redazione il torinese

A proposito dell’attentato di Manchester

Di Alessandro Continiello *

 

Il tragico evento di Manchester getta ulteriori ombre su quelle figure definite “lupi solitari”, “cellule dormienti” o “terrorismo molecolare”. Trattasi di soggetti cosiddetti di seconda generazione, cittadini di quello Stato ove risiedono stabilmente, che improvvisamente (rectius: con premeditazione) si attivano per perpetrare una strage e portare conseguentemente il terrore nella società, in ragione di una dottrina integralista, sotto l’egida di un fanatismo religioso-militante.

Il target scelto dal ventiduenne Salman Abed non a caso prevedeva il massimo risultato: un ordigno in apparenza non sofisticato, seppur fabbricato “con materiali difficili da reperire nel Regno Unito”, fatto deflagrare in una Arena, a due metri dall’uscita, al termine di un concerto gremito di giovani spettatori. Questo atto ha portato a due conseguenze: nell’immediatezza, mietere il più alto numero di giovani vittime (infedeli, kafir) –anche per le modalità con cui è stata fatta scoppiare la bomba-, immolandosi per la stessa “causa” (jihad); creare un ulteriore senso di insicurezza nelle persone, nella loro quotidianità, nelle abitudini al fine di modificarle. Lo scopo degli attentatori è proprio questo: inculcare nelle menti dei soggetti, noi, la paura che non si è più al sicuro in nessun posto. Le prime polemiche hanno coinvolto, oltre all’inevitabile sistema di sicurezza dell’Arena, anche l’operato prodromico della intelligence inglese e della polizia: sembra, infatti, che alcuni membri della famiglia di Salman Abedi avrebbero allertato le autorità britanniche sulla pericolosità dello stesso – ergo fosse un soggetto noto all’MI5 e da attenzionare-; e, dalla Francia, è pervenuta l’ulteriore notizia secondo cui Salman “avrebbe dato prova di suoi legami con l’Isis”.

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Il problema che attanaglia i Governi occidentali, ma non solo, è come fermare questa potenziale ed inevitabile ecatombe, come vincere la partita a scacchi con il terrore. La risposta al quesito può essere affrontata, pragmaticamente, su due piani di operatività: un’intensa attività prodromica di raccolta di dati e notizie, al fine di prevenire le mosse dell’avversario –e qui entra in gioco l’apparato di intelligence di quella specifica nazione-; ed una coordinamento tra le forze dell’ordine interne, con i mezzi previsti quali investigazioni ed intercettazioni, per porre fine a potenziali attacchi terroristici in corso ed arrestare gli attentatori, sotto l’egida della magistratura e delle garanzie del diritto. Il comune denominatore che le caratterizza prevede uno snodo politico non indifferente: l’utilizzo di risorse, di mezzi e personale per garantire tout court la sicurezza.

Si affermava già nella Relazione sulla Sicurezza in Svizzera del 2015 che: «Gli attentati terroristici di Parigi e Copenaghen..hanno evidenziato due aspetti: in primo luogo la guerra jihadista è potenzialmente in grado di minacciare gli abitanti di Paesi europei in modo concreto e imprevedibile; e, in secondo luogo, persino gli Stati che dispongono di ampie possibilità a livello giuridico e di personale, non possono individuare tempestivamente e impedire tutte le attività terroristiche. Entrambi gli aspetti offrono l’occasione su come intendiamo trattare questi insegnamenti e quali conseguenze dobbiamo trarre. Riguardo alla minaccia, occorre rilevare che possiamo ridurla soltanto in collaborazione con gli Stati interessati. Tra questi occorre enumerare segnatamente quei Paesi in cui il jihadismo si propaga, e includere soprattutto i musulmani che soffrono particolarmente a causa dei loro correligionari criminali. Essi rivestono un ruolo importante nell’individuare tempestivamente, contrastare o impedire l’insorgere di radicalizzazioni. Pertanto le società occidentali, ma anche i Paesi musulmani, dovranno sviluppare nei prossimi anni delle strategie per frenare congiuntamente la radicalizzazione e incoraggiare un Islam illuminato». 

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Se si vuole alzare il livello di sicurezza, si deve peraltro rinunciare, come contraltare, ad una parte della nostra tanto conclamata privacy. In merito alle misure urgenti di protezione civile di cui si può disporre, senza dubbio risultano efficaci le telecamere posizionate presso obiettivi sensibili e non; scanner ai tornelli presso luoghi di aggregazione nonché tutti quegli strumenti elettronici sofisticati che possano neutralizzare, ab origine, i potenziali mezzi usati dagli attentatori (anche i jamming, ad esempio, potrebbero essere utili con tutti i pro et contra). È notizia di questi giorni una nuova linea imposta dal nostro Capo della Polizia in merito agli eventi pubblici secondo cui “verranno affidate alle Forze dell’Ordine tutti i servizi di controllo e verifica con ispezioni e bonifiche ove si svolgono eventi e agli organizzatori il compito di creare un servizio di vigilanza privata che si affianchi”: cosiddetta “gestione partecipata alla sicurezza”. Ma qui sorgono due ulteriori rilievi: in primis il tutto dipende dai costi sostenibili da quel Governo per l’acquisto degli strumenti e dal personale che si può e deve utilizzare per mantenere alto il livello di allerta. Ormai molte nazioni hanno affiancato alle Forze di Polizia, nello svolgimento della loro attività, l’esercito. Il motivo è duplice: un aumento del personale sul campo e la possibilità di usare le armi da guerra in loro dotazione per contrastare i potenziali attacchi. Si è, infatti, visto come gli atti terroristici sono stati commessi con modalità sempre più “ricercate”, per ottenere il risultato voluto. Se l’autore impugna una pistola, ci si può contrapporre con la medesima arma da sparo; ma se ruba un tir -come ariete-, è inevitabile che la semplice pistola potrebbe non bastare, ergo la necessità di fucili d’assalto. Se l’attacco poi si compie con una bomba controllata a distanza, l’uso di disturbatori radio sarebbe utile; ma se trattasi di una bomba rudimentale, come a Manchester, il jamming è inefficace, inutile e dannoso per altri aspetti.

