redazione il torinese

I 170 anni del Circolo degli Artisti

di Pier Franco Quaglieni

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Il Circolo degli Artisti,la storica istituzione culturale nata nel 1847 a Torino,festeggia oggi l’ambito anniversario nella sua sede storica del Palazzo Graneri della Rocca. Tutta la storia torinese è punteggiata dalla presenza della attività vivace e poliedrica del Circolo,dei suoi autorevoli presidenti e dei suoi soci. E’ impossibile ripercorrere le tappe del Circolo che nacque ed ha saputo vivere all’insegna dell’indipendenza,una scelta difficile e coraggiosa , sia quando venne costituito ,sia oggi che trova nel suo attuale presidente,l’autorevole avvocato Luigi  Tartaglino, la più alta espressione della sua storia e del suo presente sempre fervido di grandi iniziative al servizio delle arti e della cultura in generale. Per mantenere questa indipendenza, il Circolo ha saputo affrontare coraggiosamente ogni difficoltà,pagando anche in termini di sacrificio,pur di mantenere la sua identità. L’associazione nacque nel 1847 , un anno di difficile crisi economica in tutta Europa dovuto alla sovrapproduzione di beni e alla mancanza di un mercato adeguato. Una crisi terribile che ebbe grandi conseguenze nella storia immediatamente successiva. Nel 1847 vanno infatti cercate le radici dell’esplosione del 1848,quando si manifestò , in termini sociali in Francia e in termini nazionali in Italia, il grande moto rivoluzionario vagheggiato e preparato dai carbonari di Santorre di Santarosa e da Giuseppe Mazzini. Il Piemonte si stava avviando ad un lento,ma inarrestabile rinnovamento sotto la guida di Carlo Alberto che aveva scelto una politica di riforme che porterà nel 1848 allo Statuto e, con la I Guerra di indipendenza, all’inizio della stagione risorgimentale preparata da uomini come d’Azeglio,Balbo, Gioberti. Il 1847 è l’anno in cui a Genova venne cantato per la prima volta l’Inno di Mameli che diventerà il nostro inno nazionale e venne sventolato il tricolore italiano, diventato da quel momento simbolo del riscatto risorgimentale.

Nel dicembre dello stesso anno Cavour fondava a Torino il suo giornale “Il Risorgimento” che tanta parte ebbe nella storia dell’Italia nascente e del rinnovamento del Regno di Sardegna:Quel giornale accompagnò il passaggio,per dirla con parole di Rosario Romeo, il grande biografo di Cavour, dal Piemonte sabaudo all’Italia liberale. Un tassello importante di questa grande stagione fu il Circolo degli Artisti che ebbe tra i suoi soci lo stesso Cavour, Massimo d’Azeglio , Urbano Rattazzi e tante altre personalità importanti. Un Circolo a metà strada tra borghesia,nobiltà ed artisti. Un uomo che brucerà la sua vita(morì appena cinquantenne nel 1861 ) nel lavoro massacrante di creare l’Italia ,si occuperà appassionatamente anche del Circolo degli Artisti che, per desiderio di Cavour, ebbe la sua sede nel palazzo che ancora oggi lo ospita. Tra Cavour e Rattazzi anche in quelle sale nacque l’idea del famoso connubio tra “centro e sinistro ” che avrebbe dato al Parlamento subalpino una maggioranza stabile per dar vita al “decennio di preparazione “ sfociato nella II Guerra per l’indipendenza del 1859. Con l’accordo tra Cavour e Rattazzi venne sacrificata la carriera politica di d’Azeglio che,va ricordato,fu anche un grande pittore e in quanto tale partecipò alla vita del Circolo che seppe radunare i migliori artisti piemontesi e italiani.Sono 170 anni di storia che non rendono il Circolo l’istituzione aulica di un passato glorioso, ma lo rendono artefice vivo, direi unico e sempre attuale, della vita culturale subalpina ed italiana. Un classico, direi,perché non schiavo delle mode,ma fedele a valori che non passano con il tempo e restano i cardini di quella che Mario Soldati definiva la “civiltà” italiana e torinese. Non a caso, tra l’avvocato Tartaglino e chi scrive si è stabilita da tempo una simpatia umana,una collaborazione disinteressata e una consonanza di idee che profumano di libertà. Una parola importante più che mai oggi.

Vaccini Piemonte, Grimaldi (SEL-SI): No mor(e)billo!

