redazione il torinese

Tre giorni di festa per il Ruché


La formula e gli obbiettivi della Festa si confermano: promuovere e divulgare la conoscenza del Ruchè. Proporre un evento mirato per creare interesse attorno alla nuova annata sia verso gli operatori, sia verso il grande pubblico degli enoappassionati


Infatti a Castagnole Monferrato per tre giorni si degusterà solo Ruchè! E questo grazie allo spirito di intraprendenza di un gruppo di produttori che ha scelto anni fa di celebrare il gioiello del loro territorio e di fare squadra con il Comune di Castagnole Monferrato (che conferisce anche il nome alla doc) e con l’associazione Go Wine.

I Produttori del Ruchè
AMELIO LIVIO, Grana
BERSANO, 
Nizza Monferrato
BOSCO TOMMASO, 
Castagnole Monferrato
CALDERA FABRIZIA
, Portacomaro
CANTINA SOCIALE DI CASTAGNOLE MONFERRATO
CANTINE SANT’AGATA, 
Scurzolengo
FERRARIS AGRICOLA, 
Castagnole Monferrato
GARRONE EVASIO & FIGLIO, 
Grana
GATTO PIERFRANCESCO, 
Castagnole Monferrato
GOGGIANO, 
Refrancore
LA MIRAJA, 
Castagnole Monferrato 
MARENGO MASSIMO, 
Castagnole Monferrato
MONTALBERA, 
Castagnole Monferrato
POGGIO RIDENTE, 
Cocconato d’Asti
TENUTA DEI RE, 
Castagnole Monferrato
TENUTA MONTEMAGNO, 
Montemagno


Sabato 11 maggio alla ore 17.30 si svolgerà il convegno di presentazione in cui sarà ospite Gioacchino Bonsignore(giornalista e caporedattore Tg5 Gusto) e sarà assegnato ilPremio Vin diVino che in questa edizione andrà ad alcunistorici viticoltori del Ruchè di Castagnole Monferrato.
E poi, a seguire, il banco d’assaggio con protagoniste le aziende vinicole che incontreranno il pubblico all’interno delle splendide sale della Tenuta La Mercantile fino alla tardo pomeriggio della domenica.
Sempre durante la giornata della domenica si svolgeranno due wine tasting, relatore Gianni Fabrizio (curatore della guida ai vini del Gambero Rosso) e dedicati ai giornalisti, agli operatori di settore ed agli enoappassionati che vogliano approfondire la loro conoscenza sul Ruchè.


Uno spazio sarà riservato ai piatti tipici, con la presenza dei ristoranti e della pro loco dei Comuni della denominazione che porteranno le loro specialità direttamente alla Tenuta La Mercantile, creando un menù da gustare di accompagno ed in abbinato alla degustazione del Ruchè.

I piatti del punto gastronomico
– Pro Loco Castagnole Monferrato: 
AGNOLOTTI euro 6,00
POLENTA CON CINGHIALE euro 8,00
ACQUA euro 1,00
CAFFE’ euro 1,00
– Pro Loco Montemagno: 
BRUSCHETTE (2 varietà: soma d’aj, al pomodoro) euro 4,00
TRIS DI FORMAGGI (raschera, toma di Roccaverano, gorgonzola) euro 6,00
-Agriturismo La Miraja:
TRIS DI ANTIPASTI MONFERRINI: selezione di salumi, insalata russa, vitello tonnato) euro 9,00
TRIS DI DOLCI: torta di nocciole con zabajone, semifreddo alle fragole con riduzione di Ruchè, Bunet) euro 4,00

– Ristorante Da Geppe: 

SUA MAESTA’ LA BATTUTA DI FASSONE euro 6,50
CRAVIN DEL BARBA AL VERDE euro 5,00
PECCATUCCI ALLA NOCCIOLA TONDA GENTILE E PASSITO AL RUCHE’ euro 4,00
– Pro Loco Valenzani: 
TAGLIOLINI CON SUGO D’ARROSTO CON RUCHE’ euro 5,00
PANNA COTTA euro 4,00
– Pro Loco Grana: 
ACCIUGHE FRITTE CON PATATE euro 8,00
BRASATO AL RUCHE’ CON PURE’ DI PATATE euro 8,00
PATATE FRITTE euro 3,00

E ancora: animazioni musicali e passeggiate nei vigneti completano la proposta per un itinerario in un territorio di particolare fascino che, anche grazie al vino, sta conoscendo un nuovo sviluppo.

