Ieri nel quadro di un ricordo a Carru’ e a Dogliani per i 150 anni della nascita di Luigi Einaudi, al termine di un pranzo al “ Vascello d’oro” il presidente del Centro Pannunzio prof. Pier Franco Quaglieni ha consegnato il premio “Mario Soldati” al commendator Giuseppe Cravero Patron del mitico “Vascello d’oro”, locale- simbolo alle porte delle Langhe, espressione della tradizione e della cultura piemontese di alta qualità e di stile “einaudiano”.
Soldati era solito fermarsi a pranzo al “Vascello” e intrattenersi a parlare in piemontese con Cravero. Il presidente della Repubblica Ciampi nominò commendatore al merito della Repubblica Cravero “come alfiere del vecchio Piemonte che ebbe in Einaudi un simbolo storico”. Il premio “Soldati” è un ulteriore riconoscimento a Cravero e alla sua famiglia per la continuità laboriosa che ha dato prestigio a Carru’. Nel locale di Cravero si ritrova una élite di clienti vecchi e nuovi, giovani e anziani: un messaggio che da’ fiducia ad una tradizione che vive e si rinnova tra le generazioni. “Un unicum – ha detto Quaglieni – che ci porta da decenni ad essere frequentatori del “Vascello” ed amici di Cravero. Soldati disse che il “Vascello” era per lui un’altera domus.
La targa del Premio è opera di Mino Maccari che realizzò una preziosa incisione di Soldati.
Ha partecipato al pranzo e alla premiazione il dottor Roberto Pirino delegato del Ponente ligure dell’Accademia italiana della cucina fondata da Orio Vergani , un medico – umanista di alta cultura.
La delegazione del Centro Pannunzio guidata dalla prof . Maria Grazia Imarisio ha reso omaggio al cimitero di Dogliani a Luigi Einaudi che il prof . Quaglieni ha ricordato, richiamando l’amicizia deferente che Soldati ebbe per Einaudi “ piemontese e grande italiano, uomo di Stato e di scienza che fu anche straordinario agricoltore Un grande esempio etico e civile per l’Italia intera che 70 anni fa festeggiava con Einaudi presidente il ritorno di Trieste all’ Italia“.
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