La Regione Piemonte ha destinato 19 milioni di euro a favore di progetti “puntualmente individuati”, attingendo dagli elenchi del documento “Next Generation Piemonte” approvato a maggio 2021, scegliendo a detta dei suoi assessori tra quelli più “strategici” per il territorio regionale.
Parliamo di 30 progetti su un totale di 2964.
“Non sono assolutamente chiari i criteri con cui Cirio ha scelto i 30 progetti da finanziare” sostiene il Consigliere Daniele Valle del Partito Democratico “anche perchè a fronte di importanti progetti raccolti che riguardavano riqualificazioni di scuole, interventi di transizione energetica, digitalizzazione di enti pubblici…. la maggior parte di quelli scelti riguardano niente di meno che la manutenzione stradale”.
“Nulla in contrario con la manutenzione della nostra rete viaria e la costruzione di nuove rotatorie, sono interventi importanti e fondamentali” prosegue il Consigliere “ma se questi rappresentano il concetto di “progetto strategico” secondo la Giunta regionale, non oso immaginare cosa verrà finanziato una volta che arriverà il grosso dei fondi PNRR.” Non tutti i 30 progetti selezionati si trovano però in forma così specifica nell’elenco complessivo regionale, probabilmente perchè alcuni sono stralci di più grosse progettualità presentate alla call regionale della scorsa primavera. Parliamo del macro caso di Alessandria, ma anche di Alice Bel Colle, Novi Ligure, Carrù e Ivrea. Poi ci sono i comuni che hanno effettivamente progetti analoghi presentati, ma con differenze sostanziali negli importi, come Arquata Scrivia, Borghetto Borbera, Capriata d’Orba, Asti, Mombercelli, Cossato, Frabosa, Asti, Limone Piemonte, Morosco, Venazza, Balangero, Bardonecchia e Sciolze. 19 su 30 presentano dunque difformità di finanziamento rispetto alle schede presentate.
“Tra i 1200 comuni piemontesi noto un evidente e giustificato malcontento” chiude Valle “l’impressione è che Cirio abbia estrapolato dal Next Generation Piemonte alcuni progettini di comuni che lui ritiene politicamente vicini, ma senza particolari ambizioni, e li abbia finanziati con questo sistema, ma tale situazione non rappresenta un buon precedente in vista del rilancio del Piemonte attraverso il PNRR”.
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