Alle ore 21, l’Unione Musicale di Torino inaugura la Stagione concertistica 2017-2018 con il recital del pianista russo
È una bella storia quella di Trifonov e dell’Unione Musicale: nel 2011, a soli vent’anni, appena distintosi con un terzo premio al Concorso Chopin di Varsavia, Trifonov viene invitato a Torino per un concerto della serie Fuori i secondi! che l’Unione Musicale dedica ai non-vincitori di concorsi internazionali. Nell’arco di tempo tra il contratto di scrittura e la data del concerto, però, Trifonov si aggiudica il primo premio sia al Čajkovskij di Mosca sia al Rubinstein di Tel Aviv, due fra i più importanti concorsi pianistici al mondo, trovandosi così improvvisamente proiettato sulla scena internazionale. Da allora il giovane pianista originario di Nižnij Novgorod, nel cuore della Russia europea, non si è più fermato, stregando con la sua arte le platee di tutto il mondo. Di lui Martha Argerich ha detto: «Non ho mai sentito nulla di simile: la sua tecnica è scintillante e il suo tocco riesce a essere dolce e demoniaco allo stesso tempo» mentre il “Financial Times” ha osservato che «Non c’è da stupirsi se ogni capitale europea è alla sua mercé: ciò che lo rende un tal fenomeno è la qualità estatica che dà alle sue esibizioni». Un talento, una sensibilità musicale fuori dal comune, che rapisce l’ascoltatore per l’impressionante virtuosismo tecnico e per il totale controllo della tastiera, così come per l’estrema varietà del suono, ricco di infinite sfumature. Il programma del recital di ottobre è un omaggio al genio romantico di Chopin e segue l’uscita del doppio album di Trifonov intitolato Chopin Evocations (Deutsche Grammophon, ottobre 2017): una vera e propria immersione nella musica del compositore polacco e nelle suggestioni che essa ha generato in altri autori. La prima parte si apre e si chiude con brani che nascono da temi chopiniani tratti dai Preludi n. 7 e n. 20 op. 28: dapprima le Variazioni su un tema di Chopin, che rivelano l’universo sonoro del compositore catalano Federico Mompou e per finire le monumentali Variazioni op. 22 di Rachmaninov che, come afferma lo stesso Trifonov, «rappresentano una sintesi del Romanticismo: l’incontro tra l’eleganza di Chopin e la passionalità di Rachmaninov». Tra queste due opere, alcuni brevi brani dedicati a Chopin tratti da alcune raccolte di Schumann, Grieg, Barber e Čajkovskij. Nella seconda parte il tributo a Chopin prosegue con uno dei brani emblematici dello stesso compositore polacco: la Sonata in si bemolle minore op. 35. È una sorta di «poema della morte», composta intorno al 1839, a seguito di un’idea musicale che Chopin aveva concepito ben due anni prima, all’epoca del soggiorno a Nohant nel castello della compagna George Sand e al culmine di un periodo terribile per il compositore, sopraffatto dal timore per il peggiorare delle sue condizioni di salute. Questa idea tematica originaria è la celebre Marcia funebre che precede quindi gli altri tempi in senso cronologico e funziona da punto di equilibrio nell’organizzazione e nello sviluppo di tutta la Sonata.
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Poltrone numerate, euro 30
in vendita online su www.unionemusicale.it e presso la biglietteria dell’Unione Musicale
ingressi, euro 20 e riduzioni per i giovani fino a 21 anni in vendita il giorno del concerto presso il Conservatorio dalle ore 20.30
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