I 150 anni dello storico caffè Baratti & Milano

Un compleanno che apre una nuova stagione

Le novità di gennaio e febbraio 2025

 

Lo storico Caffè di Piazza Castello a Torino festeggia i 150 anni dall’apertura e per dare seguito a questo compleanno istituzionale, Baratti & Milano si apre a un anno di eventi e appuntamenti che saranno dedicati a raccontare una realtà che rappresenta non solo un’icona culturale della città, ma anche un punto di incontro e dialogo, dove l’impresa si intreccia con la cultura e la cultura si traduce in impresa. Dall’arte, con il progetto Vetrinista sarà lei, che trasformerà la vetrina su Piazza Castello in un’opera d’arte contemporanea, alla pasticceria, con le nuove linee di praline, passando per l’apertura del ristorante serale firmato dallo chef stellato Ugo Alciati, e la mostra d’archivio che celebra la storia dell’iconica pubblicità Baratti & Milano: ogni mese sarà arricchito da novità e sorprese in pieno stile Baratti & Milano, per continuare a raccontare la storia e il futuro dell’eccellenza sabauda.


«Il Caffè Baratti & Milano è una tappa importante nella storia della città di Torino. Il traguardo di questo compleanno è motivo di orgoglio e siamo entusiasti di offrire alla città, dopo ben 150 anni, il locale storico immutato nelle sue parti caratteristiche, sia rispetto all’inaugurazione di fine 800, sia rispetto ai rinnovamenti di inizio ‘900. Il Caffè Baratti & Milano con tutto il suo personale di sala, cucina e pasticceria, è pronto a iniziare un anno ricco di nuove occasioni da condividere con i suoi clienti e amici, rafforzando ancora di più il legame tra la storica caffetteria di Piazza Castello e la città che la ospita dal 1874» dice il Dott. Guido Repetto, Presidente di Baratti & Milano

 

LA CENA CON ALCIATI NEL CAFFÈ STORICO

 

Tra le tante novità del nuovo anno, giovedì 30 gennaio alle 20 verrà aperto il ristorante serale nello storico Caffè Baratti di Piazza Castello: è “Ristorante Baratti & Milano”, in collaborazione con Ugo Alciati. Il progetto segna un’importante evoluzione per il locale, che si rinnova grazie alla collaborazione con lo chef stellato Alciati, membro di una delle famiglie più prestigiose della cucina piemontese. L’obiettivo sarà raccontare la tradizione in modo innovativo, proponendo un’esperienza che unisce storia e contemporaneità. La nuova identità culinaria del Caffè mostrerà la grande esperienza dello staff che incontra il gusto di Torino, insieme per un’esperienza unica. L’illustratrice Annalisa Bollini ha curato un’inedita versione grafica del menu del ristorante, integrando elementi architettonici della Galleria e portando a sintesi gli ingredienti iconici del brand Alciati e di Baratti & Milano.

 

«La collaborazione con Baratti & Milano non è un’operazione commerciale. È nata dal piacere di poter far parte di un progetto di qualificazione di uno spazio affascinante e storico portando la nostra esperienza, le nostre ricette e i nostri fornitori in un’équipe di lavoro residente con cui iniziamo un dialogo di ristorazione. L’idea è anche quella di ricercare insieme nella tradizione gastronomica torinese quelle ricette che sono ancora nella memoria e dare loro un “vestito contemporaneo”» afferma lo chef Ugo Alciati.

 

«Nell’illustrazione per il menù del Ristorante Baratti & Milano ho dato ampio spazio alla Galleria, alla sua struttura architettonica e alla sua intramontabile magia, dedicandole il fronte e il retro. Per le due ali interne, che aprono letteralmente le porte al menù, ho pensato a una parata allegra e variopinta che accompagna i clienti nel mondo della famiglia Alciati. A guidare il gruppo ci sono due animali fantastici, ispirati alle targhe decorative degli arredi interni, dove tra elementi floreali e nomi dei migliori prodotti spuntano due strani animali che ricordano i bestiari medievali. Gli altri personaggi, invece, distribuiscono caramelle e confetti ricordando la storica tradizione dolciaria di Baratti & Milano, o portano omaggi floreali, celebrando il nuovo capitolo del Caffè» dichiara l’artista Annalisa Bollini.

