Tra Irving Azoff e le sbandate

CALEIDOSCOPIO ROCK USA ANNI 60

Ma questi del garage rock americano di metà anni Sessanta… come se la cavavano al volante?

Gli aneddoti sono svariati e coloriti e possiamo davvero affermare che gli incidenti non erano poi così rari e le “escursioni fuori pista” e fuori carreggiata tra i campi di grano e mais abbondavano. Sotto questo aspetto si distinguevano anche i membri della band “The Shades of Blue”, che a quanto pare avevano un rapporto a dir poco “conflittuale” con volanti e veicoli a motore. Formatisi nell’area tra Danville e Urbana (Champaign) nell’Illinois nel 1966, vedevano la presenza di Tim Frazier (V, b), Chuck Holmstead (V, chit, tr), Cloyd Shank (V, chit), Mike Supp [e poi Bill Cunningham] (V, org), Rick Miller [e Danny Odum] (V, batt). La quantità di gigs ed esibizioni era piuttosto folta e non mancavano le date in agenda, sia in Illinois che in Indiana, anche grazie all’attività e ai già numerosi agganci del manager, nientemeno che Irving Azoff, ancor oggi grande “boss” del management musicale americano. “The Shades of Blue” erano sostanzialmente in monopolio sui teen clubs delle aree tra Champaign, Danville, Mattoon, Paris, fino a Decatur ad ovest, ad est e oltre fino a Lafayette in Indiana. I buoni agganci “strategici” consentivano anche di operare come “side band” a nomi come Cryan’ Shames, Archie Bell and The Drells, Shadows of Knight, The One-Eyed Jacks. Ed era nel corso del viavai tra date e comparsate che chi guidava l’auto o il van a volte ci vedeva quasi doppio… e tra alcool e sonno si finiva per compiere memorabili escursioni fuori strada tra i campi. Il sound della compagine (influenzato da Byrds, Beatles e Turtles) piaceva molto nel giro dei college, tanto che ben presto Frazier e compagni diventarono “campus band” all’Illinois State University. Le radio erano particolarmente benevole nella programmazione e nei palinsesti, basti pensare al rapporto quasi fraterno con Larry Lujack di WLS Radio di Chicago (ora di Cumulus Media).

Manco a dirlo… “The Shades of Blue” parteciparono e vinsero all’Eastern Illinois Fair Battle of the Bands, dove a dire il vero il manager Azoff si era adoperato a farsi “amici” i giudici del concorso; in occasione dell’esibizione il batterista Miller cadde addirittura dalla pedana, dando un schienata micidiale sul retro del palco, ma stoicamente ritornò al suo posto nel giubilo generale. L’effetto della vittoria alla “Battle of the Bands” si concretizzò non tanto in termini di programmazione, quanto piuttosto in occasioni di registrazione in studio (come succedeva quasi regolarmente per i vincitori). Ne derivarono due 45 giri incisi nel lasso di tempo di 2/3 anni: il primo “Not The Way Love Should Be” [Frazier – Shank] (836R-1030; side B: “You Must Believe Me” [C. Mayfield]), il secondo “The Time Of My Life” [Frazier] (600; side B: “Turn Turn Turn”), entrambi con etichetta autoprodotta Shades Records; come nota di colore… al ritorno dalle registrazioni di questo secondo 45 giri, altro colpo di sonno improvviso e nuova “escursione fuori strada”. La programmazione radiofonica accolse con favore entrambe le incisioni e la band fece capolino anche in TV sul canale WCIA di Champaign. A differenza di altri gruppi lo scioglimento non avvenne in modo improvviso o in relazione ad eventi esterni, ma semplicemente i vari componenti si allontanarono dall’area geografica originaria, per trasferirsi chi in Florida, chi in Indiana, entro il 1972.

Gian Marchisio

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