Le minoranze di centrosinistra: “Giocano a fare Salvini: messe in scena, arroganza e capricci”
Alle ore 10, 25 di ieri i consiglieri ricevono una convocazione di seduta dell’Assemblea per il giorno dopo (oggi, giovedì) alle 10, 30. I capigruppo delle opposizioni a Palazzo Lascaris Domenico Ravetti, Marco Grimaldi, Mario Giaccone, Silvio Magliano scrivono in una nota che “All’art. 51 del Regolamento interno si dice che “in casi di particolare necessità ed urgenza, il Consiglio può essere convocato dal suo Presidente, anche telegraficamente, 24 ore prima della seduta”. Ma quali sono le necessità e urgenze particolari?
Secondo le minoranze si è assistito in aula, in occasione della discussione sul destino del mercato di Libero Scambio, ad alcune irregolarità da parte del Presidente del Consiglio Regionale Allasia e della maggioranza.
“La fine della seduta era fissata per le 18, orario condiviso e deciso da tutti i Capigruppo, tuttavia, per consentire che il consigliere Marrone aprisse la discussione sul proprio ordine del giorno sul divieto del Libero Scambio, si è deciso di protrarre la seduta per più di mezz’ora. Si tratta di una pratica inusuale, se non condivisa dall’aula e se non si è in fase di voto”.
Inoltre, prassi e regolamento vogliono che un punto all’ordine del giorno, nel momento in cui viene affrontato, sia discusso nella sua interezza e non solo nella parte che interessa la maggioranza. “Il Presidente invece, – proseguono i capigruppo di minoranza – pur avendo acconsentito ad attrarre gli ordini del giorno di opposizione col medesimo oggetto di quello di Marrone, ha voluto dividere discussione e voto. La seduta è stata chiusa dopo aver capito l’errore, ma il Consiglio è stato riconvocato per giovedì per “particolari necessità e urgenze” che tuttavia non sussistono”.
“A inizio mandato il Presidente Cirio ha promesso rispetto e collaborazione a tutto il Consiglio, ma per ora queste intenzioni restano solo dichiarate” – lamentano i consiglieri di opposizione di PD, LUV, Lista Monviso e Moderati – “Ci tocca ricordare che le minoranze devono essere messe nelle condizioni di esercitare il loro diritto a fare opposizione con ogni strumento legittimo, e che la maggioranza non può piegare in maniera muscolare le regole democratiche. Finora, purtroppo, abbiamo visto solo un gruppo di imitatori di Salvini che passano il tempo ad appendere striscioni sulle facciate dei palazzi, dare in escandescenza e battere i pugni, rivendicando il non rispetto del regolamento per finalità politiche. È la solita destra che da un lato urla legalità ai quattro venti e se ne frega quando c’è da metterla in pratica. La democrazia è un’altra cosa”.
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