VETRINISTA SARÀ LEI: IL NUOVO PROGETTO ARTISTICO DEL 2025

 

In prossimità dell’apertura del nuovo ristorante serale del Caffè Baratti & Milano, mercoledì 29 gennaio segna per lo storico locale sabaudo un’altra tappa importante nell’ambito dei festeggiamenti dei 150 anni, quando verrà lanciato Vetrinista sarà lei, di Helga Faletti, a cura di Luca Beatrice, che ha seguito il progetto artistico sin dall’inizio e l’ha portato a termine prima della sua improvvisa e recente scomparsa. Baratti & Milano lancerà l’iniziativa come previsto, con il sentito desiderio di onorare e commemorare l’impegno e il lavoro di un amico e stimato critico d’arte

Vetrinista sarà lei trasformerà la vetrina su Piazza Castello in un’opera d’arte: artisti contemporanei allestiranno la storica vetrina attraverso uno studio architettonico e scenografico. Il progetto parte dal voler comunicare la storia di Baratti & Milano e la sua evoluzione nel tempo attraverso le vetrine, che diventano l’identità di questa trasformazione. Gli artisti coinvolti saranno: Nicola Bolla, Massimo Giacon, Marco Lodola, Elena Salmistraro e Maurizio Vetrugno. A ogni artista selezionato sarà associato un prodotto di Baratti & Milano e le loro opere saranno esposte per una quarantina di giorni.

«Mettersi in vetrina, oltre a suggerire il necessario narcisismo in chi crede sia bello esporsi, implica innanzitutto una volontà di comunicare bellezza. Così, nel luogo più centrale di Torino, tra i portici metafisici e l’inalterato glamour del tardo Liberty, una mezza dozzina di artisti contemporanei allestirà la storica vetrina di Baratti & Milano che affaccia sulla Piazza Castello. Non sarà una semplice collocazione stravagante ma un vero e proprio studio architettonico e scenografico in dialogo tra due ambiti di eccellenza. Un breve viaggio all’insegna dell’estetica contemporanea che ci accompagnerà per tutto il 2025» aveva dichiarato Luca Beatrice, curatore del progetto Vetrinista sarà lei, in vista della sua inaugurazione.

 

«Ho sempre avuto l’impressione, lavorando con Luca Beatrice, che lui provasse un piacere vero a sfidare “il già fatto”, con intelligenza e ricerca. Ogni idea era un’occasione per incontrarci e un giorno, seduti al Caffè Baratti, gli chiesi di fare con me un progetto più che particolare, dedicato alla storia di Baratti & Milano, alle sue vetrine e all’arte contemporanea. Gli raccontai che non ero soddisfatta delle proposte ricevute, perché tra le idee di tutti non si vedeva la giusta direzione. Al primo plin avevamo già il titolo e un anno di lavoro. “Sei contenta? Allora vai avanti”: mi avrebbe detto così. Me lo ha chiesto altre volte, dopo avermi indicato come perfezionare ogni allestimento. Stiamo andando avanti, e sono contenta di lavorare con artisti scelti da Luca seguendo una rotta ben tracciata» afferma Helga Faletti, capo-progetto di Vetrinista sarà lei.

 

