Dal 19 al 22 settembre prossimo, la principale manifestazione internazionale sui formaggi a latte crudo
“A Cheese incontriamo la meglio gioventù dei nostri giorni. Le storie di ragazze e ragazzi che hanno scelto con coraggio di allevare razze autoctone, di preservare prati stabili e pascoli, di lavorare il formaggio a latte crudo – ha affermato Serena Milano, direttrice di Slow Food Italia, in occasione della conferenza stampa che si è tenuta il 9 settembre scorso a Torino, a 10 giorni dall’inaugurazione – un’umanità bella, piena di sogni, di passione e competenze. A Cheese i protagonisti saranno loro, rappresenteranno il mondo straordinario dei formaggi a latte crudo. Testimoni di un futuro possibile e migliore. Siamo giunti alla 15esima edizione e i formaggi a latte crudo rischiano di scomparire. Molte piccole aziende chiudono perché non reggono i costi, troppo elevati, a causa della mancanza di servizi che affligge le terre alte. I pastori sono sempre più anziani e ora sono in discussione nuove normative che rischiano di dare a questo settore il colpo di grazia. Normative fatte sulla base di un allarmismo mediatico che non ha niente a che fare con la corretta informazione. Per salvare il mondo intorno ai formaggi a latte crudo, è necessaria un’alleanza estesa e il contributo di tutti, da parte delle istituzioni (governo, regioni, comunità montane, scuola e parchi), delle associazioni, delle aziende private che possono fare la loro parte per non chiudere sportelli bancari, per estendere la banda larga alle aree più remote di consumatori, che devono cercare di acquistare questi prodotti. C’è da fare un lavoro culturale enorme, una rivoluzione”.
La 15esima edizione di Cheese, organizzata da Slow Food e Città di Bra con il supporto della Regione Piemonte, il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e del Ministero del Turismo, riaccende i riflettori sul sistema produttivo unico per il suo valore ambientale, sociale, culturale ed economico. L’evento mette al centro il mondo del formaggio a latte crudo, con uno sguardo rivolto al futuro della montagna e delle aree interne. Oltre al latte e ai formaggi, a Cheese vengono messi al centro molti altri prodotti: la lana, che può tornare a essere una risorsa, non solo per i tessuti ma anche come isolante naturale, concime, materiale assorbente per gli sversamenti di petrolio in mare. E poi il miele, espressione della biodiversità dei prati, valorizzato attraverso il presidio Slow Food, dei prati stabili e dei pascoli.
“Cheese non sarebbe Cheese se non avesse Bra intorno – ha sottolineato il Sindaco di Bra Gianni Fogliato – è un grande evento, ma anche un progetto valoriale e di squadra che ci rende protagonisti di sfide che ci coinvolgono come cittadini e amministratori. Cheese è una rassegna dalla forte vocazione internazionale che ha saputo sviluppare un legame solido con il territorio che lo ospita da molti anni. Sapremo accogliervi e farvi sentire a casa per quattro giorni. Non solo come ospiti, ma anchr come concittadini”.
“Cheese è sicuramente il più grande evento al mondo dedicato alla fiera lattiero casearia, e si sviluppa in una Regione che ha un patrimonio di formaggi straordinari, molti dei quali DOP – afferma l’Assessore all’Agricoltura, Cibo e Turismo Paolo Bongioanni – come Regione Piemonte saremo presenti con i distretti del cibo: daremo vetrina a questi nuovi soggetti che vanno a proporre innovazione e ricerca, interventi sulle aziende e la promozione di nostri grandi prodotti. Il Piemonte da solo rappresenta il 25% dei prodotti a Denominazione d’Origine di tutta Italia. Al loro fianco le ATL, proprio per cercare quel connubio virtuoso tra filiera agroalimentare e turismo. Fra i momenti dei convegni e quelli istituzionali, importantissimo sarà quello della Regione Lombardia, in quanto sottoscriveremo un nuovo protocollo fra Regioni per mettere ricerca e innovazione come punti cardine, e affrontare in modo coordinato gli aspetti climatici e le fitopatie. Sul tema del latte crudo, sottolineo che non si tratta di una legge, ma di linee guida emanate per tutelare il consumatore. Non sono impositive, possono essere declinate da parte delle Regioni. Abbiamo anche avviato un percorso che presenteremo proprio a Cheese: proporremo ai consorzi dei produttori due soluzioni, e saranno loro a indicarci quale adottare. Una molto semplice, quella dell’etichetta; oppure l’altra con attività di controllo, in cui la Regione si farà parte attiva del sostegno. Dobbiamo dare la garanzia assoluta, preservando quel patrimonio del Piemonte rappresentato dalla filiera del latte crudo, garantendo la sua funzione di presidio sul territorio, oggi più che mai indispensabile”.
“Cheese è la più importante rassegna lattiero casearia a livello internazionale, un momento di riflessione e proposta per il territorio. Quando è nata, nel 1997, ha lanciato un segnale forte per un’offerta gastronomica all’insegna della sostenibilità, della lentezza, del senso del limite acquisito dal territorio, che è diventato una destinazione turistica di rango internazionale. Questo territorio si sta riorganizzando, affinché questa notorietà diventi duratura – ha sottolineato il presidente dell’ente Turismo Langhe, Roero e Monferrato Mariano Rabino”.
Come sempre il pubblico degli eventi Slow Food fa esperienza di grandi temi legati al sistema agroalimentare, attraverso il piacere del gusto e le parole dei diversi interessati, produttori e artigiani che ogni giorno, attraverso il loro lavoro, ci garantiscono cibi sani e buoni.
“C’è un mondo intorno” sostenuto dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, rappresenta il luogo della conoscenza e dell’incontro con i mestieri che ruotano intorno ai pascoli e al latte, dal pastore al botanico, dall’apicoltore al boscaiolo.
Torna il grande mercato dei formaggi con oltre 400 espositori provenienti da 14 Paesi, tra cui 90 presidi Slow Food. Da non perdere gli spazi dedicati ai 17 custodi dei prati stabili e dei pascoli, sia pastori che agricoltori, e ai 19 norcini di eccellenza nello spazio salumi. Se i laboratori del gusto sono già esauriti, novità di questa 15esima edizione sarà l’Osteria dell’Alleanza, dove tutti i soci e le socie Slow Food hanno la possibilità di gustare gratuitamente le preparazioni ideate dai cuochi e dalle cuoche dell’Alleanza Slow Food italiani. Immancabile la gran sala Vini, Formaggi e Salumi, dove sperimentare straordinari abbinamenti di formaggio a latte crudo, salumi artigianali e 300 etichette selezionate dalla Banca del Vino. Per concludere, i visitatori potranno gustare il caffè della Slow Food Coffe Coalition, i gelati dei presidi di Alberto Marchetti, la pizza di Fulvio Marino e le specialità espresse di decine di cucine di strada e food track in abbinamento alle etichette dei birrifici italiani presenti.
Gian Giacomo Della Porta
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