Donne rapinate, fermati quattro giovani

In data 12 febbraio la Polizia di Stato, sotto il costante coordinamento della Procura presso il Tribunale di Torino e della Procura per i Minorenni del Piemonte e Valle D’Aosta, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e tre provvedimenti di fermo di indiziato di delitto emessi dal P.M. titolare delle indagini, a carico di quattro indagati, uno dei quali minorenne, gravemente indiziati di aver commesso, in concorso tra loro, una rapina in abitazione lo scorso 20 gennaio in danno di un’anziana vittima (classe 1936) e di sua figlia (classe 1967).

L’attività d’indagine, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Torino, prendeva avvio in seguito ad una rapina in abitazione, caratterizzata da particolare crudeltà in quanto le vittime venivano svegliate in piena notte da due individui, parzialmente travisati, che si erano introdotti dentro il loro alloggio, sito al primo piano di un condominio torinese, arrampicandosi fino al balcone ed infrangendo la porta finestra posta a protezione della cucina. Una volta all’interno dell’immobile, uno dei due rei, armato di pistola, puntava l’arma alla testa di una delle donne, ordinandole di stare zitta mentre il complice, armato di spranga, la afferrava per il braccio intimandole di consegnargli i soldi, presenti in casa, e la scaraventava a terra strappandole la collana dal collo.

Successivamente, l’individuo armato di pistola si dirigeva verso la camera della madre, quasi novantenne, puntandole la pistola al viso ed abbattendo il cane, armato, più volte sulla tempia dell’anziana che, confusa e disorientata per quello che stava accadendo, chiedeva aiuto. A quel punto, stante la crudeltà delle condotte poste in essere dai due rapinatori, i quali, nella foga, iniziavano altresì a mettere a soqquadro tutto l’alloggio, la figlia consegnava 200 euro ai due individui, che, solo a quel punto, si dileguavano.

Le tempestive investigazioni permettevano in tempi celeri l’identificazione non solo dei due autori materiali dell’efferata rapina bensì anche dei due complici con cui gli stessi si erano recati sul posto e che, durante il compimento dell’odioso reato, rimanevano nei pressi dell’abitazione fungendo da c.d. “palo”, per poi fuggire tutti e quattro insieme; attività d’indagine fondata su granitici elementi probatori derivanti dall’analisi dei filmati ripresi dagli impianti di video sorveglianza presenti nei pressi dell’abitazione ma anche dalla disamina di un video, rinvenuto sul cellulare di uno degli indagati, sottoposto a sequestro in quanto soggetto arrestato per un altro reato tre giorni dopo il delitto, il quale aveva filmato le fasi salienti della rapina, conservando poi il filmato sul telefonino.

In data 14.02.2025 il Tribunale di Torino convalidava i Fermi di indiziato di delitto emessi a carico dei tre indagati maggiorenni, disponendo la custodia cautelare in carcere.

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