“Con la riapertura del CPR, voluta dal Governo nonostante l’opposizione del Comune e della cittadinanza, da lunedì a Torino ci saranno di nuovo persone private della libertà e di cui verrà calpestata la dignità solo perché straniere.” – dichiarano Alice Ravinale, capogruppo di AVS in Consiglio Regionale e Sara Diena, capogruppo di Sinistra Ecologista in Comune, presenti al presidio organizzato dalla rete Mai più Lager – No CPR che ha portato a Torino il simbolo basagliano Marco Cavallo.
“I CPR violano sistematicamente i diritti delle persone, e lo fanno senza nemmeno raggiungere l’obiettivo dei rimpatri (la cui percentuale non supera il 30%): vanno chiusi, è una vergogna che l’Italia continui a infliggere questo trattamento a persone che non hanno commesso alcun reato, sperperando in più enormi risorse pubbliche” – aggiunge Diena.
“Nei CPR le persone sono umiliate e portate alla disperazione più atroce, e per sedare i trattenuti c’è un abuso costante di psicofarmaci. È emerso in questi giorni che il nuovo gestore del CPR di Torino avrebbe dichiarato partecipando alla gara di aver sottoscritto un protocollo con l’ASL sulla tutela della salute mentale, di cui però non c’è traccia: ne chiederò conto all’assessore competente martedì con un’interrogazione urgente in Consiglio Regionale” – conclude Ravinale
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