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Ecco che ci avviluppa nel problema. Ed allora come poter quantomeno cercare di prevenire gli attentati terroristici? Solo con una libertà di azione, di mezzi e di uomini dei Servizi Segreti è possibile, potenzialmente, bloccare alla radice eventuali attacchi. Così come lo scambio di informazioni tra intelligence risulta oggigiorno inevitabile, anche a costo di superare quell’anacronismo secondo cui, dicitur, “in momenti critici potrebbe essere effettivamente utile condividere informazioni tra Servizi. Ma esiste anche una sacra regola nei due o tre Servizi più famosi nel mondo occidentale: condividere potrebbe anche risultare una operazione pericolosissima. Un “amico” di oggi potrebbe essere un terribile “nemico” domani..”. Ebbe a dire Benedetto Croce alla Costituente, il 24 luglio del 1947, nel suo celebre discorso contro il trattato di pace: <<La guerra è una legge eterna del mondo, che si attua di qua e di là da ogni ordinamento giuridico, e in essa la ragion giuridica si tira indietro lasciando libero il campo ai combattenti, dall’una e dall’altra parte intesi unicamente alla vittoria, dall’una e dall’altra parte biasimati o considerati traditori se si astengono da cosa alcuna che sia comandata come necessaria o conducente alla vittoria. Chi sottopone questa materia a criteri giuridici, o non sa quel che dica o lo sa troppo bene>>.

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Come difendersi, quindi, da questa nuova modalità di guerra cosiddetta asimmetrica o non convenzionale? Con l’aumento –si ripete- delle risorse investite per la sicurezza passiva (acquisto, come indicato, di telecamere, scanner, apparecchiature elettroniche) ed attiva (più uomini, più specialisti del web) per il controllo del territorio, nelle carceri –ove il rischio di radicalizzazione è tangibile-, nei centri di accoglienza –con le stesse modalità “sotto copertura”- e per il controllo della immigrazione. A cui aggiungere, volens ac nolens, scelte di politica di aggregazione per coloro che sono stati già accolti e/o divenuti cittadini di uno Stato, per evitare l’emarginazione di questi soggetti in specifiche zone cittadine. Ma tutto questo potrebbe non bastare se non ci si affida, come visto, agli stessi Paesi musulmani, al fine di “frenare congiuntamente la radicalizzazione e incoraggiare un Islam illuminato”.  Una strana ma inquietante coincidenza: Norway attack: 22 luglio 2011; Woolwich attack: 22 maggio 2013; Brussels attack: 22 marzo 2016; Munich attack: 22 luglio 2016; London attack: 22 marzo 2017; Manchester attack: 22 maggio 2017”.

 

 

*Avvocato del Foro di Milano e Presidente del Comitato locale della LIDU

Foto: Andy Rain/EPA – The Guardian

 

Pagella non solo Rock, tempo di finale

 

SPECIAL GUEST : ENSI

Città di Torino

SABATO 27 MAGGIO 2017 sPAZIO 211 – Via Cigna 211, Torino – doors ore 19:59

 EVENTO FACEBOOK: Pagella Non Solo Rock 2017: la finale!

La Città di Torino in collaborazione con sPAZIO211 è lieta di annunciare

I FINALISTI DELL’EDIZIONE 2017 DI PAGELLA NON SOLO ROCK!!

Il celebre concorso rivolto ai gruppi musicali emergenti, dopo esser stato punto di riferimento per oltre due decenni, continua a riscrivere la storia della musica nella nostra città dando spazio alla creatività giovanile.

 

Tutti i gruppi sono stati ascoltati attentamente e valutati da una giuria professionale la quale ha decretato quali sono le 5 band che insieme ai FLATMATES 205 (il gruppo che si è aggiudicato il passaggio in finale attraverso il voto del pubblico) concorreranno nell’attesissima FINALE DEL 27 MAGGIO 2017, presentata e animata dall’impareggiabile MARCELITO, prezioso conduttore di tutte le serate di selezioni live.

 

Oltre ai 6 finalisti si esibirà la band vincitrice della sezione FUORI CONCORSO 2017:

ATLANTE

 

Senza ulteriori indugi ecco i nomi delle band che si esibiranno nella finale 2017:

DISTHURBIA ★ FLATMATES 205 ★ FRAN E I PENSIERI MOLESTI ★ GOOD MUFFIN ★ LÜMO ★ THE RIGLETS

 

L’ospite di questa finale 2017 non ha bisogno di presentazioni. Considerato fra i nomi più importanti del settore grazie alla sua credibilità e al suo spessore artistico. Sempre presente sul territorio colleziona tantissime esperienze live, oltre ai suoi tour viene continuamente chiamato nei maggiori eventi nazionali. La sua poliedricità lo rende unico e riesce ad essere trasversale pur mantenendo una forte identità hip-hop.

 

Ladies and gentleman:

Città di Torino

ENSI

 

Il freestyle fa di Ensi un’icona del genere. Il suo palmares è il più ricco e senza citare le innumerevoli gare minori ricordiamo le vittorie negli eventi riconosciuti come i campionati Italiani di freestyle: la prima edizione del “Tecniche Perfette” (2004), la seconda edizione del “2TheBeat” (2005, e finalista nel 2006) e la prima edizione di “MTV Spit” che va in onda su Mtv nel 2012.

 

Oltre allo street-album “Vendetta”, capitolo solista del 2008 che senza nessuna distribuzione ufficiale vende oltre 4000 copie, negli anni successivi Ensi pubblica due EP “DonerCore” ed “Equilibrio”. Nel 2012 crea la prima web serie dedicata all’improvvisazione, “Freestyle Roulette” con 20 capitoli video caricati su ENSI OFFICIAL che contano centinaia di migliaia di visualizzazioni.
Nel 2012 firma per l’etichetta indipendente “Tanta Roba Label” creata da Guè Pequeno dei Club Dogo in un roster d’eccezione. Lo stesso anno, dopo la vittoria di Spit esce “Freestyle Roulette Mixtape” un mixtape sulla falsa riga della web serie registrato completamente in freestyle.