M5S: "Salone spazio per tolleranza. No ai provocatori"

“Il Salone  del Libro deve essere lo spazio dove celebrare la tolleranza e la resistenza alle derive neofasciste e autoritarie, il momento pubblico dove dare battaglia con la forza delle parole e argomentazioni. E può esserlo a una sola condizione: l’esclusione di Altaforte e di Polacchi. Ogni  via intermedia, qualsiasi compromesso sancirebbe per il Salone una perdita sul piano culturale che non possiamo accettare” Anche quelli che non ci piacciono saranno sempre i benvenuti, ma i picchiatori fascisti, no. I violenti, no. I provocatori, no. Gli intimidatori, no”. Così, su Facebook la capogruppo M5S al Comune di Torino, la consigliera Valentina Sganga.

Regione e Comune presentano esposto per il reato di fascismo


AGGIORNAMENTO La Procura di Torino ha aperto un fascicolo per apologia di fascismo nei confronti di Francesco Polacchi, di Altaforte, la casa editrice vicina a CasaPound.
,
Il Comune di Torino e la Regione Piemonte hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica, in modo che i magistrati possano verificare se sussistano i presupposti per il reato di apologia di fascismo, a proposito delle dichiarazioni  di Francesco Polacchi, della casa editrice Altaforte, in occasione del Salone del Libro. In quelle  dichiarazioni Comune e Regione ravvisano  “una possibile violazione delle leggi dello Stato. Anche la forma più radicale dell’intolleranza va contrastata con le armi della democrazia e dello stato di diritto”.

Arrestato rapinatore di anziani "gentiluomo"

Prendeva di mira sempre lo stesso sportello bancomat, quello della filiale
Intesa San Paolo di piazza Nizza a Torino, dove aspettava l’arrivo di
persone anziane per derubarle. Ad arrestare un rumeno 21enne ci hanno
pensato i carabinieri di Torino San Salvario. Il suo modus operandi era
sempre lo stesso e mirava a colpire soprattutto le persone anziane. Le
avvicinava mentre prelevavano denaro allo sportello, salutava
garbatamente come se fosse un vecchio amico e con un giornale copriva lo
sportello di erogazione delle banconote. “Tutto bene, come va” era la frase
che il ladro gentiluomo pronunciava per distrarre la vittima di turno ed
impadronirsi del denaro che, nel frattempo, stava erogando il bancomat.
Con questo stratagemma l’uomo ha messo a segno sei colpi negli ultimi
mesi ma è sospettato di almeno 10 furti.

Mele "avvelenate" di droga lanciate oltre il muro

Lunedì pomeriggio, durante il normale servizio di pattuglia, personale della Polizia di Stato della locale Squadra Mobile, transitando in via Santa Maria Mazzarello, notava un cittadino di colore fermo all’intersezione stradale con Via Monginevro

