Il casco danneggiato di un agente del Reparto mobile di Torino, colpito da un sasso durante i disordini, è uno dei simboli degli scontri avvenuti sabato nel capoluogo piemontese. Proprio da quegli episodi di violenza ha preso avvio l’indagine della Digos, che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di circa trenta partecipanti al corteo, oltre all’identificazione di più di cento persone fermate ai caselli autostradali e nelle stazioni ferroviarie. Le verifiche della questura di Torino fanno seguito alla manifestazione di protesta contro lo sgombero di Askatasuna, storico centro sociale e punto di riferimento dell’area antagonista torinese.
Tre persone sono già state denunciate per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, nonché per aver promosso una manifestazione priva di preavviso. Si tratta degli occupanti del furgone che apriva il corteo, sequestrato dagli investigatori già nella serata di sabato. Nel mezzo sono stati trovati un impianto di amplificazione, fumogeni, una bomboletta di vernice rossa, due generatori di corrente e taniche contenenti benzina.
Dopo gli scontri sono stati sequestrati un tubo metallico utilizzato per il lancio di artifici pirotecnici e un blocco di cemento autobloccante rinvenuto sulla strada.
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