La XXXVII stagione del FolkClub senza confini tra tradizioni, innovazione e grandi ritorni

XXXVII Stagione Prima Parte dal 2 ottobre al 20 dicembre

Dal ritorno della Piccola Orchestra Avion Travel (nella foto) all’unica data italiana di Marc Ribot, passando fra gli altri per Moni Ovadia, L’Antidote, Elijah Wald, Erene Mastrangeli

 

Il FolkClub riparte: la XXXVII stagione di concerti conferma ancora una volta il ruolo centrale che lo storico club torinese riveste nella scena musicale italiana ed europea. Un viaggio musicale che, come ama ricordare il direttore Paolo Lucà, «ogni anno ci porta lontano, in territori noti e ignoti, chiedendo al pubblico un atto di fiducia: lasciarsi guidare dagli artisti che ospitiamo e tornare a casa ogni volta con il cuore pieno, l’anima lieta e la mente leggera».

Come negli ultimi anni, con l’autunno il club annuncia le date della prima parte di stagione, per concedersi la possibilità di completare il cartellone del nuovo anno con qualche sorpresa e appuntamento imperdibile.

Ad aprire la nuova tappa della lunghissima storia musicale del piccolo palco di Via Perrone a Torino, giovedì 2 e venerdì 3 ottobre, sarà l’eccezionale ritorno della Piccola Orchestra Avion Travel, a vent’anni dall’ultima volta sul palco del FolkClub. Peppe Servillo e compagni festeggiano 45 anni di carriera con un doppio concerto che unisce il loro carisma e la loro eleganza a una storia musicale che li ha resi unici, da Sanremo al cinema. Sabato 11 ottobre tocca a El Mate Trio, l’incontro funambolico di tre straordinari musicisti argentini – Franco Luciani (considerato uno dei migliori armonicisti al mondo), Natalio Mangalavite e Carlos “El Tero” Buschini – che omaggiano  la tradizionale bevanda, diffusissima tra argentini, uruguaiani, brasiliani e paraguaiani, per i quali è – ormai da tempo immemore – un rituale quotidiano, bevanda immancabile durante un incontro tra amici, preferita dai “gauchos” ma anche da Che Guevara e da Jorge Mario Bergoglio, con un repertorio intriso di tango, passione e radici sudamericane. Il 18 ottobre il palco si tinge di verde Irlanda con i senesi Willos’, che festeggiano 25 anni di attività presentando One for the Road: folk irlandese reinterpretato con freschezza e sensibilità contemporanea, grazie anche al contributo dell’ex Modena City Ramblers Massimo Giuntini (nella band dal 2020) e della cantante canadese Fiona King. La settimana successiva porta a Torino il talento cristallino della pianista e cantante tedesca Olivia Trummer (23 ottobre), che con Makar Novikov e Amir Bresler costruisce ponti tra jazz, canzone e melodia. Il giorno dopo (24 ottobre), per il primo appuntamento della storica rassegna Buscadero Nights, sarà la volta del country “New Wave Western” di Sam Outlaw con la sua band acustica, arricchito dall’apertura della straordinaria songwriter dell’Alabama Hannah Aldridge. Uno dei momenti centrali della XXXVII stagione arriva sabato 25 ottobre, con l’attesissimo ritorno al FolkClub di Marc Ribot. Unica data italiana, il concerto vedrà il chitarrista newyorkese presentare Map of a Blue City, il nuovo album nato da un percorso trentennale: un lavoro in cui tradizioni diverse – dal roots al free jazz, dalla bossa nova al noise – collidono con la sua voce intensa, per un’esperienza che è già stata definita “una Lectio Magistralis”. Venerdì 31 ottobre sarà il turno degli Huun-Huur-Tu, l’ensemble della Repubblica di Tuva che ha reso celebre nel mondo il canto difonico, trasformando antiche tradizioni in affascinanti paesaggi sonori.