 

Il primo disco ufficiale “Era Tutto un sogno” esce per “Tanta Roba Label” il 13 novembre del 2012 raggiungendo la top cinque nella classifica FIMI. Questo disco ricco di collaborazioni di spessore lo conferma definitivamente come uno dei massimi esponenti del genere nel nostro paese.

 

Nel 2013 partecipa alla seconda edizione di Mtv Spit in qualità di giurato.
Nel 2014 firma per Warner Music e il 2 Settembre dello stesso anno esce “RockSteady” il suo secondo disco solista che ottiene grandi riconoscimenti da pubblico e critica esordendo al primo posto della classifica FIMI nella settimana di uscita.
Ad ottobre del 2015 esce “One By One” un EP di cinque tracce scaricabile gratuitamente da www.ensimusic.com
Conduce ogni venerdì e ogni sabato sera dalle 21:00 alle 22:00 “One two One two” storico programma radiofonico su Radio Deejay insieme ad Emis Killa.

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito web www.comune.torino.it/pagerock

 

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Librolandia e Narrazioni Jazz, l’accoppiata vincente

Per la 30^ edizione del Salone del libro risultati da record: 165.746 biglietti staccati ! Torino stravince su Milano grazie soprattutto all’accoppiata vincente Chiamparino – Appendino. Il Salone di Torino ha avuto anche un grande successo perchè è stato contraddistinto dalla sinergia con Narrazioni jazz, un Festival nuovo, caratterizzato dalla mescolanza di linguaggi ( cinema, teatro, letteratura, danza) , “un contenitore plurale aperto agli incroci culturali e al tessuto creativo locale : per la prima volta una call ha invitato il mondo associativo nella costruzione di un palinsesto condiviso in grado di toccare argomenti diversi e diffondersi in tutti i quartieri. Una sorta di “progettazione collettiva” che non ha eguali in Italia”. Narrazioni jazz è è stato attraversato dal rapporto tra il jazz e il racconto.

Dal racconto di Dee Dee Bridgewater (concerto da standing ovation all’Auditorium del Lingotto), dedicato alla tradizione di Memphis ai testi letti da Anna Bonaiuto che ha dialogato con Enrico Rava e Geri Allen ( Storie di jazz); dalla poesia di Boris Vian rievocata da Cristina Zavalloni nello spettacolo di jazz, canzoni e poesia “Boris Vian, il poeta sincopato” al rap di Napoleon Maddox, che ha messo in scena “Twice the First Time”, storia vera di schiavitù e libertà ; dalle laude francescane rivisitate da Paolo Fresu, in un indimenticabile e suggestivo evento nella Chiesa di San Filippo Neri con la collaborazione dell’Orchestra da Camera di Perugia e del Gruppo vocale Armoniosoincanto ai richiami di strada siciliani echeggiati in JASS di Franco Maresco. E proprio “Jass. Ovvero quando il jazz parlava siciliano” è stato lo spettacolo che mercoledì 17 maggio all’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto ha inaugurato insieme Narrazioni Jazz e il Salone Internazionale del Libro. Quest’anno ricorre il centenario dell’incisione del primo disco di musica jazz della storia, inciso da Nick La Rocca. Per celebrare questa ricorrenza, Franco Maresco ha colto l’occasione per raccontare la storia dei musicisti siculo – americani immigrati in America e del loro fondamentale apporto alla nascita del Jazz. Sempre nella stessa serata, dopo lo spettacolo all’Auditorium del Lingotto, dal balcone di Palazzo Madama è stato dato il via alla Festa Mobile di letture , ospitando Eugenio Allegri con la sua lettura de “Il nome della rosa” di Umberto Eco, romanzo che è stato portato in scena allo Stabile di Torino il 23 maggio  dall’attore già protagonista di Novecento di Baricco. Arrivederci al prossimo Salone del Libro, che si svolgerà a Torino dal 10 al 14 maggio 2018 ! E, speriamo con tante altre belle iniziative culturali come quelle di questa straordinaria edizione !

Helen Alterio

Tripel B Fest, è di scena la birra belga

Un’occasione per conoscere la birra belga e la sua cultura, dichiarata nel 2016 patrimonio UNESCO dell’Umanità. Questo sarà il Tripel B Fest: un’iniziativa unica nel suo genere e nel panorama degli eventi brassicoli in Italia che si svolgerà ai Docks Dora di Torino il 26, 27 e 28 maggio prossimi. Una tre giorni per avvicinarsi al mondo delle produzioni dei Maestri Birrai belgi, un mondo in fermento con oltre 1500 birre diverse, ricco di stimoli e contaminazioni, che ha da sempre fatto scuola in Europa per varierà e qualità. Il pubblico (di appassionati e non) potrà conoscere più di 60 birre diverse spillate da tredici Mastri Birrai belgi ognuno dei quali sarà presentato durante i momenti di degustazione. Ma la novità assoluta nell’intero panorama dei beer festival è rappresentata dagli abbinamenti delle birre belghe con le eccellenza del food d’Italia. Curatore dell’intero settore di quality street food è il giornalista “gastronomade” Vittorio Castellani aka Chef Kumalè che ha selezionato le migliori proposte di qualità e gli artigiani d’eccellenza tra cui alcuni individuati tra i Maestri del Gusto di Torino. A far da cornice al Triple B Fest sarà lo spazio dei Docks Dora, area di forte valenza storica e architettonica nel paesaggio urbano torinese e già polo di incontro e aggregazione negli anni ’90. Ma la più grande festa per le birre belghe non è solo questo: vedrà infatti il beverage contaminarsi con altre discipline: dal design, all’arte, dalla musica fino alla mindfulness dello yoga. Molto ricco il calendario della tre giorni: sono tantissimi gli appuntamenti in programma, dedicati sia a un pubblico di appassionati ed esperti, sia a semplici curiosi, e divertimento anche per i più piccoli per i quali sarà allestita un’Area Bimbi attrezzata e con animazione. Tripel B Fest nasce da un’idea di Tripel B, beer shop, selezionatore e importatore di birre belghe in tutta Italia, con sede a Torino.                      

