Piemonte a tutto mutuo: per il 41,3% delle compravendite di immobili residenziali 

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In un contesto di mercato immobiliare che in Piemonte vede le compravendite residenziali crescere del +14% secondo gli ultimi dati dell’agenzia delle Entrate, le famiglie che hanno scelto di sostenere l’acquisto della casa accedendo al mutuo rappresentano il 41,3% del totale. Per quanto riguarda le erogazioni di mutuo in Regione, l’andamento rilevato da MutuiSupermarket trova riscontro anche negli ultimi dati di Banca Italia, con una crescita pari  al 47,5%. La progressiva contrazione dei tassi applicati ai mutui sta indubbiamente incentivando le famiglie a guardare con rinnovata fiducia all’acquisto di un’abitazione.

La media delle rilevazioni mensili dell’indice di riferimento dei mutui a tasso fisso IRS a venti anni nel mese di luglio registra un aumento dello 0,11% attestandosi al 2,86%. L’analogo indice per i mutui a tasso variabile registra una media  pari a 1,99% , sostanzialmente stabile.
Questo è quanto emerge dall’ultima rilevazione dell’Osservatorio  MutuiSupermarket.it, il motore di ricerca e comparazione mutui gestito da FairOne S.p.A, che produce una rilevazione sistematica e strutturata dell’andamento dei mutui immobiliari nel nostro Paese.
“Secondo le attuali proiezioni, l’Euribor dovrebbe mantenere un andamento favorevole  almeno fino a metà 2026 – afferma Stefano Rossini, amministratore delegato di Mutuisupermarket.it – per poi iniziare una lenta risalita che lo riporterebbe sui livelli attuali nell’estate 2027. In assenza di scossoni rilevanti sullo scenario economico globale, chi sceglie oggi un tasso variabile potrà contare su quasi tre anni di rate più leggere rispetto al tasso fisso.
Questo scenario si sta riflettendo anche sulla domanda di surroga, legata maggiormente al tasso fisso  e più sensibile all’andamento del costo del denaro, che oggi, in flessione, si attesta intorno al 30% del totale”.

Nel mese di luglio i mutui a tasso variabile hanno incrementato il gap rispetto a quelli a tasso fisso. I primi effetti sulla composizione della domanda hanno visto  crescere progressivamente l’interesse dei primi grazie ad una rata mensile che, a parità  di condizioni, è diventata  più leggera.
A titolo esemplificativo, prendendo come riferimento un mutuo di 140 mila euro e un piano rimborso di 25 anni, il tasso variabile offre attualmente un risparmio di circa 26 euro sulla rata mensile nel caso degli immobili green di classe energetica A e B e di circa 50  euro per gli immobili non green di classe energetica C o inferiore.
L’Osservatorio MutuiSupermarket ha effettuato una simulazione di una operazione di acquisto  di una prima casa a tasso variabile e fisso, mantenendo costante il valore dell’immobile a 220 mila euro, importo del mutuo richiesto pari a 140 mila euro e durata del mutuo di 25 anni. Il profilo del richiedente è  un impiegato a tempo indeterminato di 34 anni con un reddito mensile di duemila e 400 euro.

Mara Martellotta

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