E’ questo il titolo del documento/appello che verrà presentato il giorno 1° gennaio 2020 – Giornata mondiale della Pace – alle h 18.00 al Sermig, Arsenale della Pace Piazza Borgo Dora, 61 Torino
Ciò avverrà nel contesto di un’ora e mezzo circa di incontro, articolato con una prima parte di pochi, brevi saluti, poi una seconda costituita da un concerto, che sarà eseguito da musiciste/i appartenenti alle diverse confessioni religiose.
Questa proposta si colloca nella tradizione del nostro coordinamento/movimento “Noi siamo con Voi”, di celebrare il più possibile degnamente la “Giornata mondiale della Pace”, la cui importanza è stata sottolineata negli ultimi mesi con particolare vigore dalle massime autorità religiose mondiali e – a livello piemontese – dal sempre sensibilissimo Arcivescovo di Torino e Susa Mons. Cesare Nosiglia. Tornando al titolo, evidentemente esprime un doppio significato:
da una parte la necessità che nel mondo si torni a respirare un’atmosfera di concordia o, quanto meno, di dialogo, tolleranza e rispetto reciproco; dall’altra che si faccia “pace con il clima”, cioè con il nostro pianeta, la terra, il creato. Per questo guardiamo con stima e simpatia a tutti quei movimenti come “i ragazzi di Greta” o “le Sardine” che si battono per questi obbiettivi. Anzi auspichiamo che si crei un fronte sempre più unito e vasto, tale da raggiungere una forza sufficiente a cambiare realmente le cose ed a respingere i tanti rischi di strumentalizzazione, di demagogia, di partigianeria (che, ad onor del vero – almeno in Piemonte – sembrano essere tenuti alla larga dalle realtà succitate, in particolare da quella delle “Sardine”).
Peraltro ci permettiamo ancora di ricordare che, proprio sui temi della pace, del dialogo, di una politica per il bene comune e rispetto dell’ambiente, il nostro Movimento lavora fin dalla sua nascita. A riprova basterebbe ricordare l’anno e più di lavoro dedicato allo studio e alla diffusione dell’ enciclica “Laudato Sii”, conclusosi con un convegno internazionale, in cui si sono potute ascoltare importantissime relazioni di leaders religiosi e culturali delle più diverse appartenenze. Oppure le due puntate del progetto intitolato “Lo Straniero”, che sono state precedute, e poi seguite, da decine e decine di incontri, iniziative, momenti di lavoro, che hanno coinvolto leaders, esperti, operatrici e operatori, semplici appartenenti alle più varie etnie, tradizioni, gruppi sociali ecc. Per tutte queste ragioni, nonché per altre facilmente intuibili, abbiamo ritenuto doveroso organizzare l’iniziativa del 1° gennaio, alla quale desideriamo di cuore invitare tutte le persone di buona volontà, che sognano un mondo migliore e che sono disposte a fare un cammino comune per realizzarlo.
Giampiero Leo a nome del Coordinamento interconfessionale “Noi siano con voi”
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