Dai notiziari dei telegiornali alle storie di vita personali di ciascunə di noi ogni anno si spera che un festival sui temi del transfemminismo non sia più necessario. Ogni anno, invece, tutto peggiora. C’è bisogno quindi che torni ancora, per la sua V edizione, MIND THE GAP, il festival transfemminista intersezionale diffuso a Torino – ideato, curato e prodotto da The Goodness Factory, con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo – in collaborazione con Circolo dei Lettori e Magazzino sul Po. Da mercoledì 25 fino a sabato 28 giugno sarà dunque “Divento Rivoluzione”, l’augurio affinché ognuno di noi sia l’inizio del cambiamento che vuole vedere nel mondo.
“Che tempi oscuri. Ogni anno speriamo che questo festival non sia più necessario. Ogni anno invece tutto peggiora. Divento Rivoluzione è il claim che abbiamo scelto per la quinta edizione del nostro festival. Un augurio affinché ogni persona sia l’inizio del cambiamento ma anche l’imperativo che ci diamo per non smettere di voler cambiare il mondo.” racconta Annarita Masullo – The Goodness Factory.
Mind The Gap non sarà solo un festival. Sarà un passaggio, un movimento, una presenza che si manifesterà in punti precisi della città: Museo Egizio – Circolo dei Lettori – Magazzino sul Po – Nora Book – SocialFare. Un lungo week end dal 25 al 28 giugno 2025 per parlare di abilismo, corpi non conformi, erotismo, antirazzismo, salute mentale, diritti civili e moltissimo altro sono i temi della quinta edizione di Mind The Gap: una quattro giorni per acquisire nuove consapevolezze. E farlo insieme.
Ideato e prodotto da The Goodness Factory con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo il festival è curato in collaborazione con Fondazione Circolo dei lettori, Magazzino sul Po e Nora Book realizzato in partnership con Amnesty International Italia, SocialFare, Nora Book, Torino Città per le Donne, Rete al Femminile, GenZ, Scomodo, Decolonizing Frames, Torino Comedy Lounge, GiULiA Giornaliste, Maurice GLBTQ.
I temi di questa quinta edizione sono stati elaborati e discussi con la preziosa collaborazione di un board partecipato da associazioni e espertə: Intreccio Viola, Maurice GLBTQ, Mica Macho, Progetto Nud3, Break The Silence, Prime Minister, Festival del Ciclo Mestruale, Marina Cuollo (Scrittrice e attivista), Dolores Privitera (Educatrice Sessuale), Purple Square, DDFF – Disability Film Festival, Rete al Femminile, Elena Goretti (Attivista), Rete delle Donne dell’Africa Francofona.
UN LUNGO WEEK END DI EVENTI TALK E APPROFONDIMENTI
Un’apertura in grande quella dell’edizione Divento Rivoluzione del festival Mind The Gap 2025, mercoledì 25 giugno alle 19.00 al Museo Egizio con Amnesty International e la proiezione del documentario Human Lights di Fabio Masi (regista, autore di Blob) e il talk con Francesca Corbo (Amnesty International Italia), Fabio Masi (Regista, autore di Blob) e Fabio Geda (Scrittore) moderato da Elisabetta Fagnola (Giornalista) per ripercorrere insieme i 50 anni di Amnesty International Italia. Un viaggio fra i diritti, che Riccardo Noury, Portavoce di Amnesty International Italia commenta così:
“In questi 50 anni abbiamo imparato e praticato la lezione che i progressi nel campo dei diritti umani si ottengono mobilitando le persone. Nel documentario Human lights, di persone in piazza, a volte gioiose e a volte infuriate, a volte vittoriose e a volte sconfitte ma sempre e comunque sfidanti e resistenti all’oppressione, ce ne sono moltissime. Il ringraziamento di Amnesty International Italia va a loro così come a chi, nel campo dell’arte, del giornalismo e dell’organizzazione di eventi, ci ha dato in questi decenni attenzione e spazio. A proposito di spazio, un luogo come il Museo egizio è perfetto: in questi anni ha dimostrato che aver cura della storia e della cultura di un paese non comporta automaticamente omaggiare chi lo governa.”
