“PALAZZOIRREALE” a Canelli

Primo capitolo di un ricco programma di arte contemporanea nato per raccontare la ricchezza culturale del Monferrato

Dal 5 settembre all’8 dicembre

Canelli (Asti)

Alle spalle l’ingegnosa visionarietà di una storica eccellenza vitivinicola del territorio, casa spumantiera, a un passo dai due secoli di attività, che negli anni ha saputo costruire, attraverso un “percorso culturale autentico”, la sua vera singolare identità basata sul concetto (a volte anche faticoso e tanto impegnativo) di “controtendenza”. Siamo a Canelli e, ovviamente, si parla della prestigiosa “Casa Bosca – Bollicine controcorrente”, fondata nella celebre cittadina “capitale dei vini spumanti” dell’astigiana Valle Belbo, da Pietro Bosca nel 1831 e giunta oggi alla sua sesta generazione con i fratelli PiaGigi e Polina Bosca. A loro si deve l’illuminata “invenzione” di “PALAZZOIRREALE”, un ricco programma di arte contemporanea, ideato per “raccontare, attraverso i molteplici sguardi dell’arte, la ricchezza culturale del Monferrato”. Di Canelli in particolare, delle sue mirabili Cantine e delle sue “Cattedrali Sotterranee”, dal 2014 “Patrimonio Mondiale dell’Umanità” per l’“UNESCO”.

Sulla base di queste premesse e a cura di Giorgio GalottiProject Manager Diana Bertida giovedì 5 settembre a domenica 8 dicembre, aprirà per l’appunto al pubblico negli spazi della “Palazzina Liberty” di via Luigi Bosca 2 a Canelli, “PALAZZOIRREALE”, pensato come “raccordo spazio-temporale, tra storia, identità, luoghi e futuro, con l’obiettivo di comporre nel tempo una collezione che diventi parte del patrimonio del Monferrato, contribuendo a riportare la giusta attenzione su questi luoghi”. In parallelo, il percorso di “PALAZZOIRREALE” sarà accompagnato dallo sviluppo di un “archivio fotografico” per tenere traccia della trasformazione degli spazi e degli interventi degli artisti.

Di assoluto interesse e artisticamente brillante (fin dal nome), il primo artista coinvolto: Patrick Tuttofuoco. Milanese di nascita (1974), ma oggi residente fra il capoluogo lombardo e Berlino, Patrick è artista visivo legato alla contemporaneità di un “fare arte” in cui gli elementi dell’astrazione s’accompagnano ad una sorta di “pop-figurativo” attraverso un’innegabile capacità di manipolazione della materia (le tecnologie della luce, in particolare quelle connesse al neon) piegata con forte originalità alla forma scultorea di “immagini senza tempo” mai avulse dal contesto spaziale in cui si trovano allocate. A lui è stata affidata la realizzazione di una nuova opera luminosa site-specific ideata per il “belvedere” dell’edificio dove un tempo si trovavano gli uffici storici dell’azienda. L’opera, dal titolo “Shape shifting” (2024), avvia un percorso espositivo monografico che si sviluppa all’interno degli spazi produttivi, includendo lavori storici dell’artista provenienti da collezioni private o dal suo archivio, per tracciare l’evoluzione della sua poetica dai primi anni Duemila a oggi.  Composta dalle silhouette di due braccia che si intrecciano, “Shape shifting” si affaccia sul centro di Canelli, “offrendo alla comunità un segno luminoso, fruibile giorno e notte, con l’ambizione di diventare un simbolo per il territorio”.

 

“PALAZZOIRREALE” apre le sue porte in concomitanza di un altro grande progetto artistico legato al territorio, “Panorama Monferrato”, progetto di “ITALICS”, “Consorzio di Gallerie d’arte antica, moderna e contemporanea” italiane, che dal 4 all’8 settembre, attiveranno ulteriormente e alla grande (con 15 sedi, 4 paesi, 63 artisti e 62 gallerie coinvolte) la dolce terra monferrina.

Gianni Milani

“PALAZZOIRREALE”

Casa Bosca, via Luigi Bosca 2, Canelli (Asti); tel.335/6322771 o www.palazzoirreale.com

Dal 5 settembre all’8 dicembre

Orari: ven. sab. dom. 11/19; merc. e giov. su prenotazione

Nelle foto:

–       Polina, Gigi e Pia Bosca

–       Bosca – “Cattedrali Sotterranee”

–       Patrick Tuttofuoco: “Out of body”, marmo e acciaio (dettaglio), 2022 /Ph. Mattia Iotti

–       Patrick Tuttofuoco: “Sleepers (Human Mind)”, luce neon e acciaio, 2024. Ph. Carlo Favero

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