Entro giugno un nuovo piano regionale per i dodici vaccini obbligatori

 

Il 20 maggio è stato annunciato il decreto per rendere i vaccini obbligatori nelle scuole italiane. I bambini da 0 a 6 anni non potranno essere iscritti nei nidi e nelle scuole dell’infanzia se non vaccinati. Obbligatori anche i vaccini nelle scuole elementari, ma in questo caso la violazione della norma prevede sanzioni e non il divieto di iscriversi alla scuola dell’obbligo. Le misure del decreto entreranno in vigore dal prossimo anno scolastico.
Nel dettaglio, salgono a 12 i vaccini obbligatori cui i bambini dovranno essere sottoposti. Si tratta dei vaccini contro polio, difterite, tetano, epatite b, (già obbligatori) pertosse, emofilo b, meningococco b e c, morbillo, rosolia, parotite e varicella, finora solo raccomandati. Dai 6 anni in poi si prevede che la scuola abbia l’obbligo di riferire alla Asl la mancata vaccinazione: la Asl a sua volta chiamerà la famiglia e le darà qualche giorno per mettersi in regola. Se questo non avverrà scatteranno le sanzioni

“Credo che la legge regionale della quale sono primo firmatario possa essere superata da questa normativa (qualora venga ratificata dal Parlamento) e vorrei tranquillizzare il Movimento 5 Stelle: siamo solo contenti di non dover ascoltare per un altro mese menzogne a scopi ostruzionistici” – dichiara il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi. – “Abbiamo dato la disponibilità a mantenere i testi qualora fosse necessario da subito garantire la copertura economica, informativa e organizzativa del decreto convertito in legge: innanzitutto le Asl avranno bisogno di almeno 50 dipendenti in più e di una copertura economica di più di 10 milioni di euro; bisognerà far partire una massiccia campagna di informazione verso tutti i pediatri e tutte le scuole; servirà un numero verde e si dovrà vincolare, per il primo anno di applicazione, l’iscrizione a scuola alla sola prenotazione del vaccino, viste le inevitabili liste d’attesa. Se sono fra i 1600 e i 1700 i bambini non vaccinati ogni anno, moltiplicati per 16 cicli si tratterebbe di almeno 280.000 vaccini in più. Insomma, non dimentichiamoci del nostro ruolo e facciamo in modo che la legge diventi realtà”.

Confessa la mamma del neonato morto

Dopo una notte di interrogatorio ha confessato nella notte la mamma, una italiana di 34 anni, nell’ambito dell’indagine per il neonato abbandonato per  strada a Settimo Torinese e morto poco dopo in ospedale. I carabinieri e il procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando, la ritengono colpevole dell’omicidio aggravato del bimbo partorito nelle prime ore di ieri. Non sono emerse responsabilità da parte di altre persone e la  donna è ora sottoposta a fermo di indiziato di delitto. Il piccolo era stato trovato agonizzante da un passante in via Turati, di fronte a dove abita la donna fermata. Il neonato era stato recuperato da alcuni passanti, ma poi è morto al Regina Margherita.

“Giardini di piombo”

Giovedì 1 giugno, alle ore 18, al Centro studio Sereno Regis, in via Garibaldi 13, a Torino, verrà proiettato il film “Giardini di piombo”, del regista casalese Alessandro Pugno. La proiezione avverrà nell’ambito del Festival Cinemambiente. La vicenda è situata nel paesino di Huayhaay, dove una maestra ed una bambina dovranno lottare contro le attività di una miniera, perniciose, se non letali per la salute degli uomini e degli animali. Interverranno Riccardo Moro, direttore del Fondo italo – peruviano, un rappresentante dell’Afeva ed un esponente della comunità del Perù.

Massimo Iaretti

IKEA Torino, con le pantofole per sostenere Medici Senza Frontiere

Da mercoledì 31 maggio fino a domenica 11 giugno per ogni pantofola NJUTA venduta, IKEA donerà 1,99 euro a favore di Medici Senza Frontiere per il progetto #MILIONIDIPASSI, un’iniziativa che andrà in soccorso a 50 milioni di persone che per calamità naturali, guerra o carestie sono costretti ad abbandonare le proprie case. Inoltre durante tutto il periodo della campagna, per qualsiasi acquisto ogni cliente avrà la possibilità di aderire al progetto donando 1 euro. La campagna #MILIONIDIPASSI si inserisce all’interno dei numerosi interventi che MSF opera a sostegno dei profughi lungo tutto il loro percorso di migrazione. Ogni giorno medici, infermieri, logisti e altri operatori umanitari forniscono assistenza medica, supporto psicologico, vaccinazioni, cibo e acqua potabile ai rifugiati, ai migranti e ai richiedenti asilo in tutto il mondo. La collaborazione tra IKEA e MSF ha inizio nel 2004 a seguito del terribile tsunami che ha colpito il sud est asiatico, dal 2010 al 2015 grazie alle iniziative promosse da IKEA Italia a favore dell’Associazione, sono stati donati oltre 800.000 €.

