In caso di necessità la Regione sta ipotizzando di istituire zone rosse circoscritte se dovessero verificarsi focolai delle varianti Covid.
E’ quanto ha comunicato l’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Icardi, durante un’informativa al Consiglio regionale sulla situazione dei contagi da Covid a Torino e nella regione.
La giunta sta infatti scrivendo una delibera contenente gli aspetti organizzativi contro la diffusione delle varianti.
Nel frattempo Università e istituto Zooprofilattico stanno svolgendo le tipizzazioni del virus, impiegando test per individuare le varianti.
«Stiamo procedendo su tutti i fronti per agire con la massima tempestività nell’individuazione e nel contenimento delle nuove varianti del virus – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -; la Regione Piemonte è dotata di strumenti operativi adeguatamente specializzati che consentono di mantenere alta l’attenzione sull’evoluzione della pandemia, in collaborazione con le autorità sanitarie nazionali. Stiamo facendo una corsa contro il tempo, prioritariamente abbiamo l’assoluta necessità di essere messi nelle condizioni di completare la vaccinazione il più presto possibile per limitare la circolazione e la conseguente mutazione del virus».
«Sul fronte delle varianti – continua l’assessore Icardi -, abbiamo allo studio un provvedimento specifico per dare valore giuridico allo strumento statistico e epidemiologico che già utilizziamo per identificare in modo tempestivo, sulla base di alcuni indicatori (densità di popolazione, over 60, incidenza dei contagi…) le aree del territorio piemontese a maggior rischio di diffusione covid19, con il quale abbiamo reso più efficaci il sistema di contact tracing e di effettuazione dei tamponi. Alla luce delle nuove indicazioni del Ministero della Salute e dell’Istituto superiore di Sanità, in caso di riscontro di focolai causati da una delle varianti, si tratterà ora di definire attraverso lo stesso strumento la distribuzione territoriale del focolaio e di individuare eventuali restrizioni da adottare (zone rosse). Un’azione sulla quale stiamo confrontandoci con sindaci e prefetti piemontesi, in accordo con il Governo per l’erogazione dei conseguenti ristori».
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