Le vetrine dei negozi non sono solo spazi espositivi per prodotti commerciali: nel corso del XX secolo sono diventate piattaforme di sperimentazione artistica, luoghi in cui gli artisti hanno potuto esprimere idee innovative e ridefinire il rapporto tra arte, commercio e società. Artisti come Salvador Dalí e Andy Warhol hanno trasformato le vetrine in vere e proprie opere d’arte, utilizzandole per sfidare le convenzioni artistiche e catturare l’attenzione del pubblico. Entrambi, pur appartenendo a movimenti diversi – il Surrealismo e la Pop Art – hanno utilizzato la vetrina come una sorta di specchio della società e dell’illusione, ma con approcci e significati radicalmente differenti. Nei loro lavori si nota come la vetrina diventi una metafora potente: per Dalí è una finestra sull’inconscio, un modo per guardare oltre il velo della realtà visibile; per Warhol, invece, è un contenitore del desiderio e della ripetizione, dove l’arte e il consumo si confondono. Mentre Warhol esplora la vetrina come luogo di consumo, ripetizione e massificazione della cultura popolare, Dalí la trasforma in un contenitore di sogno, surrealismo e psicologia. Questi artisti hanno trasformato le vetrine – reali o simboliche – in specchi della società, in luoghi in cui il cliente diventa parte integrante del processo espositivo. Dalí e Warhol invitano quindi a riflettere su come, nel mondo moderno, ogni vetrina – fisica o psicologica – non solo esponga, ma definisca il nostro rapporto con la realtà. In questo senso, le vetrine come opere d’arte, sono più di semplici contenitori di oggetti: sono spazi in cui si riflettono i nostri desideri, la nostra continua ricerca di significato, bellezza e identità. Così, la vetrina di Baratti & Milano, attraverso l’interpretazione degli artisti selezionati, si trasformerà da semplice elemento decorativo a potente strumento di riflessione: chiede di guardare non solo ciò che è esposto, ma anche il modo in cui guardiamo il mondo e ci rapportiamo ad esso. La prima opera a inaugurare il progetto il 29 gennaio sarà Barattola di Marco Lodola, con la sua rappresentazione artistica legata alla Caramella Classica Baratti & Milano. Le due opere seguenti saranno invece di Elena Salmistraro, che inaugurerà il 20 marzo e si ispirerà alle uova di Pasqua e alle tavolette di cioccolato, mentre l’8 maggio sarà la volta di Massimo Giacon, con la sua opera ispirata al cremino.

 

Marco Lodola, Barattola, 2025, lamiera, led, cm 115x12x180: l’opera Barattola, concepita da Lodola appositamente per le vetrine di Baratti & Milano, celebra la tradizione dello storico Caffè torinese e l’evoluzione del design pubblicitario. Realizzata in alluminio led e pellicole viniliche, l’installazione si ispira al celebre manifesto della caramella classica, disegnato nel 1928 da Pluto. Con il suo stile inconfondibile, Lodola intreccia passato e presente, reinterpretando l’estetica dell’epoca attraverso forme semplici e colori accesi. La ricetta della Caramella Classica Baratti & Milano viene registrata nel 1906, dopo anni di produzione e vendita nel laboratorio artigiano del pregiato caramellista Ferdinando Baratti. Si chiamò da sempre Classica perché prima tra le caramelle preziose di questo laboratorio di confettieri e liquoristi. Alchimia, conteggi e antiche cifre di porzioni portano al rito della preparazione di una caramella trasparente e delicatissima, imitata da molti ma rimasta unica nei suoi naturali e semplici gusti di ingrediente perfetto. La trasparenza dell’impasto ispira le trasparenze viniliche dell’artista, consegnando al Caffè storico e alla Città un omaggio inimitabile alla Caramella più famosa del mondo.

La ricerca artistica di Lodola esplora il mondo dello spettacolo, del cinema e – più in generale – della società, avviando un confronto continuo con l’immaginario della cultura di massa. Includendo letteratura, musica e design, l’eclettica pratica di Lodola trova la massima espressione nelle iconiche sculture luminose realizzate in plexiglass con forme sintetizzate e colori rigorosamente pop

 


LE NOVITÀ DI FEBBRAIO: LA FESTA E LE NUOVE LINEE

 

Il mese di febbraio inaugura con un’iniziativa che coinvolge tutta la città: per celebrare la data effettiva dell’apertura del Caffè storico del 1875, sabato 1 febbraio, dalle 14 alle 19, verrà servita la classica cioccolata calda di Baratti & Milano nella splendida cornice della Galleria dell’Industria Subalpina. Un assaggio in omaggio servito da “Barattine” in costume per festeggiare insieme l’importante ricorrenza. Ma le novità del mese non finisco qui. San Valentino sarà l’occasione di lancio della nuova linea di praline di cioccolato firmata Baratti & Milano con la nuova linea di scatole artigianali prodotte a Torino. La nuova collezione sarà disponibile esclusivamente presso il Caffè storico in Piazza Castello dal 1 febbraio. La linea comprenderà circa cinque modelli di praline realizzate a mano che si portano dietro l’esperienza di 166 anni di laboratorio creativo, declinate in una varietà di gusti tra cui le classiche alternative al cioccolato fondente e al latte. Gli ingredienti saranno un omaggio all’alta qualità: fave di cacao Ecuador Nacional e latte di Normandia, senza dimenticare l’eccellenza dei prodotti nazionali, come le mandorle pugliesi e i pistacchi siciliani, e locali, come le rinomate nocciole delle Langhe.

 

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