ve l’ho detto: non è senza testa, anzi, e se la volontà glielo impone la testa si applica in maniera concreta. Studia e alla fine riesce addirittura già “in epoche lontane” a diventarne anche un docente.
Nel frattempo, entra nel corpo sportivo militare dell’aeronautica dove come atleta raggiunge ottimi risultati nel salto in alto (2.10 metri); ma il suo campo sente che non è restare nei corpi militari al di fuori dei ranghi sportivi. Si rende conto che allenare può essere la sua vera strada. Il campo di atletica ha un richiamo irresistibile e la sua fortuna comincia ad essere visibile, ma solo perché la volontà e le capacità intellettuali la sorreggono.
Ha ancora un’altra sliding-door che si apre in una direzione particolare quando lui, insieme ad una persona di cui è amico, tratta l’acquisto di uno spazio per realizzare un centro sportivo del fitness. Si potrebbe fare “Bingo” come dice lui, ma la trattativa andata “male” viene considerata un segno del destino, e, di solito, chi sa interpretare bene i segni, la strada giusta la sa trovare. Riccardo non è uno che ci “prova”, è uno che ci riesce, e chi vuole riuscire, deve essere uno che vuole vincere: non ama perdere tempo, e se qualcosa non lo convince non si fa. Poche persone hanno la “visione” come lui così precisa delle cose da fare e quelle da non fare.
Diviene tecnico di atletica leggera a livelli sempre più alti fino a quando la scomparsa dell’allora Presidente del Cus Primo Nebiolo lo rende eleggibile, da parte di chi è rimasto, a ricoprire una carica che allora non era quella di adesso, con difficoltà economiche e organizzative impegnative. Da quell’epoca è la storia a narrare di una società in ascesa, con letteralmente oggi migliaia di persone impegnate direttamente o in via traversa economicamente e professionalmente con il Cus Torino.
E’ bello chiedere però che cosa conta realmente per Riccardo D’Elicio e sentirsi dire la famiglia e le persone care intorno a sé. Due figli impegnati entrambi nello sport ad alto livello gli allargano cuore e sguardo; e col pensiero e con le parole vola a ricordare tante persone che in epoche vicine e lontane lo hanno aiutato in momenti difficili, come quando, purtroppo, durante il periodo in cui è mancata sua mamma, molti avevano compreso le difficoltà e in tanti modi lo avevano sorretto. E’ il buon senso che riconosce degli altri a dargli grandi motivazioni di gratitudine, e lui, probabilmente, vorrebbe solo trasferirlo nel mondo che lo circonda. Riccardo ha una sincerità che a volte sconcerta perché se una cosa non “s’ha da fare” probabilmente è così e non nasconde il suo pensiero, da persona pratica.
In chiusura del nostro incontro gli chiedo cosa sogna, adesso, da dirigente di una delle più emergenti strutture socio-sportive del territorio Piemontese, e mi dice che ci sono tre mondi, quello dell’attività fisica, dello sport amatoriale e quello agonistico. Tutti questi mondi hanno necessità diverse e i rapporti intrapresi con le autorità del settore salute e medicina, della cultura del fitness e delle attività emergenti e la collaborazione-vocazione naturale con i settori delle discipline agonistiche sono entusiasmanti. Lo sport nella sua accezione più alta, ritiene che possa essere veramente “il farmaco sportivo” del futuro, che potrà preservare la salute di tutti a tutte le età. I percorsi di studio universitari intrapresi nuovi e ai nastri di partenza sembrano presagire tempi adatti a questi pensieri.
E se queste cose accadono, non accadono per caso, fortuna o “amicizie”, come dice sempre “chi non ce la fa”… ma perché qualcuno si applica continuamente e lavora con la testa anche quando le gambe sono ferme. Riccardo mi dice che si alza felice di poter affrontare ogni nuova giornata che sarà di lavoro ma anche piena di cose entusiasmanti da fare. Ha creato negli anni una équipe di cui è orgoglioso e di cui si ritiene fortunato ad avere con sé.
L’entusiasmo delle feste da organizzare non si è adombrato, si è solo spostato per organizzare la festa dello sport e della salute in grande stile per tanta gente intorno a lui.
Paolo Michieletto