Lav, in via Roma per i diritti degli animali

lav animali

La LAV porta i diritti degli animali in più di 60 città d’Italia, con tavoli informativi e raccolta di firme dedicate a differenti “emergenze locali”, per garantire maggiore tutela agli animali, troppo spesso vittime di violenze e sofferenze, e favorire una convivenza equilibrata e rispettosa tra i due e i quattro zampe

 

“Quante più firme raccoglieremo, tanto maggiore sarà la possibilità che le nuove norme locali a tutela degli animali diventino vincolanti e trovino concreta applicazione – afferma Gianluca Felicetti, presidente della LAV – Ogni firma raccolta sarà un aiuto concreto a migliorare la conoscenza e la convivenza con gli animali, facendo avanzare alcune indispensabili norme delle Amministrazioni locali a tutela degli animali. In più di 35 anni di attività abbiamo salvato milioni di quattrozampe, lottato contro i loro maltrattamenti, contro la vivisezione, gli abbandoni o i traffici illegali. Ma c’è ancora molto da fare perché gli animali non siano più vittime di soprusi e violenze”. Scegli l’iscrizione alla LAV per essere 365 giorni all’anno dalla parte di tutti i viventi e difendere i loro diritti. 


 Insieme si ottengono i risultati. Ecco alcuni dati:

 

– 13 le leggi nazionali e le direttive UE approvate a favore degli animali

 

– 500 azioni legali condotte in media ogni anno per affermare i diritti degli animali

 

– 4 milioni i cittadini che hanno firmato le nostre petizioni

 

– 63 le Sedi locali presenti su tutta la Penisola

 

A Torino parte la provocatoria campagna “GLI  ANIMALI VALGONO + DI  UN BOTTO ?”. La LAV in piazza per un futuro senza più il fragore dei fuochi rumorosi. Neppure a San Giovanni. L’associazione al Comune: “Basta ipocrisie!”.  Sabato 6 e domenica 7 dicembre la LAV sarà a Torino sotto i portici di Via Roma, 7 dalle 10 alle 18 per inaugurare la raccolta firme della provocatoria campagna “Gli animali valgono + di un botto ?”, che si protrarrà fino ad aprile 2015. L’iniziativa è rivolta  ai cittadini di Torino e comuni limitrofi, che chiederanno alle proprie amministrazioni locali di scegliere, in occasione delle feste patronali e di qualunque celebrazione all’aperto, fuochi d’artificio senza botti rumorosi. Inoltre si chiederà fin da subito agli organi preposti della Città di Torino una efficace vigilanza che contrasti seriamente la malsana abitudine di fare esplodere petardi, diffusa specialmente durante le festività di fine anno.  Le esplosioni dei botti terrorizzano gli animali e troppo spesso ne uccidono un gran numero, soprattutto tra i volatili; sono inoltre mal tollerate anche da moltissime persone, specialmente tra gli anziani e gli ammalati.La LAV ricorda che il Regolamento comunale numero 320 della Città di Torino già proibisce l’esplosione di qualunque petardo.  

 

Tuttavia “ogni Regolamento, così come ogni legge, per essere rispettato necessita, da una parte, di campagne di sensibilizzazione efficaci e, dall’altra, di un impegno reale nel contrasto agli illeciti -ricorda Gualtiero Crovesio, Responsabile LAV Torino. Nella nostra città fino ad oggi non si è visto nulla di tutto questo, e lo scorso anno le esplosioni non si sono ridotte, se non in misura impercettibile, e sono stati innumerevoli gli animali che hanno pagato con la vita questa negligenza, e tutto ciò non è più accettabile”. I fuochi d’artificio che non siano accompagnati da esplosioni rumorose già esistono; ci sono città, come Genova, che li utilizzano in occasione delle proprie celebrazioni di piazza. Si tratta di spettacoli pirotecnici di grande impatto estetico, che nulla hanno da invidiare a quelli tradizionali ma, a differenza di questi ultimi, sono privi di controindicazioni. Per di più, hanno costi ridotti rispetto a quelli rumorosi, pur senza farne rimpiangere la spettacolarità. 

 

“Chiediamo al Comune di Torino un confronto urgente e serio – conclude Crovesio – affinché si decida di guardare finalmente al futuro, scegliendo, a partire dalle celebrazioni di San Giovanni 2015, fuochi d’artificio senza crudeltà. D’altra parte risulterebbe assai ipocrita e poco credibile un Comune che, dopo aver emanato un Regolamento che prevede il bando all’esplosione di botti da parte dei cittadini, continuasse a rendersi responsabile di ben più fragorose detonazioni in occasione della propria festa patronale di maggior richiamo”. 

 

Sono molte le iniziative che la LAV ha in programma sul tema dei botti. Nei prossimi giorni, dopo il lancio della raccolta firme Torino sarà tappezzata dai manifesti a sostegno della campagna, realizzati grazie alla collaborazione con l’illustratrice Alessia Panfili e con l’agenzia grafica Video In Out.  Il 14 dicembre si terrà poi una cena di autofinanziamento al Circolo Graziano di Via Salgari, 8 per raccogliere fondi a sostegno delle attività collegate. Da gennaio ad aprile sono in programma altri eventi per ribadire a chi governa la nostra città e ai Comuni della “cintura” che in realtà GLI ANIMALI VALGONO + DI UN BOTTO !

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