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TRIPEL B FEST: istruzioni per l’uso

Quando? 26 • 27 • 28 Maggio

 

Dove? Docks Dora,Torino

via Valprato, 68

 

Quando – Orari:

Venerdì 26 Maggio 18-24

Sabato 27 Maggio 12-24

Domenica 28 Maggio 12-22

 

Cosa? Un’occasione per conoscere la cultura della Birra Belga, patrimonio dell’Umanità UNESCO, unita alle eccellenze gastronomiche Italiane dei “Maestri del Gusto”. Tre giorni di attività, incontri e degustazioni: un viaggio fra le eccellenze della Birra e del Food  nella cornice dei Docks Dora.

Più di 50 birre artigianali raccontate da oltre 12 Mastri Birrai che le hanno inventate.  Percorso Gourmet con i Maestri del Gusto & Quality Street Food a cura di Chef Kumalè. L’evento vedrà anche l’attiva partecipazione di  Beer Tasting Torino, beertastingtorino.it:

Associazione culturale con lo scopo di promuovere, valorizzare e diffondere la cultura delle Birre Artigianali italiane e di  qualità.

                                                                                                                          

 

Gli appuntamenti:

Show Cooking con Chef Kumale

Area Eventi, Sabato 27 ore 15.30

Live Show Cooking con una ricetta a base di birra creata per l’occasione da Chef Kumalè: Boulettes à La Liégeoise
Special Guest: Caroline Noel (Genova-Bruxelles) de Le Donne della Birra

 

Area Bimbi:

a cura di C’era Un’Altra Volta

Sabato 27 Maggio e Domenica 28 Maggio dalle ore 13.00 alle ore 20.00

 

Beer Yoga Class – Yoga e birre da meditazione? Si può!

a cura di Marco Crepaldi

Sabato 27 Maggio e Domenica 28 Maggio ore 13.00.

 

Degustazioni con i Mastri Birrai

In collaborazione con Beer Tasting Torino

con tredici  Mastri Birrai direttamente dal Belgio

Area eventi, sabato 27 e domenica 28 a partire dalle ore 17.00 e fino alle 20.00

 

Quality Street Food

selezionato personalmente da Chef Kumalè

Venerdi 26, sabato 27 e domenica 28

 

OTTIMO GELATI Gelati artigianali
IL FORNO DELL’ANGOLO Prodotti da forno
AMORLAND Prodotti valdostani
DONT FEED THE BEAR Club sandwich
GHANDI Indian restaurant
LADY CAFFE’ Torrefazione e piccoli sfizi al caffé
COSTUMBRES ARGENTINAS Asado argentino

 

Visite Guidate ai Docks Dora – a cura di Architettura Senza Frontiere Piemonte ONLUS

Sabato 27 Maggio e Domenica 28 Maggio

Laboratorio di Riciclo

a cura di Daniela Buonvino, Upcycling Designer

Domenica 28 maggio ore 16.00

Oggi al cinema

LE TRAME DEI FILM NELLE SALE DI TORINO

A cura di Elio Rabbione

 

A casa nostra – Drammatico. Regia di Lucas Belvaux, con André Dussolier e Émilie Dequenne. In una piccola città del Nord della Francia, la storia di Pauline, una infermiera a domicilio, divorziata, con due figli e vecchio padre a carico. Un partito di estrema destra la vorrebbe capolista alle municipali, lei, convinta per l’occasione di poter fare del bene alla sua gente, accetta. Tema attualissimo, racconto, nelle corde del regista, per scoperchiare i falsi metodi di rispettabilità e buone maniere che stanno da una certa parte politica: all’uscita francese ne febbraio scorso, grandi rimostranze nella destra; da noi “la Repubblica” gli ha riconosciuto uno sguardo “preciso e clinico” senza tuttavia nascondere il difetto “di essere troppo dimostrativo, troppo didascalico”. Durata 95 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse)

 

Adorabile nemica – Commedia. Regia di Mark Pellington, con Shirley MacLaine e Amanda Seyfried. Caratteraccio quello che sfodera Harriet, per questo ormai abituata a vivere in solitudine privata dell’affetto di tutti quanti, compreso quello della figlia. Niente di meglio che tramandare ai posteri un ricordo di sé un po’ più addolcito, grazie alle cure di una giovanissima giornalista, per il momento incaricata esclusivamente dei necrologi nel giornale locale. Agli screzi iniziali subentrerà un rapporto forte e complice tra le due donne, complice una sboccata ragazzina di colore da accompagnare verso alla maturità della vita. Durata 108 minuti. (Romano sala 1)

 

Alien Convenant – Fantascienza. Regia di Ridley Scott, con Michael Fassbender, Katherine Waterston e Naomi Rapace. Il film è ambientato dieci anni dopo le azioni raccontate in “Prometheus” e racconta della missione di colonizzazione del pianeta Origae-6 da parte dell’astronave Convenant: raggiungerà a seguito di un’esplosione un luogo mai esplorato. Troveranno la carcassa di una nave aliena che nasconde al proprio interno il pericolo di mostruose creature. Durata 122 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi, The Space, Uci)

 

L’altro volto della speranza – Commedia drammatica. Regia di Aki Kaurismaki, con Sherwan Haji. Khaled ha perso la propria famiglia nella violenza di Aleppo. Fugge e arriva a Helsinki nascosto nella stiva di un cargo, ma al rifiuto delle autorità di prendersi cura di lui preferisce la clandestinità. Mentre si mette alla ricerca della sorella salvatasi da quegli eccidi, trova rifugio nel ristorante di uno sperduto paese, di cui un commesso viaggiatore è appena venuto in possesso. Orso d’argento al FilmFest di Berlino. Durata 91 minuti. (Nazionale sala 2)

