redazione il torinese

Comital conferma i licenziamenti

La Comital intende liquidare l’attività di Volpiano, ma potrebbe avere contatti con altri gruppi industriali per cedere l’attività. Questa la comunicazione dell’azienda ai sindacati nell’incontro all’Amma per la procedura  di cessazione dell’attività e il licenziamento collettivo dei 140 lavoratori. La Fiom ha chiesto il ritiro della procedura e che l’eventuale cessione preveda il riassorbimento di tutti i lavoratori, che continuano il presidio. “Chiediamo a Comital di individuare  un nuovo partner industriale, che offra garanzie di rilancio delle attività e di salvaguardia di tutti i lavoratori, coinvolgendo le istituzioni locali che hanno già espresso la propria disponibilità”, affermano i sindacati.

 

(foto: il Torinese)

Arrestato mentre spacciava davanti all’oratorio

E’ stato arrestato mentre spacciava hashish a poca distanza dall’oratorio della chiesa di San Gioacchino. Nell’appartamento del giovane 28enne di nazionalità marocchina la polizia ha trovato dosi di droga, 800 euro in contanti e materiale utile per confezionare lo stupefacente. Agli arresti anche un suo connazionale quarantatreenne, nell’ambito dei controlli del commissariato Dora Vanchiglia, con le pattuglie del reparto Prevenzione Crimine Piemonte e al Nucleo cinofilo, nei quartieri torinesi di Porta Palazzo e di Aurora.

(foto archivio)

Arcieri a Cantalupa

È tutto pronto a Cantalupa per l’11esima edizione dei Campionati Italiani 3D. Venerdì 4 agosto sono attesi arcieri e società, che a partire dalle 18 parteciperanno alla cerimonia di apertura dell’evento. Sabato 5 scatteranno le gare, che si concluderanno domenica 6 agosto con le finali individuali e a squadre. Quattro percorsi sono stati tracciati tra i boschi collinari di Cantalupa e dei comuni limitrofi e accoglieranno le qualifiche e i gironi eliminatori delle quattro divisioni arco nudo, arco istintivo, arco compound e longbow; le finali si svolgeranno invece nel centro del paese e saranno trasmesse in diretta streaming su YouArco, il canale YouTube ufficiale della Federazione Italiana Tiro con l’Arco. Sono 518 gli arcieri iscritti ai Campionati Italiani 3D, suddivisi in 173 archi nudi, 132 compound, 132 longbow e 81 archi istintivi; 452 appartengono alla classe Over 20, 66 sono invece Under 20. Molti di loro andranno a caccia di un titolo o di una medaglia tricolore, ma anche di un posto in nazionale in vista dei Mondiali 3D, in programma a Robion (Francia) dal 19 al 24 settembre. I Campionati Italiani saranno infatti un test rilevante per Giorgio Botto, Responsabile Tecnico Nazionale di Settore, che anche sulla base dei risultati di Cantalupa stabilirà le convocazioni per l’evento iridato. Saranno in gara tutti gli arcieri azzurri che nella passata stagione hanno preso parte agli Europei 3D di Mokcrice-Catez (Slovenia), chiudendo al primo posto nel medagliere con 4 ori, 4 argenti e 3 bronzi. Nel week end vedremo quindi a Cantalupa i piemontesi Giuseppe Seimandi (Fiamme Azzurre), impegnato nel compound, Giuliano Faletti Danilo Fornasier, entrambi tesserati per gli Arcieri delle Alpi e impegnati nel longbow. Agli Europei 2016 Seimandi, Faletti e il ligure Alessio Noceti vinsero il titolo a squadre. Fornasier e Faletti salirono rispettivamente sul primo e terzo gradino del podio nel longbow; Seimandi chiuse secondo nel compound. A Cantalupa saranno della partita anche gli altri azzurri Giulia Barbaro (Arcieri I Gatti, longbow) e Fabio Pittaluga (Associazione Genovese Arcieri, arco istintivo), i compound Irene Franchini (Fiamme Azzurre), Monica Finessi (Fiamme Azzurre) e Sonia Bianchi (Arcieri Castiglione Olona), gli archi nudi Cinzia Noziglia (Arcieri Tigullio), Eleonora Strobbe (Arcieri del Pinè) e Alessio Noceti (Arcieri Tigullio). Tutti gli arcieri citati sono andati a medaglia nell’ultima edizione degli Europei. Tutti i campioni italiani 3D 2016 arriveranno in Piemonte per difendere i loro titoli. Nel compound over 20 si imposero Raffaele Gallo (Arcieri Fivizzano) e Sonia Bianchi (Arcieri Castiglione Olona); tra gli under 20 Andrea Paladino (Freccia di Fuoco) e Paola Natale (Arcieri Monica). Nell’arco istintivo vinsero i Senior Fabio Pittaluga (A.G.A.) e Sabrina Vannini (Compagnia d’Archi) e gli Junior Marco Melucci (Arcieri di Avalon) e Asia Genovese (Arco Sport Roma). L’arco nudo vide sul primo gradino del podio Alessandro Giannini (Arcieri Città di Pescia) e Evelina Cataldo (Arcieri Vecchio Castello) tra i Senior, Alessio Noceti (Arcieri Tigullio) e Cecilia Bermond (A.G.A.) tra gli Junior. Nel longbow i titoli over 20 andarono a Alfredo Dondi (Arcieri Tigullio) e Paola Sacchetti (Arcieri Città di Pescia), quelli under 20 a Jacopo Pauselli (Arcieri dell’Airone) e Giulia Aru (Arcieri Torres Sassari). Tutti gli arcieri citati saranno in gara nella propria classe e divisione, con l’eccezione di Marco Melucci e Alessio Noceti, passati tra gli over 20. Gli Arcieri Città di Pescia (Giacomo Luca Fantozzi, Pasquale Gallo, Alessandro Giannini) e gli Arcieri Tigullio (Monica Finessi, Marilena Forni, Sara Noceti) difenderanno i titoli a squadre Senior. Il Piemonte, infine, ritroverà in gara tutti i suoi arcieri medagliati nella passata edizione dei Campionati. Oltre ai citati Seimandi, Faletti e Fornasier ricordiamo David Junior Vigliengo (Arcieri Alpignano) e Michea Godano (Arclub i Falchi Bra), entrambi argento nel compound Junior con Michea Godano impegnata nell’arco istintivo; Chiara Marinetto e Enzo Lazzaroni, entrambi Senior e tesserati per gli Arcieri delle Alpi, terzi rispettivamente nel compound e nell’arco istintivo; Marina Tesio (Arclub i Falchi Bra), bronzo nel longbow.