TORINO: ESTATE, AL VIA Il 9 GIUGNO LA RASSEGNA ‘#PARCO DORA LIVE’

 

Due mesi di grandi concerti e spettacoli di cabaret gratuiti con volti noti del firmamento artistico nazionale tra i più amati dal pubblico.

E’ un giugno ed un luglio ricco di nomi di spicco della canzone e della risata quello in programma a Torino al Centro Commerciale Parco Dora, prestigiosa rassegna nazionale di spettacolo promossa nella piazza antistante il Centro Commerciale ‘Parco Dora’ (in via Livorno angolo Via Treviso), negli ultimi anni sempre più spesso punto di riferimento in città per i firmacopie e la presentazione dei nuovi album dei principali big della musica italiana. A partire dalle 20.30 ogni venerdì spazio al cabaret, e ogni domenica, invece, appuntamento con i live di noti artisti del pop italiano, all’interno di una prestigiosa area spettacolo con palco coperto e posti a sedere gratuiti comodamente prenotabili presso l’Info Point del Parco Dora: il ticket dà inoltre diritto a uno sconto del 10% presso i punti ristorazione presenti all’interno della piazza. Sul versante del cabaret, ‘#Parco Dora Live’ debutta venerdì 9 giugno con lo show di Marco Berry. Si prosegue poi con Enzo Iacchetti (16/06), Paolo Migone (23/06), Gabriele Cirilli (30/06). A luglio, invece, sono attesi sul palco artisti quali Marco & Mauro (07/07), I Panpers (14/07), Max Cavallari (21/07) e gran finale il 28/07 con Marco ‘Baz’ Bazzoni. A condurre, sul palco, Gianpiero Perone, noto attore comico torinese. Il calendario della musica, invece, si inaugura domenica 11 giugno con Paolo Vallesi, reduce da Sanremo 2017. Segue il 18/06 Alan Sorrenti, il 25/06 Francesco Baccini. A luglio, invece, sono di scena rispettivamente Mario Venuti (02/07), Donatella Rettore con il suo ‘On Rage Tour’ (09/07), Marco Ferradini (16/07), l’ex voce dei Matia Bazar Silvia Mezzanotte (nelle foto)  con il suo ‘Regine Acoustic Live’ (23/07) e gran finale con la grinta di Alexia domenica 30 luglio. Media Partner: Radio ‘GRP’. Presentano Carlotta Iossetti e Dj Gino Latino. Così Emanuele Manca, patron di ‘#Parco Dora Live’: “Una rassegna che si pone quali obiettivi primari l’incontro equilibrato di settori diversi della cultura come la musica e il cabaret, attraverso una selezione di artisti di primaria importanza tutti nel loro genere, confermando la naturale vocazione di ‘Parco Dora’ quale primario punto di incontro, socializzazione e promozione eventi gratuiti dell’estate torinese”.

Fumatori in calo sotto la Mole, ma sigarette e alcol restano tra i principali fattori di mortalità

I fumatori sono  in calo a Torino e in Piemonte, anche se l’uso di tabacco e sostanze e l’abuso di alcool sono pur sempre  responsabili di una quota significativa della mortalità e del carico di malattia della popolazione regionale,  e il calo è in rallentamento negli anni più recenti. Secondo i dati  dell’indagine Passi, resi noti in occasione  della Giornata mondiale anti-tabacco, nel periodo 2011-2014 il 38% dei fumatori piemontesi di età  tra 18 e 69 anni diceva di aver cercato di smettere nell’ultimo anno. Il 91% di loro dichiarava di avere fatto il tentativo da solo, mentre  l’81% di non essere riuscito a smettere. In base allo studio Espad tra gli studenti di 15-19 anni il 61% di loro  ha provato almeno una volta a fumare, e il 23% ha fumato almeno una sigaretta  al giorno nell’ultimo anno. L’abitudine di fumare almeno una sigaretta al giorno ha toccato  il 24% della popolazione studentesca maschile e il 22% di quella femminile, e aumenta con l’età, fino a giungere al  37% tra i 19enni e il 36% tra le 19enni.

