La scomparsa di Fiammotto, esponente storico del liberalismo torinese

È con profondo dolore che il Centro Pannunzio annuncia l’ improvvisa scomparsa del suo dirigente dottor Edoardo Massimo Fiammotto, giornalista liberale di grandi qualità intellettuali. Il Centro abbruna il labaro sociale per la sua immatura scomparsa. Anche nel suo nome continueremo il nostro impegno.

Fu stretto collaboratore del ministro Renato Altissimo, dirigente nazionale del PLI, assessore comunale a Pinerolo e direttore del quotidiano “Corriere Alpino”.

È stata una notizia improvvisa e sconvolgente arrivata come un fulmine.È  stato un grande amico e anche un mio estimatore. Avrebbe meritato riconoscimenti maggiori. A Ivrea gli venne assegnata una targa di benemerenza in maggio al termine di una mia conferenza a cui aveva dato il suo prezioso apporto con una testimonianza di rara acutezza. Il liberalismo piemontese, anzi la diaspora liberale deve rendere omaggio alla sua coerenza adamantina, appassionata e disinteressata.  Io ho perso un accompagnatore prezioso con cui abbiamo parlato tanto e in libertà come neppure nel PLI era consentito fare.

In segno di lutto la Presidenza ha deciso di annullare l’incontro dell’11 giugno in sede che E.M. Fiammotto aveva ideato e avrebbe dovuto presiedere. L’incontro del 6 giugno si aprirà con un minuto di silenzio e un ricordo del Presidente su Fiammotto a cui inviteremo la famiglia.

Pier Franco Quaglieni

Presidente Centro Pannunzio

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