Il grande caldo non demorde: quota 40 gradi in città e in Piemonte

Fa sempre più caldo in Piemonte, le temperature sono quasi ovunque oltre i 40 gradi percepiti. Le zone torride e più afose sono Alessandria, Novara e Vercelli. Il bollettino Arpa sulle ondate di calore segnala una situazione di “pericolo” con grande disagio per la popolazione, invitata a non esporsi al sole o svolgere attività fisiche. Ad Alessandria la temperatura percepita è stabile sui 42 gradi; seguono Vercelli 41 Novara 40, Torino e Biella 39, Verbania 37, Cuneo 37, Asti 38 . Nella città di Torino l’Arpa per tre giorni livello rischio d’ emergenza che prevede diverse precauzioni, soprattutto per gli anziani e le persone sensibili o a rischio alle quali è consigliato di non uscire di casa .

 

(Foto: il Torinese)

Valmaggia: “L’impegno della Regione per l’ambiente”

L’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia, sostiene che “la Relazione sullo stato dell’ambiente è un punto di partenza per orientare le nostre politiche future ma anche l’occasione per fare il punto su quelle già avviate, nel solco tracciato dall’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile. L’impegno per garantire una migliore qualità dell’aria e per contrastare l’inquinamento atmosferico ha visto quest’anno la Regione Piemonte, oltre ad approvare il Piano regionale sulla qualità dell’aria, firmare un nuovo accordo con le altre Regioni del bacino padano, perché solo con un approccio condiviso è possibile affrontare i problemi che investono aree sempre più vaste”.

