Il Vangelo perduto è un romanzo che all’apparenza riprende temi noti e filoni di scrittori di fama, dai vangeli apocrifi ai Templari, ma si rivela assolutamente originale. Innanzitutto è scritto a più mani, da tre autori accomunati dalla passione per la storia antica e per i misteri irrisolti. Ma soprattutto è ispirato a fatti realmente accaduti. L’ipotesi che in Piemonte, a Valmadonna, pochi chilometri da Alessandria, sia celato un mistero è lo sfondo del racconto che vede i protagonisti – un giornalista curioso come il primo giorno in cui ha iniziato a scrivere, un medico dalle passioni insospettabili e una borsista universitaria esperta di manoscritti apocrifi – impegnati nella ricerca di un documento che farebbe parte di una collezione unica al mondo, creata da Joseph Adler, un mercante d’arte. Perché il facoltoso collezionista l’ha chiamata con l’antico nome di un’apparentemente anonima frazione di Alessandria? E davvero l’intera raccolta di antichi papiri, libri e pergamene è stata acquistata da Israele? Forse Valmadonna nasconde ancora qualche documento misterioso, fra le cui pagine si nasconde un segreto per il quale l’umanità non è ancora pronta. Un segreto difeso per centinaia di anni dagli eredi dei Templari e racchiuso in un antico manoscritto che in molti hanno cercato invano. Ma che esiste. E un giorno c’è chi lo scopre…
Il libro è ispirato a fatti realmente accaduti. Pietro Luigi Garavelli riceve davvero nel 2016 la visita di alcuni israeliani che ispezionano e scandagliano il giardino e i dintorni di casa sua, quella Villa Vitale co-protagonista della storia. E Alessandria è innegabilmente stata un’importante città templare, come dimostrano alcuni luoghi e reperti che gli stessi alessandrini tendono a dimenticare. Certo le invenzioni a fini romanzeschi non mancano, ma il fascino di sognare che in Piemonte, nella frazione di Valmadonna, si nasconda un segreto antico lascerà il lettore con la curiosità e la volontà di approfondire la conoscenza della storia locale. E questa è proprio una della finalità che si sono prefissati gli autori: ispirare la riscoperta del nobile ed antico passato di questa terra
Gli autori.
Pietro Luigi Garavelli (Alessandria, 1961), medico. Specialista in Malattie Infettive e pediatria, dirige la Divisione di “Malattie Infettive” dell’ospedale universitario “Maggiore della Carità” di Novara. Autore di oltre 500 pubblicazioni scientifiche, si occupa anche di numismatica, esoterismo, genealogia e storia locale, argomenti a cui ha dedicato saggi e racconti.
Enrico Sozzetti (Alessandria, 1961), giornalista professionista. Si occupa di economia e ha scritto per “Il Sole 24 Ore”, “Il Corriere della Sera”, l’agenzia Agi di Torino. È stato responsabile della pagina di Economia & Lavoro del giornale “Il Piccolo” di Alessandria. Ha curato otto volumi sull’economia alessandrina e ha realizzato reportage su Cina e Israele. È autore del blog 160caratteri.wordpress.com.
Erica Bonansea (Pinerolo, 1970), scrittrice e insegnante. Laureata in Lingue e Letterature Straniere a Torino, è autrice dei due romanzi a sfondo storico “La casa oltre le mura” e “Una terra ai piedi dei monti” che ripercorrono il Settecento pinerolese. Oltre a insegnare tedesco al Liceo Porporato di Pinerolo, è docente a corsi di scrittura creativa e si interessa di storia e cultura locale.
Il libro è in vendita ad Alessandria (Mondadori Bookstore, Via Trotti 58; Il Libraccio, Via Milano 32; Libreria Berardini, Via S. Giacomo della Vittoria 87; Libreria L’Atheneo, Via Teresa Michel 8; L’edicola dell’angolo, Via Mazzini 18; Tabaccheria Ferracuti, Strada comunale 26 Valmadonna), a Valenza (Mondadori Bookstore Libraria, Viale Dante Alighieri 9) e a Casale Monferrato (Libreria Mondadori Bookstore, Via Roma 36C; Libreria Il Labirinto, Via Benvenuto Sangiorgio 4; Libreria Coppo, Via Roma 85). Presto anche ad Asti e a Torino.
Si può acquistare direttamente a Lar Editore (ordini@laredit.it), sulla libreria online ‘Ibs’ e sul sito ‘La Feltrinelli’.
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE