Nel nuovo disordine mondiale ridare un’anima alla politica

Nel nuovo disordine mondiale ridare un’anima alla politica per difendere l’interesse generale, cioè il rilancio di economia e lavoro. Nella Bellissima Lettera ai Corinzi si parla delle tre cose più importanti, Fede, speranza e carità ma si dice con chiarezza che la carità e’ la cosa più importante. Quasi due millenni dopo un Papa fondamentale per la politica che seppe rilanciare l’Italia uscita semidistrutta dalla seconda guerra mondiale, Paolo VI , disse che la politica è il più alto gesto di carità perché mentre la carità agisce nell’immediato ma sovente non cambia le condizioni di fondo, la politica , che si occupa dell’interesse generale del Paese, può aiutare lo sviluppo economico a creare occasioni di lavoro e le condizioni del benessere come è appunto successo negli anni del Boom economico ,opera dei Governi di De Gasperi e della DC, quando l’Italia era prima al mondo per tasso di crescita annua e quella crescita beneficio’ tutti soprattutto chi dopo la guerra cercava lavoro e benessere. In quel periodo le classi più povere ebbero un grande miglioramento nelle condizioni di vita e di lavoro. Negli ultimi trent’anni , invece, la bassa crescita economica ha aumentato notevolmente le diseguaglianze tra le classi sociali e all’interno della Città tra i quartieri dove si sta bene e i quartieri svantaggiati. Quando nel 2012:l’Arcivescovo Nosiglia disse che la metà della Città che stava bene non si accorgeva della metà della Città che stava male , di fatto diceva che la politica torinese non svolgeva il proprio compito di riequilibrio nelle condizioni di sviluppo anche per la metà della Città svantaggiata. Oggi che le distanze sono ancora cresciute rispetto al 2012 , con una parte consistente dei grandi capitali investiti all’estero , Torino e il Paese , nel nuovo disordine internazionale , hanno bisogno di rilanciare i programmi della politica e dei partiti per rilanciare lo sviluppo economico e sociale. Tutti i report più seri, da quelli di Banca d’Italia all’ultimo di Ambrosetti evidenziano l’aumento della competitività di Paesi che una volta erano dietro di noi come la Spagna , evidenziano il grande allungamento dei tempi di realizzazione delle infrastrutture , a partire dalla TAV, che insieme alla industria e alla ricerca portano lo sviluppo. Torino in particolare ha difeso troppo poco la sua grande industria e ne paga le conseguenza con una bassa crescita economica che purtroppo ha aumentato le diseguaglianze. Ecco perché sono importanti gli incontri o i convegni in programma nei prossimi giorni dalla Festa de l ‘Unita’ al convegno di Bardonecchia del 20 settembre . Rinnovare i programmi dei partiti per rinnovare il programma delle Amministrazioni affinché promuovano e difendano meglio gli interessi di Torino e del Paese nei prossimi mesi e anni, sviluppando il lavoro e diminuendo le diseguaglianze tra le classi sociali e tra i quartieri della Città . Ecco perché e’ importante ridare un’anima alla politica . Ecco perché i cattolici debbono mettere in campo il valore aggiunto che deriva dalla rinnovata lettura della Lettera ai Corinzi, di Paolo VI a di Mons. Nosiglia. Ma oggi si pone la questione che negli ultimi trent’anni i cattolici sparsi nei vari partiti negli non hanno avuto voce e non hanno inciso.

Mino GIACHINO

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