A confronto le opere di Reycend e Delleani

La mostra che la Galleria Aversa di via Cavour 13 propone in questi giorni mette a confronto due dei maggiori interpreti – Enrico Reycend e Lorenzo Delleani – di quel Paesismo Piemontese che caratterizzò l’arte subalpina fra la fine del XIX° secolo e gli inizi del Novecento. Maestri eccellenti furono, secondo il Longhi, Antonio Fontanesi e Vittorio Avondo e, appunto, Delleani e Reycend. Sicuramente due modi radicalmente diversi di interpretare il paesaggio: più vicino alla lezione di Fontanesi il primo, pronto ad abbandonare tra gli anni Settanta e gli Ottanta quell’indirizzo romantico che lo aveva caratterizzato sino ad allora, per abbracciare la pittura en plein air, con lo studio attento della luce nel suo variare nel corso delle giornate e delle stagioni. Immediatamente più nutrito della esperienza impressionista il secondo, nato nel novembre 1855, ricavata da una serie di soggiorni parigini in cui ebbe modo di apprezzare le opere di Corot. La mostra raccoglie un esempio delle diverse stagioni dei due artisti, in un arco temporale che va dal 1872 al 1924, ovvero mezzo secolo di pittura in Piemonte. (e.rb.)
 
 
Nelle immagini, Lorenzo Delleani, “Strada di paese”, e Enrico Reycend, “Bergeggi”.
 

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