Si prosegue giovedì 26 giugno alle 19.00 a Magazzino sul Po con la lettura condivisa di Ricordatemi come vi pare di Michela Murgia in collaborazione con Rete al femminile, Torino Città per le Donne e Giulia Giornaliste. La viva voce dell’intellettuale più lucida e appassionata del nostro tempo torna a visitarci per una formidabile resa dei conti sul potere, il femminismo, la fede, la letteratura. Ma soprattutto sulle dieci vite che ha vissuto con incantata sfacciataggine, senza paura, ripercorse oralmente nell’unica autobiografia organica possibile per una che ha attraversato il mondo correndo scalza, bruciando luminosamente ogni tappa.
Venerdì 27 giugno alle 18.00 un incontro attesissimo con la presentazione del libro Utero con Vista di e con Domitilla Pirro, Benedetta Petroni moderato da Espérance Hakuzwimana, in un evento a cura di Nora Book. Il libro desidera gettare uno sguardo empatico e intersezionale sulla salute riproduttiva femminile, destreggiandosi in mezzo agli stereotipi più radicati. Mestruo, contraccezione, puerperio, scodellamenti, inseminazioni, stimolazioni, IVG, affitti grembali a breve-medio-lungo termine, congelamento ovuli, climaterio; dal menarca alla menopausa, dalla prima orrorifica visita ginecologica all’incontro immondo con l’ablazione, Utero con vista (dalle autrici di A Gambe Larghe, podcast sulla violenza ostetrica prodotto da Mondadori Studios) prova a mettere la narrazione al servizio della prospettiva bio-socio-culturale e smonta, per poi rimontare, le influenze e le pressioni sociali, gli ostacoli all’uguaglianza di genere e le ingerenze politiche che con rigorosa costanza inquinano, e inclinano, ogni pratica che ha a che vedere con il corpo, in particolare se femminile.
Con l’incontro Autismo, musica e resistenza: corpi e voci invisibili in programma alle 19:00 al Circolo dei Lettori si esplora il legame tra autismo, musica e resistenza sociale, culturale ed emotiva con Marianna Monterosso (Attivista e editorialista) in dialogo con Eugenio Cesaro (Eugenio in Via di Gioia). A partire dalla testimonianza di Marianna Monterosso, attivista e autrice, si attraverserà la complessità del vivere l’autismo nella società contemporanea: dall’invisibilità quotidiana alla mancanza di spazio per le soggettività non conformi. La musica diventa così strumento di alleanza, linguaggio alternativo e forma di resistenza: per immaginare nuove relazioni, per dare voce a chi troppo spesso non viene ascoltato. Un dialogo vivo, intimo e politico su cosa significa abitare il mondo da “invisibili” – e su come possiamo renderlo più accogliente attraverso il riconoscimento, la cura e la bellezza condivisa.
Alle 21.00 si prosegue ancora al Circolo dei Lettori con la Stand Up Comedy nell’evento dal titolo ARTICOLO 1 con Monir Ghassem in collaborazione con Torino Comedy Lounge. Monir Ghassem presenta il suo spettacolo di stand-up comedy “Articolo 1” che racconta con ironia e lucidità la realtà del mondo del lavoro vissuta dai neolaureati in Italia. Dai colloqui assurdi alle candidature infinite, dai contratti precari alla ricerca di una casa fino al complicato confronto con le aspettative familiari: uno spaccato autentico sulla vita adulta nella società post-2020.
La giornata si conclude alle 23.00 al Magazzino sul Po con il DJ Set a cura di BLOCK ORTICA, il collettivo di Dj che porta sul dancefloor un dialogo tra generi distanti, spaziando dalla trap alla techno, dalle sonorità black al noise più harsh insieme a DesCarada Selecta, prontə a sudare a colpi di perreo duro.
