Un marchio per i distretti del commercio

Ogni comunità avrà un proprio marchio identificativo per identificare il proprio territorio oltre a quello regionale che sarà uguale per tutti

L’assessore Poggio: «Una griffe a garanzia della qualità del commercio di vicinato»

 

I distretti del commercio avranno un marchio: un logo uguale per tutti con la bandiera del Piemonte e uno diverso per ogni territorio. In tutto 77, gli ecosistemi di vicinato sono stati istituiti per la prima volta in Piemonte nel 2021 con l’obiettivo di irrobustire la concorrenza dei piccoli negozi nei confronti delle grandi catene. In una prima fase ne sono stati finanziati 52, in attesa adesso di completare l’operazione con gli ultimi stanziamenti.

«Dopo aver sostenuto economicamente i primi progetti che hanno coinvolto 513 comuni – ha sottolineato l’assessore alla Cultura Turismo e Commercio, Vittoria Poggiosiamo passati ad una seconda fase, pensando di dare loro anche un simbolo che li identifichi, una griffe a garanzia della qualità del commercio di vicinato, un dispositivo di identità unitario ma al tempo stesso caratterizzante del proprio territorio».

Un ulteriore passo quello del marchio, o meglio del brand identity: un’operazione di marketing ma dal sapore territoriale. Prosegue così il sostegno della Regione al progetto che si dota di uno strumento in più per la crescita degli ambiti di vicinato la cui formula già sperimentata in altre regioni, ha tra i suoi obiettivi anche quello di riqualificare alcune aree urbane obsolete, rimaste indietro nei piani di rigenerazione urbana.

I loghi sono stati realizzati da un’agenzia su mandato di VistPiemonte e della Regione. Quello unico comune a tutti riproduce la bandiera del Piemonte su sfondo blu circondato da un semicerchio, simbolo della circolarità a cui si ispira la filosofia di tutti i distretti con la dicitura «Distretti del Commercio del Piemonte». La seconda parte è dedicata e personalizzata in relazione alle peculiarità di ciascuno ed è stata realizzata concordando grafica e testo con ciascuno dei 77 ambiti urbani e diffusi.

Nati nelle più importanti città d’Europa già negli anni ’90, i Distretti si sono riversati velocemente in numerosi centri cittadini in tutto il mondo. In Italia, la prima a dotarsi di questi ambiti commerciali è stata la Regione Lombardia, con un bando nel 2008.

L’idea è di creare un sistema strutturato e organizzato territorialmente, capace di polarizzare le attività commerciali, insieme ad altri soggetti portatori di interesse quali il Comune, le associazioni imprenditoriali, le imprese e i consumatori. Da qui la collaborazione pubblico-privata è diventato elemento fondante per le strategie unitarie del Distretto.

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