Letterina di fine d’anno al Sindaco di Torino 

Caro Sindaco,

Ho letto le cronache della Tua Conferenza stampa di fine anno e ho letto che stai pensando a dar vita a una Lista antiMeloni e mi sono francamente stupito che con tutti i problemi della nostra Città che è scesa nella classifica del benessere del Sole 24 ore dal 38 al 58* posto e che nella classifica  dell’Università Sapienza per Italia Oggi risulta oltre il sessantesimo posto tra le cento Città italiane per lavoro, tu pensi prima di tutto a cercare di vincere le prossime elezioni che si terranno tra oltre due anni.
Stamane ero in Barriera di Milano nella zona della Madonna della Pace dove c’è l’Esercito a garantire la sicurezza ma dove mancano occasioni serie di lavoro da offrire come alternativa vera alla manovalanza dello spaccio.
Pensare che per un politico non c’è cosa più bella di pensare a governare la Città e promuovere lo sviluppo economico e sociale chiamando le Banche e i gestori dei patrimoni finanziari a investire di più nella Città che da anni cresce meno della media nazionale e vede la metà della Città più impoverita come disse più volte l’Arcivescovo Nosiglia.  I cantieri in corso abbelliscono la Città, la rendono più funzionale ma non rappresentano un motore di sviluppo per rilanciare la economia che pareggi quanto abbiamo perso , senza difenderlo, nel settore auto.
In tre anni e mezzo e’ stato fatto poco, di più chiedendo a gran voce la scelta sull’auto elettrica e appoggiando il voto del PD in Europa alla decisione  sull’auto la Amministrazione ha una parte di colpa nella crisi dell’auto europea che è ricaduta pesantemente sugli stabilimenti italiani e sul l’indotto. Insieme  a Damilano te lo avevamo detto a maggio 2022 di scegliere anche la strada dei bio combustibili e di puntare sugli euro 6 di ultima generazione.
Stefano Lo Russo, sindaco di Torino
Forse non hai il polso della situazione delle aziende dell’indotto auto  altrimenti avresti  dovuto chiedere alle Banche torinesi un atteggiamento più comprensivo verso le aziende del settore.
Occorre chiedere tutti insieme al Governo che sulla falsariga dei provvedimenti adottati durante il Covid e che prevedevano moratorie e rateazioni o dilazioni intervenga urgentemente con il sistema bancario perché il nostro sistema produttivo è il patrimonio più importante per questo Paese sia perché vende molto all’estero e sia perché offre posti di lavoro a tempo indeterminato e con quattordici mensilità oltre a offrire opportunità di lavoro per i neolaureati e i neodiplomati ben più interessanti di quelle che offrono i grandi eventi.
Come Città dell’auto dovremmo proporre  al Governo di chiedere all’Europa un Piano di rottamazione europea che incentivi la sostituzione del vecchio parco circolante (euro 0-euro6). Si otterrebbero così tre risultati più importanti , da un lato si rilancerebbe la produzione di auto Euro 6 ultima generazione , dando lavoro alle aziende automobilistiche europee, dall’altro si ridurrebbe l’inquinamento e inoltre sulle strade circolerebbero auto più moderne e sicure e si darebbe una bella spinta alle tremila aziende che in Italia operano nel settore oltre a rilanciare Mirafiori . Questo sì che sarebbe un bel modo per favorire un Buon anno al nostro Paese e a Torino.
Caro Sindaco Ti ringrazio dell’attenzione e Ti auguro con tutto il cuore un ottimo 2025 ,
Mino Giachino
Associazione SITAV SILAVORO
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