Per celebrare gli 80 anni della Liberazione dal nazifascismo la Regione Piemonte, insieme al Museo diffuso della Resistenza, agli Istituti storici della Resistenza in Piemonte e a La Stampa, lancia “Memorie di Pietra – 80 anni dopo, 80 luoghi della Resistenza in Piemonte”: una pubblicazione che sarà distribuita gratuitamente il 25 aprile in edicola, e in abbonamento, con il quotidiano La Stampa.
Il libro sarà presentato in anteprima giovedì 24, alle 17, al Circolo dei Lettori – in via Bogino 9 a Torino – dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dal direttore de La Stampa Andrea Malaguti, con la partecipazione del presidente del Consiglio regionale Davide Nicco, del vicepresidente del Consiglio regionale e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione Domenico Ravetti, di Oscar Farinetti e di Sara Bonaparte, Chiara Bellagamba, Gabriele Calabrese ed Edoardo Bodda, studenti del Liceo Regina Margherita e vincitori del concorso di Storia contemporanea del Consiglio regionale.
“Memorie di pietra” racconta 80 luoghi significativi della Resistenza in Piemonte attraverso un percorso, geografico e storico che recensendo lapidi, memoriali e stele, ripercorre le tappe più significative della lotta di Liberazione e del sacrificio dei partigiani.
“Abbiamo voluto questo libro perché, nel celebrare gli 80 anni della festa che segna la nascita dell’Italia, così come la conosciamo oggi, devono essere forti in tutti noi il dovere e la responsabilità della memoria – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – Il libro vuol essere una guida e una bussola sulle strade e tra le tappe della Liberazione per accompagnarci alla scoperta e riscoperta delle nostre radici e del valore immenso della nostra democrazia che dobbiamo difendere ogni giorno insegnando alle nuove generazioni che finché sulla tomba di un partigiano ci sarà un fiore fresco, o un’aiuola curata, vorrà dire che avremo a cuore il nostro Paese, la nostra comunità e saremo in grado di difendere la nostra libertà nel futuro”.
“Per la comunità piemontese la lotta resistenziale da sempre riveste un significato particolare: non ci fu parte del nostro suolo, valle, collina, borgata o frazione in cui non sono state scritte pagine di sofferenza e coraggio. Non c’è famiglia che non sia stata attraversata dalle vicende di quel periodo della nostra Storia. Sono così tanti i luoghi della Memoria, che l’intero Piemonte può essere considerato un museo della Resistenza “a cielo aperto”. Lo dimostrano gli 80 tra cippi, lapidi e pietre di inciampo che sono raccolti in questo volume. Se non vogliamo che i nostri luoghi della Memoria, dai sacrari delle stragi alla più sperduta lapide, si riducano con il tempo ad essere teatri di commemorazioni ufficiali sempre meno partecipati, allora dobbiamo continuare a portare avanti con determinazione un impegno non solo istituzionale, ma anche culturale ed educativo, rendendo protagonisti i giovani e adoperando linguaggi adatti ai nuovi tempi. Solo così potremo coltivare e tramandare alle generazioni di domani una Memoria che sia solida come la pietra e al contemporaneo vivida e feconda. Il 25 aprile, la Resistenza, la Liberazione, hanno un carattere universale. È la festa di tutte le forze democratiche del nostro Paese. Il 25 aprile è la Festa di tutti gli italiani”, dichiarano il presidente del Consiglio regionale Davide Nicco e il vicepresidente Domenico Ravetti.
il presidente del Museo diffuso, Daniele Jalla commenta: “Il volume è frutto della stretta collaborazione tra il Museo e gli Istituti storici della Resistenza cui si deve la scelta delle 80 “memorie di pietra”, la stesura dei testi di presentazione di ognuna di esse. Il professor Claudio Dellavalle, già presidente di Istoreto, ha curato le introduzioni di carattere storico; il Museo ha coordinato la redazione del volume e la produzione degli apparati. Per tutti è stato il positivo banco di prova di un’intesa a più lungo termine in vista della creazione del Museo regionale diffuso della Resistenza”.