Parella, le acrobazie di Sonics per il castello rinato

A poche ore dall’apertura delle prenotazioni, è già tutto esaurito per lo spettacolo Osa degli Acrobati Sonics al Castello di Parella (TO) che giovedì 1 Giugno si esibiranno per festeggiare la riapertura del Castello dopo il lungo e attento restauro curato del Gruppo Manital.

Alle ore 21 leggiadri e formidabili acrobati appesi ad una grande piramide di acciaio a 20 metri di altezza, si esibiranno in strabilianti e poetiche acrobazie aeree da lasciare col fiato sospeso, regalando un’ora di puro stupore e magia.
Felice connubio tra atmosfere fiabesche, design e tecnologia, lo spettacolo Osa è una vera e propria sfida alle leggi di gravità e un invito all’uomo ad andare oltre i propri limiti. 
Lo spettacolo è creato e diretto da Alessandro Pietrolini mentre le coreografie aeree e i costumi sono di Ileana Prudente. La produzione e la distribuzione è affidata a Fanzia Verlicchi per Equipe Eventi Sas.

I Sonics – compagnia torinese stabile dalla caratura internazionale composta da ginnasti, acrobati e ballerini – sono attualmente impegnati in una fittissima tournée nazionale estiva che, dopo Parella, li porterà a Imola, Firenze, Modena, Lucca, Roma e in tante altre località italiane (maggiori informazioni e aggiornamenti sul sito www.sonics.it ). 
La compagnia è inoltre al lavoro sulla nuova produzione de La Fura dels Baus.

Da anni trasformano passione e sogni in spettacoli aereo-acrobatici, dimostrando che un solido gioco di squadra e un duro allenamento possono portare a risultati inimmaginabili. I SONICS disegnano coreografie calandosi e interagendo con macchine e attrezzi di scena di propria invenzione, appesi ad autogru, americane o al graticcio di un teatro. 
Vantano nel loro curriculum la partecipazione a grandi eventi mediatici e festival di rilievo internazionale in tutto il mondo: con i loro spettacoli hanno sorvolato i cieli, le piazze e i teatri di molte città e località del mondo, da Miami a Dubai, da Patrasso a Mumbai, passando per Atene, Beirut, Kiev e Rio de Janeiro.

A Emanuela Canepa il XXX Premio Calvino

Emanuela Canepa è la vincitrice della trentesima edizione del Premio Italo Calvino con il romanzo L’animale femmina. Tre le menzioni speciali assegnate, a pari merito, dalla Giuria: Luca Mercadante, per Presunzione; Serena Patrignanelli, per La fine dell’estate; Roberto Todisco, per Jimmy Lamericano.

Il romanzo vincitore e le tre menzioni speciali sono stati proclamati martedì 30 maggio al Circolo dei lettori di Torino dalla Giuria formata, quest’anno, da: Rossana Campo, Franca Cavagnoli, Mario Desiati, Marco Missiroli e Mirella Serri.

L’animale femmina di Emanuela Canepa a cui i giurati, preso atto del buon livello medio dei testi, hanno deciso di assegnare all’unanimità il Premio è «un romanzo compiuto, maturo, di esemplare nitidezza nella struttura e incisivo nella lingua, che mette in campo uno spiazzante gioco di seduzione senza sesso e che, pur attento alla psicologia maschile, dà in particolare voce, con stringente analitica, alla forza carsica del femminile.» Per quanto riguarda le tre menzioni speciali a Luca Mercadante, Serena Patrignanelli e Roberto Todisco, queste le motivazioni dei cinque giurati: «In Presunzione l’autore, con lingua viva, getta uno sguardo disincantato sulla società del Sud di fine millennio delineando l’attuale e inedito ritratto di un giovane che vive con aspra tensione la propria crescita in uno smarrito paesaggio ideale. Nella Fine dell’estate, romanzo di ampio respiro e di grande potenziale, l’autrice crea − sul filo della memoria e di un alluso sfondo di borgata e di guerra − un proprio originale universo narrativo, in bilico tra realtà e fantasia, dominato dai ragazzini. In Jimmy Lamericano, un testo dall’efficace montaggio, l’autore con tocco lieve e ironico, racconta una godibile storia segnata da un appassionato amore per il cinema che insieme inscena una singolare forma di resistenza al fascismo dell’autarchia.»

