Palazzo Lascaris - aula del Consiglio regionale del Piemonte

Voucher Vesta, dibattito in Consiglio regionale

Il buono regionale Vesta per le famiglie con bambini da zero a sei anni è stato al centro degli argomenti trattati durante la discussione delle interrogazioni indifferibili e urgenti. Tre differenti interrogazioni sull’argomento, presentate rispettivamente dalle consigliere Alice Ravinale (Avs), Sarah Disabato(M5s), Valentina Cera (Avs) sono state presentate per chiedere chiarimenti sul funzionamento del cosiddetto click-day, cioè il sistema con cui la settimana scorsa è stato possibile presentare domanda online per ottenere il voucher regionale.

“In soli 25 minuti, dalla mezzanotte del 19 settembre, sono state esaurite tutte le risorse disponibili (10 milioni di euro) – hanno sostenuto le tre interrogazioni presentate – la maggior parte delle persone che ci ha provato non ha potuto accedere in tempo alla piattaforma digitale per problemi legati allo Spid o alla connessione lenta. Difficoltà riscontrate soprattutto dalle famiglie meno abbienti o che vivono in territori marginali, con scarsi apparati informatici, con una connessione lenta o con poca dimestichezza con la lingua italiana. L’uso del criterio “chi clicca prima vince” è contrario a ogni principio di equità nell’accesso alle misure sociali e rischi di aggravare le disuguaglianze già esistenti. È un sistema volutamente discriminante che, pur finanziato con fondi europei, ha lasciato indietro migliaia di famiglie con bambini piccoli”.
Alle interrogazioni ha risposto l’assessore Gianluca Vignale su mandato dell’assessore Maurizio Marrone. “Il click day ha consentito l’assegnazione del budget disponibile di 10 milioni a 10 mila famiglie aventi diritto in ordine di collegamento alla compilazione della domanda, come previsto dall’avviso pubblico. Il meccanismo click-day – ha precisato Vignale – ha permesso di beneficiare del buono Vesta anche e soprattutto a quella parte di società che normalmente viene penalizzata nelle graduatorie del welfare, come il ceto medio di cittadinanza italiana, che gli studi statistici hanno sottolineato esser la componente più in difficoltà circa la natalità”.
Il buono ha un importo graduale in base alla fascia Isee: 1.200 euro se inferiore a 10 mila euro, 1.000 euro se compreso tra 10 mila e 35 mila euro, 800 euro se compreso tra 35 mila e 40 mila euro. La Giunta ha espresso l’intenzione di aumentare le risorse stanziate per i prossimi anni fino al raddoppio del budget disponibile per il buono Vesta.
Nella stessa seduta l’assessore Vignale ha risposto anche alle seguenti interrogazioni: “Mancanza di medici di base nel quartiere Barriera di Lanzo (Torino)” presentata dal consigliere Alberto Unia(M5s), “Chiarimenti sulla sospensione delle prenotazioni presso l’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo” della consigliera Giulia Marro (Avs), “Linea Torino-Ceres. Falsa ripartenza all’avvio delle scuole tra guasti e treni cancellati” del consigliere Alberto Avetta (Pd), “Stato dell’arte dei lavori per il nuovo ponte sul fiume Sesia tra Romagnano Sesia e Gattinara” del consigliere Carlo Riva Vercellotti(FdI), “Chiarimenti in merito ai provvedimenti della Regione Piemonte ai sensi del Decreto legislativo 62/2024 in materia di disabilità” del consigliere Domenico Ravetti (Pd), “Esiste un obbligo per gli Spresal di utilizzare mediatori culturali e traduttori nelle attività di informazione, formazione e inchieste ricolte ai lavoratori stranieri?” presentata dal consigliere Pasquale Coluccio (M5s).

Ufficio stampa Crp

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