“Sul tema delle bonifiche – aggiunge Valmaggia – stiamo procedendo con l’attuazione del Piano regionale amianto, altro tassello fondamentale per l’ambiente e per la salute dei cittadini. Quanto al consumo di suolo, la Regione sta lavorando alla proposta di un documento legislativo per il governo sostenibile del territorio in cui un nuovo modello di sviluppo si coniughi con l’obiettivo della conservazione delle risorse naturali. Da ricordare anche il grande impegno profuso dalla Regione, dalla Protezione civile e dai volontari nell’affrontare le emergenze, come l’evento alluvionale del novembre scorso. Un gioco di squadra di grande importanza in uno scenario sempre più condizionato dal cambiamento climatico”.

Rigoni Stern, il coraggio di dire no

Se n’è andato a 86 anni , il 16 giugno di nove anni fa, sul finire della primavera. Mario Rigoni Stern aveva descritto in un libro, “Stagioni”, cosa significasse per lui lo scorrere del tempo. Se dell’inverno  ricordava la legna secca che brucia nelle cucine, il freddo e la neve, dell’estate rammentava i salti sui mucchi di fieno e le cacce ai nidi di calabroni mentre l’autunno era stagione di rientro delle greggi, delle cacce, delle escursioni tra i boschi. In primavera, invece, partivano gli emigranti stagionali per la Prussia o la Boemia, ma era anche il momento del risveglio della natura e del ritorno dei rondoni, oltre che il periodo migliore per morire, come avvenne al nonno di Mario, a sua madre e a lui stesso. Morire mentre rinasce la vita. Forse è anche per questo che il tempo che scorre non affievolisce la voce che esce dalle pagine che ci ha lasciato. Una voce potente che si può udire leggendo la raccolta di 27 interviste fra le tante concesse dallo scrittore di Asiago nell’arco di tempo compreso fra il 1963 ( quando vinse il Bancarellino con “Il sergente nella neve”) e il 2007, l’anno prima della sua morte. Le pubblicò Einaudi col titolo ”Il coraggio di dire no”, a cura di Giuseppe Mendicino.I  testi si suddividono in quattro parti : “La vita”, “I libri”, “Le guerre”, “La natura, le montagne, la caccia”, riassumendo la biografia e l’orizzonte etico-culturale di Mario. Rigoni Stern non si è mai considerato un vero e proprio romanziere ma semmai un narratore, un testimone, un “cancelliere della memoria”, come lo definì acutamente Corrado Stajano. La raccolta inizia con un monologo dello stesso scrittore, che racconta il suo grande “rifiuto”, dopo essere stato fatto prigioniero dai nazisti e internato in un lager in Masuria, vicino alla Lituania.  Scrive, Rigoni Stern: “Dopo quattro o cinque giorni, ci proposero di arruolarci nella repubblica di Salò, ossia di aderire all’Italia di Mussolini. Eravamo un gruppo di amici che avevano fatto la guerra in Albania e in Russia. Eravamo rimasti in pochi. Ci siamo messi davanti allo schieramento, e quando hanno detto «Alpini, fate un passo avanti, tornate a combattere!», abbiamo fatto un passo indietro. Gli altri ci hanno seguito… Abbiamo resistito.. Avevamo imparato a dire no sui campi della guerra. È molto piú difficile dire no che sí.”. La sua narrazione è chiara, calda, antiretorica. Trasmette per intero il suo codice etico dove trovano spazio il senso di giustizia, il coraggio, l’amore per la natura, la generosità verso gli altri, l’indipendenza di giudizio, la passione civile. In un colloquio del 2004 per “La Regione Ticino”,Rigoni Stern mise in luce il suo lato ironico, raccontando di una specie di scherzo che faceva con Giulio Einaudi andando in giro per le librerie e rivoltando verso l’interno i dorsi dei libri che non gradivano. In questa come in tutte le sue opere, Mario Rigoni Stern riflette l’immagine di una persona saggia, severa con se stesso prima ancora che con gli altri, ma capace anche di grande ironia. E di una forza che, per fortuna, attraverso i libri, non ha mai smesso di parlarci e farci compagnia.

