Cannabis legale, Grimaldi (LUV): “Noi antiproibizionisti saremmo drogati?”

Siamo disponibili a sottoporci a test antidroga. E gli altri Consiglieri, Assessori regionali e Parlamentari piemontesi lo sono?

“Come sapete da anni non solo difendiamo il mercato della cosiddetta cannabis light, ma vorremmo che finisse l’ipocrisia tutta italiana che da più di 10 anni consente ai malati di rivolgersi al proprio medico di base e vedersi prescritta la cannabis ma che, con la sola eccezione della residua produzione dello Stabilimento chimico farmaceutico militare, sono costretti ad importare i medicinali dall’estero” – così il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, ha commentato le polemiche sorte in Parlamento in merito alla cannabis industriale, rilanciando la provocazione della Senatrice De Petris.

“Ma non solo” – prosegue Grimaldi: – “da anni chiediamo di porre fine a quelle sciagurate politiche iniziate con la Fini-Giovanardi per depenalizzare il consumo personale e la detenzione fino a tre piantine di canapa e costruire dei meccanismi di legalità come i cannabis social club”.

“Da settimane” – conclude Grimaldi – “il centro-destra continua a definirci drogati perché alla luce del sole chiediamo politiche antiproibizioniste, e allora facciamo un gioco: siamo disponibili a sottoporci a qualsiasi test antidroga. I Consiglieri gli Assessori regionali e i Parlamentari piemontesi sono tutti disponibili a fare altrettanto?”

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