Crisi automotive e futuro Comau, Disabato (M5S), Pentenero (PD), Ravinale (AVS), Nallo (Stati Uniti d’Europa)
Continuano a non esserci risposte certe sul futuro di Comau; da oggi però ci sono anche evidenti e inammissibili prese in giro. In un contesto in cui Stellantis riduce progressivamente la produzione, Mirafiori continua ad essere chiusa e il Governo taglia il fondo automotive di 4,6 miliardi mentre assiste allo smantellamento della filiera, oggi la vicepresidente Chiorino, rispondendo al question time della collega Disabato sul futuro dell’azienda grugliaschese, ha dato la colpa al “governo Conte” e alla “deriva green imposta dall’Europa”, senza dare alcuna risposta sull’esercizio della Golden Power da parte di Comau.
Pur di non affrontare il tema, l’assessora al lavoro ha scomodato un governo che non è più in carica da tre anni e la normativa europea, consueti capri espiatori della destra. Un attacco scomposto e irrispettoso che come forze di opposizione non siamo disposte ad accettare, quello della vicepresidente della Regione Piemonte. Un attacco che ci preoccupa molto perché proviene da chi ha la responsabilità istituzionale di agire per tutelare al meglio lavoratori e lavoratrici e imprese del territorio.
Per quanto riguarda il futuro di Comau, da agosto comanda il fondo statunitense di private equity One Equity Partners, che detiene il 50,1%. Da parte del Governo abbiamo appreso l’esercizio di una non meglio precisata Golden Power, per il resto ci sono state solo una sequela di promesse e rassicurazioni a vuoto.
Le nostre domande sono sempre le stesse: quali sono i livelli occupazionali garantiti? Quali sono gli investimenti? Le risposte continuano a non arrivare né da Stellantis né dal Governo né dalla Regione, e addirittura da oggi assistiamo a un assurdo a scaricabarile contro avversari politici.
Per questo abbiamo chiesto con urgenza la convocazione di un Consiglio Regionale aperto sull’automotive, settore che versa in una situazione sempre più grave e il cui futuro riguarda decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici e la parte maggioritaria del tessuto manifatturiero piemontese. È fondamentale che questa diventi la questione prioritaria in agenda per la Regione Piemonte
Dopo due mesi in cui il Consiglio Regionale non ha ancora prodotto nessuna legge di rilievo e la gestione dei lavori di Consiglio è lasciata al caos, non possiamo accettare anche le becere prese in giro della Vicepresidente Chiorino.
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