Presentato, in Palazzo Pralormo, il restauro del “Ritratto” del conte Saluzzo di Monesiglio, generale e grande chimico. Autore, Pietro Ayres?
Nato a Saluzzo nel 1734 e scomparso a Torino nel 1810, Giuseppe Angelo Saluzzo di Monesiglio fu uno dei più illustri esponenti militari, Generale di Artiglieria, del Regno di Sardegna, ma soprattutto un grande “chimico” (fra i primi studiosi italiani di chimica dei “gas”), co-fondatore, insieme a Joseph-Louis Lagrange e a Gianfrancesco Cigna, di quella “Società Privata Torinese” che, dopo aver acquisito il nome di “Società Reale” fu trasformata, grazie all’approvazione di re Vittorio Amedeo III, in “Accademia Reale delle Scienze” (25 luglio 1783), oggi al civico 6 – priva ovviamente del titolo di “Reale” – dell’omonima via, a Torino. Il suo nome, ancora oggi, è legato in modo particolare a un tipo di “bottiglia” di sua invenzione, la “bottiglia di Monesiglio”, usata nelle esperienze di “pneumatica” per lo studio dell’anidride carbonica, mentre la Città di Torino gli ha dedicato, fin dall’ ‘800, la “via Saluzzo” (nome e date si sono, in parte, perse nel tempo durante il periodo fascista) nel quartiere di San Salvario.
Dunque, il suo, è uno (e purtroppo in buona compagnia) dei grandi nomi della storia piemontese ingiustamente trascurato e raramente ricordato in tutto il suo prestigio e in tutta la sua valenza storico-sociale.
A farne doverosa e lodevole ammenda, è oggi l’“A.N.Art.I. – Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia”, nella sua sezione torinese, cui si deve il progetto (approvato e sostenuto dallo “Stato Maggiore” dell’Esercito e dal “Ministero della Difesa”) che ha permesso di selezionare, tra la Collezione di dipinti dedicati ai personaggi militari di rilievo per la storia locale e conservati al “Museo Storico Nazionale di Artiglieria” di Torino, proprio l’ottocentesco “Ritratto” del Conte Giuseppe Angelo Saluzzo di Monesiglio, cui l’“Associazione” ha inteso dedicare un’importante “opera di restauro”.arte, storia
L’evento, rilevante sotto l’aspetto non solo storico ma anche artistico, è stato presentato nei giorni scorsi, presso il “Circolo Unificato dell’Esercito – Palazzo Pralormo” di corso Vinzaglio a Torino, alla presenza del Generale Luigi Cinaglia (Consigliere della Sezione Provinciale “A.N.Art.I.”) e di Lorenza Santa e Lucia Rossi, rispettivamente curatrice delle Collezioni dei “Musei Reali” di Torino e restauratrice con specifiche competenze nel settore dei “beni storico-artistici”.
“L’iniziativa rappresenta – ha precisato il Generale Cinaglia – un’occasione imperdibile per approfondire la storia e il recupero di un’opera che testimonia il prestigio e la memoria della tradizione militare piemontese e che sicuramente rappresenta un ‘tassello’ fondamentale del patrimonio artistico e identitario torinese”. Resta, però, il dubbio della sua attribuzione. Chi, l’autore del “Ritratto”? In merito, si sono espresse Lucia Rossi e Lorenza Santa: “Nell’ambito della sua valorizzazione la riscoperta del dipinto ottocentesco – hanno sottolineato le due studiose – ha riscosso un immediato interesse per le somiglianze con un analogo ritratto, esposto presso la ‘Galleria del Daniel’ dell’‘Appartamento di Rappresentanza’ del ‘Palazzo Reale’ di Torino, eseguito dal saviglianese ritrattista di corte Pietro Ayres nel 1840 ed anch’esso recuperato a seguito di un intervento conservativo con fondi ‘Art bonus’”.
“I restauri di entrambe le opere – hanno concluso – consentiranno ora di studiare approfonditamente i ritratti dedicati al grande scienziato piemontese, di indagare sulla committenza del re Carlo Alberto di Savoia Carignano e proseguire le collaborazioni scientifiche tra i Musei coinvolti”.
Dunque, il progetto, fatto partire, nei mesi scorsi, ha ancora un importante tragitto da compiere, al fine di dare un nome all’autore dell’opera presentata al termine del restauro. E che, se davvero fosse attribuibile a Pietro Ayres (Savigliano, 1794 – Torino, 1878) andrebbe a rinfoltire la già numerosa serie di “ritratti” d’impronta neoclassica dedicati da Ayres (cui si deve anche un album dei “costumi” e delle “armi” del Regio esercito di Carlo Alberto) a numerosi membri della famiglia reale.
Il tutto con buona (e giusta) pace per il “Ritratto”, per lo stesso Ayres e per il grande conte, generale e indimenticato chimico, saluzzese!
Per info: “A.N.Art.I. Torino”, corso Luigi Kossuth 50, Torino; tel. 011/8170560 o
https://anartitorino.blogspot.com/?m=1
Gianni Milani
Nelle foto: La presentazione del “Ritratto” restaurato; il “Ritratto” del conte Saluzzo di Monesiglio
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