Per l’ultima giornata di Mind The gap, in programma sabato 28 giugno 2025, alle 11.00 a SocialFare il Laboratorio Nei tuoi panni con Federica Fabrizio e Nogaye Ndiaye in collaborazione con Decolonizing Frames. Il laboratorio nasce per provare collettivamente a decifrare e decostruire i meccanismi e le strutture che alimentano le disuguaglianze sociali. Comprendere cosa vuol dire vivere una discriminazione può essere molto complicato, soprattutto se non ci riguarda direttamente, ecco perchè il laboratorio si configura come un esperimento immersivo che aiuterà ad esplorare alcuni concetti in modo concreto.
Alle 17.00 al Circolo dei Lettori si prosegue con Marina Cuollo (Scrittrice, podcaster, conduttrice) e Federica Fabrizio (Attivista, autrice) e con la presentazione del libro Abilisti fantastici e dove trovarli. Per dirlo con le parole di Marina Cuollo, con abilismo si intende, “quella sottile e squisita pratica sociale che trasforma la vita delle persone con disabilità in una gita all’inferno”. Il mondo è stato progettato come se esistesse un unico tipo di corpo. Se non si rientra nei canoni, ci si sentirà inadeguati, tra scale nascoste dietro ogni angolo e parcheggi riservati, mai liberi, fra aiuti non richiesti e pacche sulle spalle. Si pensa sempre che, se la discriminazione non viene nominata, farà meno male o sparirà. Non è così: c’è bisogno di parlarne. Ed è questo che fa Marina Cuollo, tratteggiando una fenomenologia dei “dotati di norma”.
Alle 18.00, al Magazzino sul Po, Spo.T: i luoghi che cambiano la città con Maurice GLBTQ con Sofia Darino (Presidente dell’Associazione Maurice e attivista per tematiche trans*, LGBTQIA+ e transfemministe). Spo.T permette ad ogni persona di vivere il luogo in modo completamente autodeterminato, sperimentare, confrontarsi e vivere come se stessə quando fuori il mondo spesso non permette di esprimersi e conoscersi in serenità. Si andrà alla scoperta di come la cura di prossimità ridisegna quartieri più inclusivi, quale rete di alleanze serve per replicare il modello e come misurare il cambiamento. Un invito a chiunque voglia tradurre empatia in infrastruttura sociale e costruire una città dove ogni corpo sia libero di esistere. Uno spazio sicuro di incontro per le persone trans*, lo sportello Spo.T dell’associazione Maurice GLBTQ.
Mind the Gap si conclude alle 21.00 al Magazzino sul Po con Personal Margó che vede ospite la regista, attrice e Drag Queen Margó Paciotti con una performance che mette al centro il corpo, non solo come forma espressiva, ma come strumento politico. Una ricerca intima per riflettere sull’identità, un percorso emotivo tra luce e ombra in grado di trasformare il corpo/oggetto in significato; uno spettacolo per riflettere sulle questioni di genere. Attraverso l’utilizzo drammaturgico della musica, Personal Margó apre quadri distinti, a volte poetici, a volte grotteschi o ironici, uniti da un unico filo conduttore: un dialogo profondamente intimo con il proprio corpo.
Mind the Gap è ideato e prodotto da The Goodness Factory, spazio – intellettuale e fisico – per l’ideazione, la promozione e lo sviluppo di progetti artistici e culturali, per la produzione e la comunicazione di eventi e la diffusione di nuovi linguaggi. The Goodness Factory è un incrocio di vissuti e di esperienze lavorative molto diverse, un ambiente nato fin dal principio come rete reale e applicata, una dimostrazione di intelligenza collettiva che ha oggi all’attivo il management di Eugenio in via di Gioia, Andrea Laszlo De Simone, oltre alla collaborazione con Vittorio Cosma e Max Magaldi, la direzione artististica e la produzione di _resetfestival, la progettazione di diversi format di caratura nazionale dedicati alla formazione in ambito musicale, ai diritti civili e alla divulgazione dei temi fondanti del contemporaneo.
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