“C’è da augurarsi che la corrente del Pd che si è ritrovata a Milano non pensi di rappresentare tutti i cattolici impegnati in politica. Che nel mondo cattolico, da sempre, ci sia qualcuno che ha questa presunzione ed arroganza culturale e politica è fuor di dubbio. Ma nessuno, soprattutto in un’epoca caratterizzata da un forte, radicato ed oggettivo pluralismo politico ed elettorale dei cattolici, può realmente pensare di avere una sorta di monopolio politico dei cattolici. I ‘cattolici professionisti’ o i ‘cattolici doc’, come venivano sarcasticamente definiti nel passato recente e meno recente, sono ormai alle nostre spalle. E nessuno, oggi, può intestarsi questa rappresentanza. Men che meno all’interno di un partito che è l’espressione più autentica della sinistra radicale e massimalista e libertaria del nostro paese.
Per questi motivi, semplici ma essenziali, il mondo cattolico non finisce e non si esaurisce con la corrente prodiana all’interno del Pd. Con o senza Ruffini. Forse sarebbe il caso di riconoscerlo. Per evitare di trasmettere un messaggio ridicolo e anche un po’ grottesco”.
Giorgio Merlo, Presidente movimento politico Scelta Popolare
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