Marco Travaglini

In difficoltà economiche? Le banche creano il conto base

Di Patrizia Polliotto*

 

Una piacevole e utile novità per i consumatori italiani, in questo momento di crisi. Nasce il cosiddetto ‘conto base’, con un canone agevolato per cittadini economicamente svantaggiati. A sancire la novità è un decreto da parte del Cdm che recepisce le regole fissate da una direttiva Ue.  Tale nuovo conto ‘basic’ non potrà essere utilizzato per operazioni di gestione del risparmio, ma è uno strumento per operazioni semplici: quali, ad esempio, ricevere un bonifico o effettuare pagamentiIl conto potrà anche essere gratuito. Ma per questo bisognerà attendere i criteri fissati con un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanza, sentita la Banca d’Italia: saranno individuate le fasce di consumatori socialmente svantaggiate a cui il conto di base deve essere offerto senza spese. I criteri, di fatto, sono però già presenti nella convenzione. Nel caso di specie, lo Stato abolisce i bolli e gli Istituti bancari garantiranno un costo zero per “i consumatori con un Isee in corso di validità inferiore a 8.000 euro” e per chi riceve “trattamenti pensionistici fino all’importo lordo annuo di 18.000 euro“. Se, invece, occorrono servizi ulteriori (o si supera il numero massimo di operazioni previsto in contratto), sarà dovuto un pagamento. I servizi base che dovranno essere compresi nel conto base consistono in movimentazione a mezzo bonifici, pagamento di utenze o tasse, compreso l’utilizzo di una carta di debito (bancomat). Per tutte le altre disposizioni, compresi gestione del risparmio e investimenti, si dovrà ricorrere esclusivamente al conto corrente di tipo classico o ordinario.

* Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI
COMITATO REGIONALE DEL PIEMONTE
TEL. 011 5611800, Via Roma 366 – Torino
EMAIL: UNC.CONSUMATORITORINO@GMAIL.COM

 

Torino e Genova per il futuro di Iren

Oggi a Genova si è svolto un incontro in Comune  tra i sindaci di Torino e del capoluogo ligure per discutere del futuro di Iren, l’azienda energetica delle due città. Chiara Appendino è stata ricevuta a Palazzo Tursi in tarda mattinata. La riunione  era stata programmata durante l’ultimo colloquio tra i due primi cittadini lo scorso 18 luglio. Bucci aveva dichiarato che le due amministrazioni sono al lavoro per rivedere il futuro dell’azienda, a partire dal ruolo di Fsu, la Finanziaria Sviluppo Utilities controllata dai Comuni  che detiene  una partecipazione del 35,96 % in Iren Spa.

AL CAAT ARRIVA OIKOS, LA CASSETTA RIUTILIZZABILE PER IL MERCATO DI ORTOFRUTTA

Vincitore dell’ultimo Climathon nella sezione “Business Innovation”, prende ufficialmente il via presso il CAAT di Grugliasco, alle porte di Torino, il nuovo progetto di economia circolare per abbattere la produzione di rifiuti nella filiera agroalimentare

Parte da Torino per aprirsi presto ad altre città italiane ed europee. Oikos è il nuovo progetto che prevede l’introduzione di cassette riutilizzabili all’interno della filiera agroalimentare, con l’obiettivo di abbattere la produzione di rifiuti dovuti agli imballi “a perdere” dell’ortofrutta (cartone, legno o plastica). Un fenomeno stimato annualmente intorno a circa 55 mila tonnellate di rifiuti per la Regione Piemonte, di cui circa 15 mila per la sola città di Torino.

Ad idearlo è stata Oikos – Servizi, la società torinese vincitrice del Climathon 2016 nella sezione Business Innovation, la maratona mondiale di 24 ore sul clima organizzata dal Comune di Torino e dall’Environment Park di Torino lo scorso ottobre.  “Abbiamo dato il via a un processo virtuoso che rende concreta l’applicazione dei concetti di economia circolare e contribuisce in modo importante alla tutela dell’ambiente – spiega Alberto Lucchese, amministratore delegato Oikos – Grazie al circuito creato si va oltre i concetti di raccolta differenziata, recupero e riciclaggio e, soprattutto, si evita direttamente la creazione del rifiuto. Il CAAT vuole essere la rampa di lancio per rendere replicabile questo modello in altre città italiane e internazionali”.

