Il lancio della bicicletta dalla balaustra dei Murazzi del Po, che provocò il grave ferimento di un giovane, non fu «un gesto d’impeto». Si trattò di un’azione «preceduta da una fase preparatoria di cui tutti gli imputati sono stati consapevoli». Così i giudici della Cassazione hanno scritto nelle motivazioni della sentenza che conferma le condanne per i tre adolescenti, allora minorenni, che la notte del 21 gennaio 2023 colpirono lo studente di medicina Mauro Glorioso.
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