Al Castello di Miradolo una mostra dedicata a Christo e Jeanne Claude

Un anno dopo la scomparsa di Christo Vladimirov Javacheff, il castello di Miradolo dedica alla coppia visionaria che ha rivoluzionato il modo di concepire l’opera d’arte e il suo processo di realizzazione, una mostra dal titolo “Christo e Jeanne Claude. Projects”, che aprirà il 15 ottobre prossimo per chiudersi il 16 aprile 2023, in cui sono esposti progetti, fotografie e video delle famose performance e installazioni, insieme a alcune delle opere che hanno influenzato la loro produzione artistica e il loro pensiero.

La mostra è curata da Francesco Poli, Paolo Repetto e Roberto Galimberti, presenta il coordinamento generale di Paola Eynard. Sono esposte sessanta opere, tra progetti e maquettes, tecniche miste su cartone applicato su legno di varie misure, accompagnate da un’ampia sezione fotografica che è stata progettata in collaborazione con la Fondazione Christo e Jeanne Claude di New York e proiezione di alcuni video documenti della loro realizzazione. Esempi ne sono “Imballaggio d’aria” di Documenta a Kassel (1968), una struttura gonfiabile in materiale plastico alta 85 metri, la Mastaba (1977-2018), opera monumentale sul Serpentine Lake di Hyde Park, formata da 7506 barili dipinti e impilati uno sull’altro, tali da formare un tronco di piramide galleggiante. È anche presente Valley Curtain, risalente al 1970/72, un telo di 380 metri he ha colorato di arancione la vallata di Rifle in Colorado, e “The floating Piers”, la ben nota passerella lunga 4,5 chilometri sul lago d’Iseo, risalente al 2016.
Ricordiamo Surrounded Island del 1980/83, che ha circondato le isole della baia di Biscayne a Miami, con una cintura di polipropilene fucsia, e “Over the river”, “The umbrellas”, The gates”, del 2004/5, che ha attraversato il Central Park di New York, Running Fence, del 1976, Pont Neuf ( 1985), l’imballaggio del più vecchio ponte di Parigi, oltre al celebre imballaggio del Reichstag di Berlino, con tessuto argentato.
A questo nucleo centrale si affiancano due ampie sezioni, una dedicata al Nouveau realisme, importante movimento parigino del decennio 1960/70, comprendente opere di Cesar, Klein, Spoerri, Rotella, Arman e Raysse, cui partecipa anche il giovane Christo realizzando i primi impacchettamenti.
La seconda sezione concentra l’attenzione sul vasto movimento internazionale della Land Art, corrente nata negli Stati Uniti, alla quale si sono affiancate, in ambito europeo e internazionale, anche molte esperienze d’arte che presentano come fulcro della loro riflessione e azione il rapporto dell’uomo con la natura e con il paesaggio. Significative e storiche sono le opere di Richard Long, Hamish Fulton, Olafur Eliasson, Giuseppe Penone, Germano Olivotto, le fotografie originali di Gianfranco Gorgoni dei “lavori manifesto” della land art di Walter De Maria, Robert Smithson, Dennis Oppenheim e James Turrell.
Ad accompagnare l’esposizione sarà anche una inedita installazione sonora, a cura del progetto “Avant derniere pensee”, che si svilupperà lungo il percorso espositivo. Nelle sale e nel parco, si svilupperà un progetto estremamente significativo dal titolo “Da un metro in giù”, un percorso didattico per i visitatori di tutte le età, allo scopo di imparare a osservare le opere d’arte e la realtà circostante.

Castello di Miradolo
Via Cordonata 2
San Secondo di Pinerolo
www.fondazionecosso.com

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