Sicurezza, Ruffino: “Più competenze al sindaco ma no al modello Caivano”

“Chi pensa che le periferie italiane, di Torino o di altre metropoli, siano assimilabili a Caivano rischia di prendere lucciole per lanterne. Conosco bene la situazione del capoluogo piemontese e di Barriera. E proprio per la conoscenza del fenomeno movida e della degenerazione che esso subisce in quello e in qualche altro quartiere di Torino, ho presentato tre mesi fa una proposta di legge volta ad regolamentare i minimarket o banglamarket, accrescere le competenze dei sindaci, ad esempio consentendo di adottare provvedimenti restrittivi di durata annuale, eventualmente rinnovabile, con la prescrizione di limitare gli orari di apertura degli esercizi di vicinato comprendendoli nella fascia oraria dalle 7 alle 22. Con la facoltà, ovviamente, riconosciuta all’esercente di determinare liberamente all’interno di quella fascia le 13 ore di attività.
Credo che si tratti di una proposta ragionevole, flessibile e agevolmente rispettabile da tutti quegli esercenti che somministrano o vendono bevande alcoliche in quartieri attenzionati per disordini o alta frequenza di piccola criminalità e spacciatori. Prima di arrivare al modello Caivano o di mandare in strada l’esercito, trovo che sia ragionevole approcciare la questione con gli strumenti ordinari, ampliando le competenze del sindaco”.
Lo dichiara Daniela Ruffino, deputata e commissario di Azione in Piemonte.
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