Giachino: “Torino, sveglia! altrimenti non ci riprenderemo più”

Caro Direttore,

mentre a Torino da anni non si riesce neanche a sbloccare la rotonda di piazza Baldissera , mentre a Torino i lavori della Metropolitana 2 partiranno dopo oltre dieci anni dalla inaugurazione della Linea 1, mentre a Torino aumenta la disoccupazione, a Genova in poco più di un anno hanno costruito il nuovo Ponte e ora sta partendo la costruzione della nuova Diga che porterà al raddoppio dei volumi di traffico in arrivo e all’aumento della occupazione. A Genova i terminal portuali sono gestiti dai maggiori operatori logistici mondiali (come se a Torino fossero arrivate a investire tutti i maggiori produttori di auto del mondo). A Genova stanno realizzando un’area tecnologica che occuperà 25.000 persone. Torino è prima per disoccupazione giovanile. Nei giorni scorsi  il Sindaco di MILANO ha organizzato un convegno di MILANO – PARIGI che la rete ferroviaria Alta Velocità avvicinerà tantissimo e non lo fa Torino che ne avrebbe bisogno come il pane di mettersi in rete con Lione, Genova e Milano?
In questa situazione a Torino , che vede ridursi le produzioni FIAT , e che deve difendere il settore dall’indotto dalla scelta europea di puntare tutto sul l’elettrico , Torino che vede peggiorare le condizioni di vita dei Quartieri periferici dimenticati, mentre i lavori della TAV procedono ad una lentezza mondiale come ha scritto l’Europa .
Nel 1800 In 13 anni costruirono il primo Traforo ferroviario alpino al mondo oggi ci impieghiamo quasi trent’anni. In 13 anni Cavour uni l’Italia ,fece partire là costruzione della rete ferroviaria , fece politica agraria , industriale e marittima.
A Torino da vent’anni tante dichiarazioni di intenti   ma la nostra economia continua a crescere meno della media nazionale e tra le 44 Aree Metropolitane europee con oltre 1,5 milioni di abtanti, Torino è solo 41a e Napoli 43a, con tanti problemi occupazionali e sociali. Solo grazie all’attivismo di grandi Parroci , di CARITAS e SERMIG la situazione sociale non esplode . Lo Russo firma un patto col Sindacato mentre avrebbe dovuto farlo con gli imprenditori che sono gli unici a creare posti di lavoro.
Il 10 Novembre 2018 la nostra Piazza civica  SITAV disse No alla Decrescita. Vincemmo la  battaglia contro i NOTAV , salvammo l’opera, l’Europa ora aumenta il suo finanziamento per l’opera , ma la Citta’ , dalla Amministrazione alla politica  è rimasta ferma . Ringrazio Iddio per gli imprenditori che continuano a investire qui ma siccome ne abbiamo persi molti e la nostra crescita è sempre più bassa della media nazionale . Occorre molto di più per rilanciare economia , lavoro e futuro. LORUSSO fa l’accordo col sindacato? Avrebbe dovuto farlo con gli imprenditori e con i gruppi che gestiscono i patrimoni finanziari torinesi e con le Banche.

La mia speranza è che attraverso il Suo giornale si riesca a sollecitare tutta la Citta’ , a riprendere slancio economico e sociale e a investire nel futuro e nel rilancio della Città. Possibile che le grandi scelte di CAVOUR , la grande VISION del Prof. Giuseppe Grosso cui si deve la nostra rete autostradale e i trafori autostradali e la lezione di Sindaci come Peyron e Porcellana e di politici come Bodrato e DonatCattin non abbiano lasciato germogli nei cuori e nelle teste dei torinesi di oggi?

Mino GIACHINO 
SITAV
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