Il sistema Oikos è semplice quanto ingegnoso: creare un circolo virtuoso e sostenibile tra produttori ortofrutticoli, grossisti e commercianti/ambulanti attraverso l’utilizzo di un nuovo tipo di cassetta realizzata in polipropilene vergine: più resistente, più pregiata, comoda da trasportare (grazie alle sponde abbattibili che la fanno passare da 20 a 3 centimetri), durevole nel tempo (fino a 7-8 anni) e, soprattutto, riutilizzabile.

Il progetto ha preso il via ufficialmente presso il CAAT (Centro Agro Alimentare di Torino) di Grugliasco e ha coinvolto, in questa prima fase, 4 grossisti e circa 50 tra ambulanti e commercianti per testare le procedure, il sistema informatico e le attività di deposito. Nelle prime due settimane di attività sono già state movimentate oltre 1.000 cassette con 2 grossisti e 3 produttori ortofrutticoli e in breve tempo l’intero sistema entrerà a regime

Oikos – sottolinea Davide Canavesio, amministratore delegato di Environment Park – è un esempio concreto di come le aziende possono sviluppare nuove opportunità di business, puntando sull’innovazione della sostenibilità ambientale e sfruttando le opportunità generate dall’ecosistema adatto, come quello creato da Environment Park”.

I passaggi fondamentali del circuito Oikos sono tre:

  1. il produttore ortofrutticolo consegna al grossista, di base al CAAT, la merce suddivisa nelle cassette riutilizzabili precedentemente noleggiate da Oikos;
  2. Il grossista vende all’ ambulante o al commerciante la merce e comunica ad Oikos il numero di imballi consegnati;
  3. quando torna al CAAT per acquistare le merci, l’ambulante o il commerciante riconsegnano al deposito Oikos le cassette vuote, che saranno riaffittate al produttore ortofrutticolo e il circolo virtuoso ricomincia.

Gli obiettivi di lungo periodo sono ambiziosi: movimentare circa 4 milioni di colli nel 2018, e superare i 10 milioni nel 2019 fino a raggiungere, nel giro di quattro anni, 50 milioni di colli, la metà circa dei 100 milioni che annualmente transitano al CAAT.

La soglia del 50% di cassette riutilizzabile consentirebbe di ottenere benefici sia dal punto di vista ambientale*, sia dal punto di vista economico:

  • Minori rifiuti da imballo prodotti dal commercio di ortofrutta e quindi per le città minori costi per la pulizia delle aree mercato.
  • Riduzione di 19 milioni di Kg di CO2 immessa nell’atmosfera ogni anno.
  • 66 milioni di Kwh di energia elettrica risparmiata ogni anno.
  • 125 mila alberi l’anno salvati, pari a 250 ettari di bosco
  • 800 autoveicoli tolti dalla circolazione ogni anno.

*(i dati sugli impatti ambientali sono tratti dagli studi condotti dalle Università di Bologna, di Stoccarda e di Leeds, sull’uso di imballaggi riutilizzabili nella Grande Distribuzione Organizzata)

Accanto ai benefici per la comunità, il progetto Oikos garantisce un sistema di incentivi a tutti gli attori coinvolti. È previsto infatti un Bonus Tari, pari a 4 centesimi per ogni cassetta movimentata nel corso dell’anno, riservato agli operatori che svolgono la loro attività nella città di Torino.  A questo si aggiunge un Bonus Oikos e cioè un incentivo logistico per ogni cassetta riconsegnata al deposito presso il CAAT.

 

Il Valdese torna come Casa della Salute

E’ di nuovo operativa, come Casa della Salute, la struttura dove fino al 2012 c’era l’Ospedale Valdese. E’ la prima di Torino, adibita ad integrare il servizio sanitario con laboratori di analisi, quattro sale per piccola chirurgia, uno sportello di Servizio Sociale e vari servizi di accoglienza, cura psico-oncologica, valutazione geriatrica. L’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta afferma che la struttura “segna il passo della trasformazione in atto del sistema sanitario sempre più di prossimità. La chiusura del Valdese segnò una ferita per Torino. Questo non è più un ospedale, ma una struttura innovativa, per la ‘presa a carico del paziente’, concetto caro ai valdesi, ma anche cardine del nuovo piano sanitario”.