Novembre si apre, il 7, con il grande ritorno di Moni Ovadia dopo 19 anni: insieme a Michele Gazich e Giovanna Famulari presenta Yiddish Blues, non uno spettacolo teatrale, ma un vero concerto che è rito laico, memoria e resistenza per i tempi bui che stiamo attraversando. L’8 novembre tre straordinari musicisti danno vita a L’Antidote, un progetto che oppone la bellezza alla durezza del presente: maestro iraniano dello zarb e delle percussioni persiane, appassionato tanto di jazz quanto delle sonorità mediterranee, Bijan Chemirani fonde la sua scienza del ritmo con quella del violoncellista albanese Redi Hasa – noto per aver contribuito alla rinascita della musica tradizionale dell’Italia meridionale, ma anche per le collaborazioni con Maria Mazzotta, Ludovico Einaudi e Robert Plant – e con il libanese Rami Khalifé, fantastico pianista libanese di formazione classica, affermato come uno dei compositori più influenti del XXI secolo, che mescola con maestria classica ed elettronica sui tasti del suo pianoforte. Il 21 novembre, ancora per le Buscadero Nights, arriva Galapaghost, alias Casey Chandler, songwriter americano ormai torinese d’adozione, accompagnato da Federico Puttilli, per un folk sospeso tra intimità e sperimentazione. Il 22 novembre la rassegna Tablao d’Autore porta al FolkClub il flamenco puro del bailaor Marco Flores, con Jose Tomas al toque e Quini de Jerez al cante. Sabato 29 novembre il primo appuntamento di stagione per la rassegna RadioLondra con Vibessence: il vibrafono di Thomas Dobler insieme a tre giganti del jazz italiano ed europeo, Furio Di Castri, Dado Moroni ed Enzo Zirilli.

Dicembre si apre con un viaggio nel Greenwich Village degli anni ’60: il 5 dicembre il chitarrista, cantante e narratore statunitense Elijah Wald porta in scena, accompagnato da Alex ‘Kid’ Gariazzo alla chitarra e voce, Marco ‘Benz’ Gentile al violino e mandolino e Pietro Brunello chitarra e voce, A Complete Unknown, un omaggio a Bob Dylan arricchito dai racconti e dalle canzoni che hanno fatto la storia. Il 13 dicembre torna da Brooklyn sul palco della sua città natale Erene Mastrangeli, “la Joni Mitchell italiana”, che presenta l’ultimo disco Loveshine in un concerto intimo e ricco di emozione, con la partecipazione dell’altra torinese Sabrina Oggero Viale. Chiude la prima parte della stagione, il 20 dicembre, The North Wind: il nuovo progetto del ligure Michel Balatti, dell’irlandese Tola Custy e dello scozzese Tom Stearn, un sodalizio che fonde memoria, emozione e contemporaneità in un repertorio che attraversa Irlanda, Scozia, Bretagna e Nord Italia.

Tutti i concerti iniziano alle 21.30 e tutti sono trasmessi anche in streaming in diretta. L’ingresso al FolkClub è riservato ai soci, che sottoscrivono al costo di 10 € una tessera vitalizia, il cui rinnovo stagionale è a discrezione del socio stesso. La registrazione gratuita sul sito folkclub.it consente di effettuare tutte le prenotazioni dei concerti accedere alle dirette in streaming online. Il FolkClub applica ai minori di 30 anni lo sconto del 50% sul biglietto di ingresso ai propri concerti!

Fondato a Torino il 16 aprile 1988 da Franco Lucà e da questi gestito fino alla prematura scomparsa nel 2008, il FolkClub è diretto da Paolo Lucà, figlio di Franco. FolkClub conta oggi oltre 57.500 soci sparsi in Italia e in Europa. Senza contare svariati festival e altre location, in oltre trentacinque anni di attività ininterrotta FolkClub ha proposto nello spazio torinese di Via Perrone 3 bis più di 1.700 concerti di svariati generi musicali (musica etnica, folk, d’Autore, acustica, blues, jazz, popolare, di protesta, sperimentale…) la maggior parte dei quali di rilevanza nazionale, internazionale e mondiale. Propone ogni anno una stagione di circa 40 spettacoli (uno o due concerti la settimana, da ottobre a maggio) nella sua storica sala concerti. Grazie alla straordinaria caratura artistica dei concerti ospitati e alla particolare atmosfera di intimità tra pubblico e musicisti che immancabilmente si crea, FolkClub si è guadagnato – per pubblico, critica e addetti ai lavori – la ben nota reputazione internazionale di uno tra i migliori club d’Europa per la musica live.

Per maggiori informazioni, il calendario completo e per prenotare i biglietti, il sito www.folkclub.it o +39 011 192.15.162.

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