Il soggetto aveva in mano una busta bianca di plastica contenente verosimilmente della frutta e guardava in maniera incessante il muro perimetrale del C.P.R.; in stato di evidente nervosismo, effettuava ripetute telefonate. Nel frattempo, iniziava a camminare lungo il perimetro del C.P.R., continuando a scrutare il muro di cinta. In questo modo percorreva via Mazzarello fino ad imboccarne il cavalcavia in contromano, salvo poi tornare indietro e fermarsi al centro della strada, in prossimità dello spartitraffico. Lì, effettuava un’ulteriore telefonata, al termine della quale si dirigeva in C.so Trattati di Roma e raggiungeva C.so Brunelleschi, posizionandosi sul marciapiede che costeggia il lato posteriore del C.P.R.
Il personale dei Falchi, non avendo mai perso di vista l’uomo, insospettito dall’atteggiamento di quest’ultimo che mostrava sempre maggiori segni di agitazione, decideva di controllarlo, sospettando che potesse detenere della sostanza stupefacente.
È prassi nota da anni, infatti, che alcuni stranieri ospitati all’interno del C.P.R. provino a commissionare dei lanci dall’esterno delle mura di oggetti contenenti stupefacenti o altro materiale proibito. Solitamente, i contenitori utilizzati per ricevere lo stupefacente sono palline da tennis o frutta, soprattutto mele; il fine è quello di smerciarne il contenuto agli altri ospiti del centro a prezzi fino a 10 volte superiori rispetto a quelli consueti.
Nessuna sorpresa per i Falchi, dunque, al rinvenimento di 10 g di hashish e 5 grammi di marijuana celati all’interno di una mela, appositamente svuotata e poi richiusa con del nastro adesivo.
Il soggetto, identificato per O.E., cittadino nigeriano incensurato classe 1998, a cui è stata rifiutata la domanda di protezione internazionale già nel 2017, e con un’espulsione a carico, ammetteva di essere lì perché un suo amico, all’interno del C.P.R. da circa una settimana, gli aveva chiesto di effettuare il lancio di una mela appositamente “farcita”.
Il giro del perimetro del centro, quindi, era evidentemente finalizzato a trovare il luogo più idoneo da cui lanciare la mela, in modo che questa atterrasse proprio nell’area in cui alloggia il destinatario; tuttavia, l’esperienza e lo spirito di osservazione degli operatori hanno impedito che la consegna andasse a buon fine ed il nigeriano è stato indagato per detenzione di stupefacente.
 
 
 
 

Maglie contraffatte vendute vicino allo stadio

Venerdì sera, prima dell’incontro di calcio Juventus –Torino, gli agenti della Questura di Torino hanno rinvenuto e sequestrato oltre 140 capi sportivi contraffatti. Controllando un banco di vendita ambulante ubicato in Strada Altessano, i poliziotti hanno trovato una scatola contenente una quarantina di maglie con i marchi “Adidas” e “JJ” contraffatti. Un’altra settantina di maglie è stata e una ventina di polo, con identica contraffazione, sono state trovate all’interno di un furgone. Alla luce dei fatti un cittadino italiano di 42 anni è stato denunciato per ricettazione e introduzione in commercio di prodotti con segni falsi.
 
 

Ladro al supermarket morde addetto alla vigilanza

Singolare quanto accaduto uno degli scorsi pomeriggi presso un Carrefour di corso Vittorio Emanuele. Un cittadino italiano di 52 anni si presentava alle casse fingendo di voler pagare dei prodotti per l’igiene personale. Poichè la carta di credito presentata alla cassiera non era valida diceva di voler rinunciare all’acquisto. Ma l’uomo aveva nascosto, poco prima, nel giubbotto, una bottiglia di super alcolici. Un addetto alla sicurezza che lo aveva visto gli diceva di aprire il giubbotto. A questo punto, l’uomo si buttava per terra senza alcun motivo e urlava “Aiuto, sono stato picchiato!”. Dopodichè, approfittando della confusione che aveva creato, cercava di fuggire. L’uomo veniva bloccato dall’addetto alla vigilanza appena fuori dal supermercato ma si girava a e lo mordeva violentemente ad una spalla per liberarsi; inoltre, colpiva anche con dei calci e schiaffi il titolare del punto vendita, giunto in aiuto. Gli agenti della Squadra Volante tempestivamente giunti sul posto arrestavano l’uomo per tentata rapina e resistenza, poichè lo stesso comportamento ostativo ed aggressivo da parte sua continuava anche negli uffici di Polizia