 

Baby Boss – Animazione. Regia di Tom McGrath. Rivisto e rimpolpato per lo schermo da un breve racconto di Maria Fraaze, è la storia di un neonato e dello scombussolamento che procura in una coppia; ma è anche il racconto del rapporto che si instaura tra il bebè e il fratellino maggiore, prima di invidia e piccola cattiveria quotidiana, poi di immancabile affetto e solidarietà quando ci si trova a dover combattere il cattivo di turno. Durata 98 minuti. (The Space, Uci)

 

Codice unlocked – Azione. Regia di Michael Apted, con Orlando Bloom, Michael Douglas, John Malkovic e Naomi Rapace. L’agente della CIA Alice Racine è stata relegata ad un lavoro di routine dopo che non è riuscita a sventare un attacco terroristico compiuto un paio di anni prima a Parigi. È durante l’interrogatorio di un terrorista che viene per caso a conoscenza di un nuovo attacco biologico che vedrà questa volta coinvolta la capitale inglese. Ha perso fiducia in se stessa, deve guardarsi da qualcuno che è pronto a eliminarla e soprattutto deve guardarsi dai colleghi che le stanno intorno per comprendere chi stia facendo il doppio gioco. Durata 98 minuti. (Lux sala 2, Uci)

 

Cuori puri – Drammatico. Regia di Roberto De Paolis, con Simone Liberati e Selene Caramazza. Opera prima, accolta a Cannes nella Quinzaine con ottimo successo. L’amore appassionato di due ragazzi nella cornice della periferia romana, lui è Stefano che per vivere è custode di un parcheggio ai limiti di un campo rom, lei è Agnese, è intrappolata negli affetti della madre Barbora Bobulova e sta per compiere una promessa di castità sino al matrimonio. Ma il desiderio è sempre più forte e la ragazza deciderà di prendere una risoluzione estrema nella speranza di poter cancellare il peccato commesso. Durata 114 minuti. (Nazionale sala 1)

 

Famiglia all’improvviso – Istruzioni non incluse – Commedia. Regia di Hugo Gélin, con Omar Sy e Clémence Poésy. Ancora un’avventura per l’interprete un po’ sballato e dal cuore d’oro di “Quasi amici”. Questa volta, in quattro e quattr’otto, abituato all’allegria dell’animatore turistico, si ritrova padre di una neonata, sua figlia, il frutto di una relazione improvvisa quanto frettolosa. Che sulle prime non vorrebbe, ma poi l’amore di un padre ha il sopravvento e con l’amore i piccoli gesti della vita di ogni giorno: fino a che mamma, dopo otto anni, non si ripresenta l’uscio a reclamare la creatura. Con la vecchia domanda: di chi sono i figli, di chi li alleva o di chi li mette al mondo? Con la modernissima massima secondo cui l’amore c’è dove c’è famiglia. Durata 118 minuti. (Massaua, Lux sala 3, The Space, Uci)

 

Fortunata – Drammatico. Regia di Sergio Castellito, con Jasmine Trinca, Stefano Accorsi e Alessandro Borghi. Presentato aCannes nella rassegna “Un certain regard”, il film porta la firma alla sceneggiatura di Margaret Mazzantini ed è la storia di una donna estremamente vitale, la Fortunata del titolo, che sta per separarsi da un marito in odore di stalking e di brutalità ben maggiori, che sogna di aprire un piccolo negozio di parrucchiera tutto suo, che alleva con ogni premura una figlia e che sogna un migliore avvenire nell’amore per un giovane psicologo. Ogni cosa ambientata e vissuta nella cornice di una pasoliniana Tor Pignattara. Ogni cosa filmata tra un ricordo del precedente, autenticissimo “Non ti muovere” ed un altro, pieno d’affetto, per “Mamma Roma”. (Massaua, Eliseo Blu, F.lli Mark sala Groucho, Lux sala 1, Reposi, The Space, Uci)

 

Gold – La grande truffa – Commedia drammatica. Regia di Stephen Gaghan, con Matthew McConaughey, Edgar Ramirez e Bryce Dallas Howard. Ispirato a una storia vera, il film è la storia di un uomo, Kenny Wells, che nella giungla del Borneo in Indonesia stringe un patto con geologo, convinto costui di aver individuato una preziosa vena d’oro. Malaria e problemi con gli operai non lo distoglieranno dal suo sogno: ma dovrà ben presto accorgersi che non è certo tutto quell’oro a creare la sua nuova felicità. Durata 120 minuti. (Uci)

 

Guardiani della Galassia vol. 2 – Fantasy. Regia di James Gunn, con Chris Pratt, Kurt Russell e Zoe Saldana. Torna l’agguerrito gruppo del capitolo numero uno, squadra che vince non si cambia, con un bel guadagno alle spalle e tanta voglia di mettere in cantiere il capitolo numero tre. Adesso ecco la scoperta del padre di Star-Lord, l’aggiunta di qualche personaggio nuovo di zecca, ancora divertimento ed effetti speciali, colonna sonora roboante e accattivante. Durata 137 minuti. (Ideal, The Space, Uci)

 

King Arthur – Il potere della spada – Avventura. Regia di Guy Ritchie, con Charlie Hunnam, Eric Bana e Jude Law. Il regista che ha riletto il mito di Sherlock Holmes, nel suo personale e scanzonato modo di fare cinema, va diritto adesso al medioevo di Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda, dall’assassinio del padre, il buon re Uther, ad opera del cattivo fratello Vortirgern, alla crescita del ragazzo e del suo desiderio di vendetta, dagli insegnamenti dei maghi ai poteri della famosa spada Excalibur. Durata 126 minuti. (Greenwich sala 3, Massaua, Ideal, Reposi, The Space, Uci)

