Chi vuol male alla Val Susa così bella e strategica?

Caro Direttore,
Chi vuole male alla Val Susa? E’ una bella Valle con vestigia storiche importanti, dall’arco romano alla Sacra di S.Michele,  con un notevole flusso turistico , che conserva alcune aziende importanti (Azimut) anche se ne ha perse molte negli ultimi decenni a causa della crisi del tessile e ora sembra aver perso capacità attrattiva danneggiata dalle violenze dei Notav. Cosicché la Bassa Valle si stima abbia un PIL procapite sceso al livello delle regioni del Sud.
Una Valle che ha dato natali a persone di grandissimo spessore, da Medail di Bardonecchia che intuì prima di tutti la possibilità di traforare le Alpi da Bardonecchia a Modane a Des Ambrois di Oulx , personaggio politico di prima grandezza all’epoca di Carlo Alberto, che scrisse gran parte dello Statuto Albertino, grande sostenitore del primo Traforo alpino del Frejus. Cosicché la Valle venne scelta da autorevoli investitori esteri, primo fra tutti Augusto Abegg che a soli 19 anni da vita a quella che diventerà poi il Cotonificio della Valsusa.
Negli anni 80 si impiegarono  per difficoltà locali, oltre 10 anni per costruire la autostrada che collegasse il Nord Italia alla Francia traverso il Tunnel autostradale. Ricordo quando venne abbattuto il diaframma di quel Tunnel nel maggio 79, arrivarono il Primo Ministro francese Barre e da parte italiana il capo del Governò Andreotti e il Ministro Donat-Cattin (che accompagnai in elicottero) oltre a Botta, Calleri , Picchioni, là Savio e molti Bardonecchiesi da Mario Corino a Sergio Ambrois. La autostrada la dobbiamo agli on.li Botta e Frojo che ottennero la adesione dei Comuni.
A fine degli anni 90 però con il progetto della TAV impattante e mal illustrato (ecco i danni della incompetenza)  dalla Regione esplosero le proteste dei Notav.
L’aumento del traffico, il ritardo nel fare lavori di adeguamento ad alcune gallerie e viadotti hanno portato alla concentrazione dei lavori di ristrutturazione in corso che deviano il traffico causando code lunghissime con la aggiunta del traffico che usa la via del Bianco causa la manutenzione di quel Traforo autostradale.
Ieri mattina, ferragosto,  dalla tangenziale svolto per prendere la A32 ,la autostrada per Bardonecchia e Lione, e appena passato il casello inizia la coda come vedi dalla foto. Una coda lunga verso la barriera autostradale cui seguiranno altre riduzioni e salti di carreggiata sino alla altezza del cantiere della TAV. Tra 17 giorni poi aumenterà il traffico data la chiusura per quattro mesi del Traforo del Bianco.  La Val di Susa strategica non solo per Cavour , Medail e Des Ambrois ma anche per tutta l’Europa che ha previsto il nuovo Tunnel della ferrovia AV, la cosiddetta TAV. Una linea ferroviaria che consentirà di trasferire il 50% del traffico merci e passeggeri dalla strada ( che inquina e causa incidenti stradali) alla rotaia ( il mezzo di trasporto che non inquina). . Eppure in Valle per tanti anni contro l’opera ha dettato legge il Movimento NoTAV appoggiato dalla sinistra ex PCI e da tanti Sindaci del PD oltre che dai grillini teorici della Decrescita felice. Oggi dopo due decenni di lotte rimane la decrescita infelice della Bassa Valle che ha un PIL ormai a livello delle regioni del Sud. Una Valle scelta per le vacanze dai reali prima, da Carducci e Giolitti poi e dalla borghesia torinese nel dopoguerra tanto che il dialetto piemontese che si parla a Bardonecchia e’ quello torinese.
Spiace che non siano i valsusini a protestare per l’ulteriore ritardo nella costruzione della TAV , un’opera che beneficerà per prima proprio la Valle , prima con i lavoratori del cantiere e poi terminata l’opera portando più turismo alla Stazione Internazionale e togliendo traffico e smog dalla strada per portarlo su rotaia.
Chiudo col rammarico perché non sono ancora arrivati i ristori per il pesante evento alluvionale dello scorso anno a Bardonecchia. Sin qui ha supplito una brava e volenterosa Sindaca e la cittadinanza. Questa estate sembra ripagare i danni dello scorso anno , avvicinandoci alla prima stagione invernale che verrà gestita dal recente accordo tra il Sestriere e Bardonecchia.
Una Valle bella e affascinante sia dal punto di vista storico e paesaggistico ma frenata negli ultimi trent’anni dagli oppositori alla Tav e dagli errori di chi doveva realizzarla ,
anche se la società civile torinese, che ho avuto l’onore di guidare, sostituendosi ai partiti , con la grande Manifestazione del 10 Novembre 2018 disse con grande forza SITAV.
Fu la prima volta che la gente scese in piazza per scegliere un futuro di crescita attraverso la realizzazione di una grande rete di trasporto green come la ferrovia.
Mino GIACHINO 
SITAV SILAVORO
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