Emanuela Canepa (Roma, 1967) si è laureata a Roma in Storia Medievale, specializzandosi poi in Paleografia e Diplomatica. Dal 2000 vive a Padova, dove lavora per il Sistema Bibliotecario dell’Università, occupandosi di ricerca bibliografica per la Facoltà di Psicologia. Ha frequentato a Rovigo la scuola di scrittura Palomar.

Luca Mercadante (Caserta, 1976) è laureato in Giurisprudenza e lavora per la Regione Campania. Si è dapprima formato in ambito teatrale e ha poi frequentato la scuola di scrittura diretta da Antonella Cilento. Ha partecipato al Festival di Certaldo e ha pubblicato racconti su Colla, Cadillac, L’inquieto d’ansia, Granta Italia.

Serena Patrignanelli (Roma, 1985) è laureata in Arte e Spettacolo e si è poi diplomata alla Scuola Holden di Torino, città in cui ha vissuto cinque anni. Ha lavorato come sceneggiatrice e redattrice per la tv, e ha collaborato con Luca Rastello al reportage Dizionario per un lavoro da matti. Oggi vive a Roma, occupandosi per Rai Cultura di divulgazione scientifica.

Roberto Todisco (Napoli, 1982) è laureato in Lettere Moderne e ha svolto attività di giornalista “aerospaziale”. Attualmente lavora nella comunicazione digitale. È anche attivo nell’associazionismo sul territorio. Nel 2011 ha pubblicato, per l’editrice napoletana Nuvole di Ardesia, un volume di poesie, Fino alla soglia e ritorno. È appassionato di cinema.

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Il Premio Italo Calvino è stato fondato a Torino nel 1985, poco dopo la morte di Italo Calvino, per iniziativa di un gruppo di estimatori e di amici dello scrittore, tra cui Norberto Bobbio, Natalia Ginzburg, Lalla Romano, Cesare Segre, Massimo Mila. Ideatrice del Premio e sua animatrice e Presidente fino al 2010 è stata Delia Frigessi, studiosa della cultura italiana tra Ottocento e Novecento. Il Premio, giunto alla sua trentesima edizione, segnala e premia opere prime inedite di narrativa.

Esercitazione “Una Acies 2017”

Esercitazione UNA ACIES – Corso Pattugliatore scelto Allievi Accademia Militare Modena – Superamento ostacoli – discesa in corda doppia

Inizia oggi l’esercitazione congiunta “Una Acies 2017” che sino alla fine di luglio vedrà milleseicento militari dell’Esercito addestrarsi contemporaneamente in varie località del Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Lazio e Puglia. Organizzata dal Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito sotto la supervisione del  Comando per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, “Una Acies 2017” ha lo scopo di consolidare e standardizzare la preparazione degli Allievi Ufficiali dell’Accademia Militare di Modena, degli Allievi Marescialli della Scuola Sottufficiali di Viterbo, degli Ufficiali della Scuola di Applicazione di Torino, degli Allievi delle Scuole militari Teulié (Milano) e Nunziatella (Napoli). Grazie al qualificato contributo di unità e specialisti

Esercitazione UNA ACIES – Addestramento MOUT Military Operation Urban Terrain – Combattimento nei centri abitati

provenienti dalle diverse unità della Forza Armata l’esercitazione costituisce una importante occasione di crescita professionale per i futuri quadri dell’Esercito addestrati “in un’unica schiera”. Fra le attività pianificate e condotte nel pieno rispetto dell’ambiente tiri con armi individuali, combattimento nei centri abitati, elitrasporto tattico, tecniche alpinistiche con ascensione al Gran Paradiso, lancio con paracadute, tiri di artiglieria, tecniche di pronto soccorso e esercizi di orientamento topografico. Di particolare interesse i momenti di approfondimento culturale nei diversi luoghi simbolo della storia militare italiana ubicati al nord, al centro e al sud della Penisola. L’esercitazione prevede anche numerose occasioni di incontro con la popolazione e rappresenta per i più giovani l’opportunità per avvicinarsi all’Esercito anche con la prospettiva di una futura scelta lavorativa. “Una Acies 2017” consentirà infine ai numerosi militari provenienti da tutta Italia di apprezzare lo straordinario patrimonio culturale, artistico e naturalistico delle quattro regioni interessate dall’esercitazione.