Il Governo deve pronunciarsi in modo chiaro e definitivo sulla TAV e se la scelta fosse a favore, lo Stato deve passare alla controffensiva e frenare una volta per tutte le azioni eversive di alcuni gruppi NO TAV violenti e intolleranti. Questi antagonisti, continua Eugenio Bravo, è probabile che vogliano esercitare pressioni politiche per fermare la TAV, tuttavia per gli operatori di polizia, l’unico colore in cui si identificano è quello dell’antistato e dell’odio verso le forze dell’ordine. Certo, il tentativo di affermare la loro volontà anti TAV con la violenza, credo imponga una seria riflessione anche per alcuni, (si auspica ex loro compagni di viaggio) oggi al Governo, i quali bene farebbero a “scomunicarli” e denunciare pubblicamente le azioni aggressive intraprese da questi facinorosi. E’ giunto il momento di rimuovere campeggi limitrofi all’area interessata, organizzati in funzione anti-forze di polizia, e men che meno consentire ulteriori azioni bellicose dirette all’esclusivo scopo di ritagliarsi pubblicità gratuite e mandare all’ospedale qualche appartenente alle forze dell’ordine. E’ inconcepibile sperperare risorse economiche, uomini e mezzi, per continuare a presidiare come un Fortino i lavori della TAV. La volontà del legislatore regolarmente eletto deve mettersi in pratica senza richiedere una battaglia corpo a corpo tra forze dell’ordine e antagonisti, per guadagnare metri di costruzione di questa grande opera. Lo stesso identico ragionamento varrebbe se vi fossero antagonisti pro TAV che con azioni violente volessero imporre la loro contrarietà.
Il Segretario Generale Provinciale Siulp Torino
Eugenio Bravo
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