 

Lasciati andare – Commedia. Regia di Francesco Amato, con Toni Servillo, Veronica Echequi e Carla Signoris. Costretto per problemi di salute a frequentare una palestra, lo psicanalista Elia. Qui incontra una petulante personal trainer e il di lei fidanzato piuttosto in debito con la legge, lasciata a casa la ex moglie che si è sempre presa cura di lui. Durata 102 minuti. Da saggiare Servillo, stranamente e inaspettatamente in veste divertente. (Ambrosio sala 3)

 

Libere, disobbedienti, innamorate – Commedia drammatica. Regia di Maysaloun Hamoud, con Sana Jammelieh, Shaden Kamboura e Mouna Hawa. Tre donne palestinesi, immigrate a Tel Aviv, Leila avvocato penalista single, Noor musulmana osservante, Salma per la sua omosessualità in contrasto con la famiglia cristiana. Tra idee, amori e vita sociale, tre esistenze che significano l’abbandono di una cultura per avvicinarsi ad un’altra, traducessi e sconfitte. Soltanto la solidarietà tutta femminile riuscirà a salvare le tre donne. Durata 96 minuti. (Due Giardini sala Nirvana)

 

La notte che mio padre ammazzò mio padre – Drammatico. Regia di Inés Paris, con Eduard Fernandez e Belen Rueda. Campione d’incassi in Spagna. Una cena tra amici, una tavolata attorno alla padrona di casa, un’attrice quarantenne, che ha invitato tra gli altri un famoso attore argentino nella speranza di spingerlo a partecipare ad un importante film. Ma nel corso della serata un omicidio verrà ad agitare ferocemente la serata. Durata 94 minuti. (Centrale V.O., F.lli Marx sala Chico)

 

I peggiori – Commedia. Regia di Vincenzo Alfieri, con Lino Guanciale, Tommaso Ragno e Vincenzo Alfieri. Due fratelli, Fabrizio e Massimo, napoletani, di famiglia agiata, L’uno avvocato convertitosi ad archivista del tribunale per uno stipendio da fame, l’altro manovale dei cantieri, in piena rovina da quando la madre ha preferito cambiare panorami con i soldi dei risparmiatori. Hanno pure una sorellina di tredici anni che rischia l’affidamento: per lei e con lei scopriranno una nuova attività. Durata 95 minuti. (The Space, Uci)

 

Pirati dei Caraibi: La vendetta di Salazar – Avventura. Ragia di Joachim Ronning e Espen Sandberg, con Johnny Depp, Javier Bardem, Orlando Bloom e Geoffrey Rush. Cambio di regia e quinto episodio per Jack Sparrow e le sue avventure attraverso i mari, questa volta alle prese con la ricerca di un tridente magico che ha il potere, per chi ne viene in possesso, di assicurargli il comando dell’oceano e di fare piazza puliti di precedenti incantesimi. Se la dovrà vedere contro una squadraccia di letali marinai fantasma fuggiti dal Triangolo del Diavolo e guidati dall’orripilante Capitano Salazar e dovrà chiedere l’aiuto di un’affascinante astronoma e e di un ardimentoso quanto giovane marinaio. Durata 129 minuti. (Massaua, Eliseo Grande, Ideal, Lux sala 2, Reposi, The Space anche in 3D, Uci anche in 3D e V.O.)

 

47 metri – Drammatico. Regia di Johannes Roberts, con Matthew Modine, Mandy Moore e Claire Holt. In vacanza in un località messicana, due sorelle vogliono provare l’avventura di immergersi nelle acque dell’oceano all’interno di una gabbia di ferro e poter vedere gli squali da vicino: per un incidente tecnico non tutto andrà come avrebbero sperato. Durata 87 minuti. (The Space, Uci)

 

Ritratto di famiglia con tempesta – Drammatico. Regia di Hirokazu Kore-Eda, con Hiroshi Abe e Yoko Maki. Ryoto è stato un importante e acclamato scrittore, ha vinto premi importanti, ha avuto una moglie e un figlio: ora si ritrova con una separazione alle spalle, un figlio che può vedere soltanto una volta al mese, nessun libro nella mente. Quando un tifone si abbatterà su Tokyo e la famiglia sarà costretta a riunirsi nella casa della madre dell’uomo, forse alcune cose potranno cambiare. Durata 117 minuti. (Massimo sala 1 anche V.O.)

 

Scappa – Get out – Thriller. Regia di Jordan Peele, con Daniel Kaluuya e Allison Williams. L’inizio potrebbe essere quello attualizzato di “Indovina chi viene a cena” con il giovane e promettente afroamericano invitato alla tavola di una famiglia di bianchi, visto che la giovane erede è in ansia di fare le presentazioni: ma il tutto per il ragazzo si rivelerà ben diverso da come se lo sarebbe aspettato. Un film campione ai botteghini statunitensi, prodotto con una spesa di 4,5 milioni di dollari e capace di incassarne solo oltre oceano ben 170. Durata 104 minuti. (Massaua, Greenwich sala 1, The Space, Uci)

 

La tenerezza – Drammatico. Regia di Gianni Amelio, con Renato Carpentieri, Elio Germano, Giovanna Mezzogiorno, Greta Scacchi e Micaela Ramazzotti. Tratto dal romanzo “La tentazione di essere felici” di Lorenzo Marone, è la storia di Lorenzo, un avvocato ultrasettantenne, vedovo, e del suo non-amore nei confronti dei figli, dei loro rapporti cancellati da anni. Qualcosa di nuovo sembra nascere nell’animo dell’uomo quando fa la conoscenza dei suoi nuovi vicini di casa, una coppia in apparenza serena, e dei loro bambini. Durata 103 minuti. (Romano sala 3)

 