Arrestata ragazza con 30 ovuli di droga nello stomaco

Ha rischiato grosso la ragazza arrestata la scorsa domenica dalla Guardia di Finanza di Torino a bordo di un treno regionale che quotidianamente collega Cuneo al capoluogo piemontese. La giovane è stata controllata dalle Squadre Cinofile del Gruppo Pronto Impiego Torino, impegnate nelle consuete attività a contrasto del traffico di stupefacenti. D.J., queste le inziali della venticinquenne, è stata accompagnata presso gli uffici di Via Zino Zini dove, nel corso della perquisizione, è stato rinvenuto, all’interno della cavità rettale, un involucro di cellophane contenente circa 200 grammi di eroina. Facile immaginare cosa poteva succedere nel caso in cui, l’involucro artigianale ove era contenuta la sostanza, si fosse danneggiato; nelle ore successive al fermo, inoltre, la giovane ha evacuato una trentina di ovuli contenuti nello stomaco. Gli esami diagnostici a cui la ragazza è stata sottoposta presso l’ospedale Molinette di Torino, hanno appurato la presenza di ulteriori formazioni ovalari. Circa un centinaio, nel complesso, gli ovuli di cocaina ed eroina purissima individuati.  Arrestata per traffico di sostanze stupefacenti, la giovane è stata rinchiusa presso il carcere Lorusso-Cutugno di Torino a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale.
 

"C’era una volta… giocando con le favole. Disegni, bambini, diritti"

Le favole a colori di Massimiliano Frezzato in mostra a Palazzo Lascaris

La mostra vuol essere una sorta di felice epilogo, attraverso i colorati e suggestivi disegni di Massimiliano Frezzato, del lavoro svolto dall’assemblea regionale del Piemonte, nel corso di una legislatura ormai in dirittura d’arrivo, rispetto ai temi dell’infanzia, legati in particolare ai diritti dei bimbi, ai loro sogni, alle loro paure e alle loro speranze. Temi che non avrebbero potuto trovare voci e immagini più appropriate di quelle proposte da Frezzato attraverso una quarantina di opere che “rileggono”, in modo inusuale e con sensibile acume didattico, le “antiche” storie di Cappuccetto Rosso, di Pinocchio o di Peter Pan, ospitate da mercoledì 8 maggio (inaugurazione dalle 17,30 alle 20, presenti Rita Turino – Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza – i curatori Dino Aloi e Sergio Pignatone con lo scrittore Giovanni Del Ponte) fino a venerdì 31 maggio, nella “Galleria Spagnuolo” di Palazzo Lascaris, sede del Consiglio Regionale del Piemonte, in via Alfieri 15, a Torino. Imprevedibile e irrequieto illustratore, fumettista e pittore di fama internazionale (e di natali torinesi), Frezzato, che in mostra presenta anche alcune tavole tratte dalla sua fiaba “La città delle cose dimenticate”, intende soprattutto far riflettere sulla potenza pedagogica della favola. “Il racconto fiabesco – sottolineano i curatori – ci porta dentro tetre foreste popolate da creature feroci, ma al tempo stesso ci aiuta a sconfiggere le paure e, alla fine, anche la bimba ed il lupo tutt’altro che cattivo possono osservare insieme lo spuntare di un fiore e di una fragola”. Realizzata con il patrocinio del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza e di quattro Ong impegnate nel settore (Casa Oz, Oaf-l, Ugi e Unicef), la mostra avrà anche un incontro Off rivolto alle famiglie, domenica 12 maggio (ore 17), al “Salone del Libro”, quando nell’”Arena Piemonte”, le favole verranno lette da Marco Berry e Nicoletta Molinero. In concomitanza con la mostra a Palazzo Lascaris, presso le sale della “Little Nemo Art Gallery” (via Ozanam, 7) a Torino, saranno inoltre esposte per la prima volta, dal 10 al 25 maggio, le tavole preparatorie per il secondo volume della saga fantascientifica “I custodi del Maser”, ideata e realizzata dallo stesso Massimiliano Frezzato, come seguito al primo pubblicato nel 1996 e tradotto in diversi Paesi, dalla Francia alla Spagna, al Portogallo, alla Germania, così come in Belgio in Danimarca e negli States.
 

g.m.

