A Torino è stata bloccata l’attività del Campus universitario Einaudi e spezzoni del corteo studentesco hanno fermato il traffico in alcune arterie del centro. In serata un gruppo di manifestanti ha ostruito il passaggio dei veicoli all’imbocco della A4 Torino Milano.
Oggi l’Italia è paralizzata da uno sciopero generale indetto dalle sigle di base USB, Cub, SGB, Usi-CIT per chiedere la fine del conflitto a Gaza e sostenere la popolazione palestinese, una mobilitazione che coinvolge trasporti, scuole, logistica e numerosi servizi pubblici. A Torino il trasporto pubblico GTT è fermo per 24 ore ma con alcune fasce protette: bus, tram e metropolitana circolano dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 12:00 alle 15:00, mentre le linee extraurbane e la ferrovia Torino–Ceres garantiscono servizio da inizio servizio fino alle 8:00 e dalle 14:30 alle 17:30, con la possibilità di completare le corse partite all’interno di questi intervalli anche se l’arrivo avviene dopo la fine della fascia. Il settore ferroviario è interessato da un blocco di 24 ore iniziato alle 21:00 di domenica 21 settembre e in vigore fino alle 20:59 di oggi, con treni regionali garantiti nelle fasce 6:00–9:00 e 18:00–21:00 e con un elenco minimo di collegamenti assicurati per Intercity e Alta Velocità.
A complicare ulteriormente la situazione a Torino sono previste iniziative di protesta pro Palestina con blocchi stradali annunciati a partire dalle 11:00 in diversi punti della città, un presidio in Piazza Carlo Felice davanti alla stazione di Porta Nuova in mattinata e un corteo che partirà da Piazza Castello alle 18:00, eventi che si aggiungono alle interruzioni del trasporto pubblico e che renderanno particolarmente difficili gli spostamenti per l’intera giornata.
Foto: Giuliana Prestipino
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