“Noi non ci stiamo. Dobbiamo sottrarre all’Anpi la proprietà morale della manifestazione del 25 aprile, rimandare al mittente i suoi diktat, e riportare il tema della Resistanza ad un piano di realtà” così dichiarano in una nota Andrea Turi, Patrizia De Grazia, Daniele Degiorgis, coordinatori dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, e Beatrice Pizzini, coordinatrice di +Europa Torino. Proseguono: “Per questo motivo sfileremo in occasione del 25 aprile con lo striscione “Putin all’Aja” perchè riteniamo che non ci sia pace senza giustizia e che la Corte Penale Internazionale debba giudicare il criminale di Mosca per i crimini che ha commesso e che continua a commettere; con le bandiere ucraine per schierarci dalla parte dell’oppresso e sostenere la Resistenza Ucraina; con le bandiere dell’Unione Europea, per manifestare che solo un Europa Unita può porre fine all’invasione russa ed infine anche con le bandiere della NATO, perché il desiderio di autodeterminazione dei paesi baltici sia drammaticamente preso in considerazione”. Da ultimo aggiungono: “In Piemonte il vero scandalo è chi fino a ieri sosteneva vicinanza all’oppressore aprendo addirittura un consolato della sedicente repubblica di Donetsk”
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