***
“C’era una volta…giocando con le favole. Disegni, bambini, diritti”
Galleria Spagnuolo – Palazzo Lascaris, via Alfieri 15, Torino; tel. 011/5757111 o www.cr.piemonte.it
Dall’8 al 31 maggio
Orari: dal lun. al ven. 9/17. Ingresso gratuito
***

Nelle foto
– “Cappuccetto drago”
– “Pausa pranzo”

Il Salone del Libro: "Questa esperienza deve unirci, non dividerci"

/

“E’ la casa dei torinesi e di tutti gli amanti dei libri”

.

Il Salone del Libro di Torino è un luogo di scambio, di confronto, di condivisione, di festa. Coinvolge centinaia di migliaia di persone. È un esempio virtuoso per tutto il paese. E Torino è una città profondamente antifascista. La sua comunità ha spalle larghe e saggezza. Non raccoglie le provocazioni di chi vorrebbe solo visibilità. Nel centenario di Primo Levi, la comunità del Salone del Libro si raccoglierà una volta ancora per discutere di democrazia, di Europa, di convivenza, di immigrazione, di letteratura, del restare umani in un mondo difficile. Il Salone è una grande manifestazione popolare dove gente di tutte le età, i ceti, le idee, le provenienze, le nazionalità si dà appuntamento in un luogo che è diventato uno dei simboli della democrazia e della civile convivenza.

Le polemiche che si sono accese per la presenza di una casa editrice i cui animatori, in nome del fascismo, hanno rilasciato dichiarazioni che si commentano da sole, pongono un tema. Lo abbiamo già detto, lo ripetiamo. Pongono questo tema al mondo dell’editoria, della cultura, della politica. È un tema che al Salone verrà affrontato in tanti incontri programmati da tempo. Il problema ovviamente non è la libertà d’espressione, ma cosa si può muovere intorno a certe idee che non sono solo agli antipodi dell’impostazione culturale del Salone di quest’anno (non è mai stato un problema: il Salone accoglie tutte le opinioni) ma la cui messa in pratica turberebbe l’ordine democratico offendendo la Costituzione. Se il Salone è diventato l’occasione per affrontare questo tema, rilanciandolo oltre che al mondo della cultura a quello della politica, allora la cultura sarà davvero servita a qualcosa.

Il Salone è la casa dei torinesi e di tutti gli amanti dei libri, è il punto di ritrovo per appassionati che arrivano qui da ogni angolo d’Italia. È il frutto del lavoro di tante professionalità, vi collaborano per tutto l’anno numerosissime realtà: dalle scuole, alle librerie, alle biblioteche, ai gruppi di lettura, ai comitati di quartiere, oltre che naturalmente il mondo editoriale. Così, come ogni anno, a partire dal 9 maggio i torinesi abiteranno questo bene comune in nome dei valori che fanno della città e del suo Salone un esempio di sana convivenza e accoglieranno i loro tanti amici che vengono da fuori per celebrare insieme, uniti, la festa del libro e il desiderio di un futuro migliore. E il futuro si costruisce in ogni momento.

Questa esperienza deve unirci, non dividerci. Deve farlo in nome di un bene superiore, e deve invitarci a tirare fuori – nei toni, nelle prese di posizione – la nostra parte migliore. Rispettiamo chi per evidenziare i problemi di cui sopra si è allontanato temporaneamente da quella che com’è ovvio è casa sua, e abbracciamo chi ha deciso, com’è più che mai ora necessario, di abitare con convinzione adesso quella stessa casa per farla durare, e darle spazio e vita.

Adesso facciamo parlare il Salone.

Buon Salone del Libro.

Il Salone Internazionale del Libro di Torino

 
(foto: il Torinese)