Con la gioielleria etica di Giverso, oreficeria di tradizione storica torinese
“Mille modi per amare il mondo ” è il titolo che ben sintetizza l’appuntamento che la gioielleria Giverso ha offerto al pubblico torinese amante dell’arte, al Mastio della Cittadella, con una suggestiva e raffinata esposizione di gioielli tutti improntati ad un unico principio, l’etica.
Le creazioni di oreficeria di Giverso, infatti, costituiscono una novità assolutamente rivoluzionaria nel campo, in quanto sono realizzate e certificate, dal 2016, in oro etico, proveniente da due fonti, il primo dei quali è certificato Fairmined, che trae origine da miniere di piccola scala, in cui operano cooperative di minatori e piccole raffinerie capaci di garantire un impatto ambientale a km. 0. La seconda fonte è quella dell’oro riutilizzato, proveniente da gioielli obsoleti. Giverso, gioielleria ed oreficeria di solida tradizione torinese, nata nel 1920, giunta ormai alla quarta generazione, coniuga l’abilità artigiana all’estro creativo, doti che hanno reso i suoi gioielli originali e capaci di rispettare al massimo l’uomo e l’ambiente.
Essa assicura la “vera” eticita’ dei Diamanti grazie ad una nuova strategia di approvigionamento di filiera Canadese certificata CANADAMARK (unici in Pimonte ), che assicura il rispetto dell’Ambiente e dei diritti umani, offrendo anche una rigorosa tracciabilità dalla miniera al cliente. Una rivoluzione che li vede all’avanguardia dell’eticita’ in Italia. Tutto questo assicura il fatto che i diamanti Giverso vadano ben oltre il Kimberley Process, in quanto è presente una garanzia supplementare che non abbiano causato sfruttamento, schiavitù, lavoro minorile, devastazione ambientale, torture, violenze ed il finanziamento di conflitti sostenuti da governi legittimi. A garanzia di ciò gli orefici Giverso hanno anche firmato il Canadian Diamond Code of Conduct, per garantire chiarezza e diventare un importante punto di riferimento a livello non solo italiano per la scoperta dei Diamanti Canadesi.
L’esposizione “Etica” ha offerto un viaggio affascinante attraverso gioielli realizzati in oro, quali l’oro rosa etico certificato, lucido e grezzo a 18 carati o l’oro etico certificato rosa e bianco, lucido e grezzo. Su questi materiali sono state montate perle australiane Gold Keshi irregolari, perfettamente sferiche coltivate in oceano, perle che nascono in maniera spontanea senza l’intervento dell’uomo e senza il bisogno del nucleo, nei mari del Sud, in un’ostrica creativa che ha un solo scopo, produrre bellezza. Di grande fascino anche le Perle Gold Australiane Etiche coltivate in oceano, dalla tonalità solare di colore naturale, raccolte dai coltivatori nella wilderness oceanica, sulla base di uno stringente sistema di quote deciso dal governo, allo scopo di tutelare il mantenimento della biodiversità e della sua ricchezza.
Anche i diamanti rivestono un ruolo fondamentale nella gioielleria di Giverso e nell’esposizione “Etica”. Ve ne sono di bianchi etici, provenienti dalla miniera canadese di Diavik, montati insieme a Tanzaniti, provenienti dalla Tanzania, ed al Granato Mandarino, che ha origine in Mozambico. Nasce, così, la creazione che ha nome “Serendipity”, un gioiello capace di creare un cerchio perfetto a partire da un caos primordiale. L’ordine, che trae origine ed ispirazione dal disordine, fa emergere i cuori di Tarzanite e di Granito Mandarino.
Un felice connubio è quello di diamanti bianchi etici provenienti dalla miniera canadese di Diavik e di Tormaline Paraiba del Mozambico, le gemme più giovani esistenti in natura e da investimento per eccellenza, montate su oro etico a 18 carati. Di rara bellezza anche i diamanti Fancy Naturali, in tagli fantasia, provenienti da Paesi Conflict Free, in parure con diamanti bianchi etici provenienti dal Canada e montati su oro etico. I diamanti Fancy naturali erano, in passato, appannaggio di re ed imperatori e ricercati proprio per la loro rarità.
Mara Martellotta
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