The circle – Drammatico. Regia di James Ponsoldt, com Tom Hanks e Emma Watson. La giovane Mae Holland viene assunta presso una potente azienda di comunicazioni, con grande successo: ma la situazione si può complicare pericolosamente se, dopo aver sottoscritto l’invito a eliminare la propria privacy per essere visibile in rete 24 ore su 24, la sua libertà è annientata e lei altro non è che in potere del grande capo Tom Hanks, capace di distruggere chiunque – anche le persone che alla ragazza sono più vicine – tenti di sottrarsi alla sua volontà e ai suoi disegni. Durata 110 minuti. (Ambrosio sala 2)

 

The dinner – Drammatico. Regia di Oren Moverman, con Richard Gere, Laura Linney, Rebecca Hall e Steve Coogan. I fratelli Paul e Stan si ritrovano a cena con le rispettive mogli per discutere di un grave fatto di cui sono responsabili i loro figli adolescenti. La serata volge in dramma quando le due coppie devono decidere come gestire la delicata questione sortendo il male minore. In ballo infatti non c’è soltanto il futuro dei ragazzi ma anche quello di Stan, un famoso politico in carriera e già in campagna elettorale. Durata 120 minuti. (Romano sala 2, The Space, Uci)

 

Tutto quello che vuoi – Commedia. Regia di Francesco Bruni, con Giuliano Montaldo, Donatella Finocchiaro e Andrea Carpenzano. Tratto liberamente dal romanzo “Poco più di niente” di Cosimo Calamini, è la storia del giovane Alessandro, romano di Trastevere, che vive le proprie giornate tra il bar, lo spaccio e l’amante che è la madre di un suo amico. Sarà l’incontro con un “non più giovane” poeta dimenticato a fargli riassaporare socialmente e culturalmente il gusto per la vita, in un bel rapporto che si va a poco a poco costruendo, senza lasciarsi alle spalle tutta la rabbia e quella speranza che i due si portano inevitabilmente appresso. Durata 106 minuti. (Eliseo Rosso, F.lli Marx sala Harpo, Reposi)

 

Virgin Mountain – Commedia drammatica. Regia di Dabur Kari, con Gunnar Jonsson e Siguriòn Hjartansson. Fùsi è un quarantenne che deve ancora trovare il coraggio di entrare nel mondo degli adulti. Conduce una vita monotona, dominata dalla routine. Nel momento in cui una donna con la sua bambina di otto anni entrano inaspettatamente nella sua vita, Fùsi è costretto ad affrontare un grande cambiamento. Durata 94 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse)

 

Nuova vita per il Fila, Appendino: “Qui è stata scritta la storia del calcio”

“Dopo un’attesa troppo lunga, uno stadio leggendario è rinato dalle sue macerie. Oggi il Filadelfia viene ufficialmente aperto al pubblico: mi auguro di vedere tanti torinesi, granata e non, uniti in un clima di festa”.Così su Facebook, nel giorno della riapertura del Fila, è la sindaca Chiara Appendino. Aggiunge la prima cittadina: “il mio sogno è vedere un bel derby di Torino in Europa. Ci sono stadi piccoli e stadi grandi, stadi famosi in tutto il mondo e stadi sconosciuti ai più. Poi ci sono gli stadi speciali, in cui si è scritta la storia del calcio e, in alcuni casi, la leggenda”.

UNA RETE FRA LE BIBLIOTECHE PER GESTIRE IL PATRIMONIO LIBRARIO

Verrà presto siglato un Protocollo d’intesa fra le Biblioteche civiche, quelle scolastiche, Iter, l’Area Giovani e Pari Opportunità, le Circoscrizioni 3,4,5 e 7, il Comune di Venaria e la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura. Questa la decisione della Giunta, su proposta degli Assessori Francesca Leon, Federica Patti e Marco Giusta

 

L’accordo, TorinoReteLibri-Biblioteche scolastiche in rete, ha come oggetto la collaborazione fra le istituzioni scolastiche e alcuni enti con l’obiettivo di unificare gli sforzi delle diverse realtà diffuse sul territorio che operano nella gestione e fruizione dei libri. Un obiettivo che possa, quindi, giungere a condividere e gestire, secondo modalità tecnologicamente avanzate, il patrimonio culturale e le potenzialità educative delle singole biblioteche. Con l’accordo verranno infatti promosse azioni per sostenere lo sviluppo di sistemi bibliotecari.

 

Le scuole aderenti all’accordo realizzeranno, tra l’altro, il prestito interbibliotecario con le Biblioteche civiche della Città di Torino e garantiranno l’apertura anche in orari extrascolastico. Le Biblioteche civiche proporranno alle scuole percorsi di conoscenza della biblioteca e di promozione della lettura, iniziative culturali e attiveranno prestiti collettivi di libri per lunghi periodi. Iter fornirà consulenza ai docenti con un programma formativo. L’Area Giovani e Pari Opportunità della Città di Torino metterà a disposizione delle biblioteche della rete i volontari del Progetto senior civico per le attività nelle scuole. Per le Circoscrizioni 3,4,5 e il Comune di Venaria è previsto l’impegno a promuovere e sostenere le iniziative delle biblioteche scolastiche in rete, in particolare rispetto alle proposte aperte anche al territorio.

 

Per la Fondazione per il Libro, la Musica e al Cultura è previsto l’impiego a sostenere e condividere iniziative di promozione della lettura con TorinoReteLibri e ad accogliere, formare e impegnare, negli eventi promossi dalla Fondazione, gli studenti delle scuole della rete in Alternanza scuola-lavoro o come volontari. La durata del Protocollo, che verrà siglato a breve, avrà una durata triennale. Questo accordo fa seguito a un’intesa siglata a fine gennaio 2014 fra le Biblioteche scolastiche, quelle civiche, Iter e il servizio Tempi e Orari della Città di Torino.

 

(foto: il Torinese)

Seconde Storie di Pierfranco Fornasieri

Inaugurazione 1 giugno h. 18:00 Casa del Conte Verde, Via F.lli Piol, 8, Rivoli

Giovedì 1 giugno 2017 alle ore 18.30, presso la Casa del Conte Verde di Rivoli si terrà l’inaugurazione della mostra “Seconde Storie” del fotografo Pierfranco Fornasieri. L’esposizione, organizzata e promossa dal Comune di Rivoli, è una selezione di quarantasette emblematici scatti, parte del lavoro cui Fornasieri si dedica da tre anni e che con questo evento conclude il proprio percorso. Prima di approdare a Rivoli, il progetto “Seconde Storie” e i suoi scatti sono stati ospitati nell’ambito di altre importanti kermesse fotografiche nazionali ed internazionali e hanno ottenuto importanti riconoscimenti e premi.

Seconde Storie” può essere definito a ragione come un “Atlante di memorie umane“. Muovendosi in modo discreto e mai invadente, Pierfranco Fornasieri cattura nelle sue fotografie attimi sospesi, parole non dette o appena accennate, sguardi cristallizzati in un eterno presente, gesti involontari e resi consapevoli grazie all’impressione fotografica.

Attraverso i suoi scatti, Fornasieri pone sulla stessa ideale linea di narrazione immaginazione e realtà, passato presente e futuro, portando alla luce dei veri e propri tableaux vivants: le ombre in movimento, le geometrie architettoniche, i chiaroscuri e la materia umana realizzano in modo del tutto inconsapevole vere e proprie scenografie, atti unici di vite singolari in cui gli spettatori possono osservare di riflesso le proprie.

E così, la visione di queste “vite ordinariamente eccezionali” spinge a ricercare l’essenza dell’attimo precedente e di quello successivo allo scatto, a ipotizzare storie (seconde, appunto, rispetto a quanto realmente accaduto), a ritrovare se stessi al centro di contingenze così comuni, ma allo stesso tempo così straordinariamente irreplicabili.

L’occhio di Pierfranco è in grado di spingersi oltre la mera composizione estetica ed è capace di cogliere l’essenza, l’emozione e l’unicità di scenari spesso fagocitati dalla bulimia visiva quotidiana cui l’individuo è sottoposto.

A lui va dunque riconosciuto il merito di riuscire a rendere straordinario l’ordinario, di elevare la quotidianità a opera d’arte, quasi come se ogni vita e ogni attimo fossero un miracolo da celebrare.

L’esposizione, a cura di Laura Tota, rimarrà aperta dall’1 al 25 giugno ed osserverà i seguenti orari: dal martedì al venerdì 16:00-19:00, sabato e domenica 10:00-13:00 16:00-19:00 (lunedì chiuso).

Si ricorda che l’accesso alla mostra è gratuito.

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Bio:

Pierfranco Fornasieri è un fotografo torinese che abbina le tecniche digitali a quelle classiche, producendo immagini in bianco e nero. Le sue fotografie hanno guadagnato diversi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.

Nel 2016 un’esposizione tratta da “Seconde Storie” viene selezionata ed ospitata all’interno di NOPHOTO, la sezione fotografica di Paratissima 12 e all’interno dello SpelloPhotofest, il festival fotografico umbro.

Due sue immagini si sono classificate tra le prime 10 all’interno del concorso mondiale “URBAN 2016″. Esposte al WBB di Berlino, vengono in seguito pubblicate nel libro ”URBAN unveils the City and its secrets” seconda edizione.

 All’inizio del 2017 diventa membro effettivo del Collettivo Fotografico Nazionale “Italian Street Eyes”  con il quale collabora attivamente.

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Scheda tecnica:

dal 1 al 25 giugno 2017

“Seconde Storie” Mostra fotografica di Pierfranco Fornasieri

a cura di Laura Tota

Casa del Conte Verde

Via F.lli Piol, 8 – Rivoli

Orario: da martedì a venerdì ore 16.00/19.00 sabato e domenica 10.00/13.00 16.00/19.00

Ingresso: Gratuito

Catalogo: Prinp Editoria d’arte 2.0, a cura di Laura Tota e Luca Cubeddu

Info: tel. 011.9563020 (Casa del Conte Verde)

 

PD: CABINA DI REGIA TRA COMUNE E REGIONE PER FARE OPPOSIZIONE

“Daremo vita a una cabina di regia che con cadenza quindicinale si riunirà per impostare priorità e comunicazione dell’azione dei gruppi, anche prevedendo un più incisivo coinvolgimento del livello nazionale del partito”. Lo dichiarano i Segretari di Torino e del Piemonte del Partito democratico, Fabrizio Morri e Davide Gariglio, nella riunione di ieri sera delle segreterie, insieme ai gruppi consiliari del Comune di Torino e della Regione, con lo scopo di coordinare al meglio l’azione politica e amministrativa degli eletti del Pd.

“In particolare – proseguono i segretari –  è emersa forte preoccupazione per gli evidenti limiti e la mancanza di progettualità dell’amministrazione torinese, che stanno condannando la città ad un pericoloso immobilismo. Inoltre – sottolineano – tocca prender atto dei ripetuti cambi di posizione rispetto ai programmi e ai proclami, l’ipocrisia delle dichiarazioni cui non corrispondono mai atti amministrativi; dopo tanta retorica sulla condivisione delle scelte  – rimarcano –  in questo primo anno non si è mai aperto alcun confronto pubblico con la città. E’ quindi su queste contraddizioni che il PD – sottolineano i segretari dem –  porteremo all’attenzione pubblica, rimarcando il ruolo che la Regione sta svolgendo per supplire i deficit dei pentastellati”. La riunione ha poi stabilito l’impegno del Partito in un grande sforzo organizzativo, di elaborazione e di relazione con la comunità torinese, che partirà dai circoli e dai territori, per arrivare alla Festa dell’Unità di settembre, che si concluderà con un incontro pubblico con le forze sociali e produttive e la redazione in autunno di un Libro Bianco. “Il tempo stringe – concludono –  perché è ormai evidente che le scelte scellerate sul bilancio del 2017, interamente riconducibili ad Appendino, stanno aprendo di fronte a noi il baratro del dissesto finanziario”.

 

(foto: il Torinese)