Doppia replica, al torinese “Spazio Kairòs”, per lo spettacolo firmato “Onda Larsen” e dedicato al celebre “ladro gentiluomo” creato da Leblanc
Venerdì e sabato 17 e 18 gennaio.
Nuova data, domenica 19 gennaio, anche per “Tekken Drama”
Per i tanti aficionados (il gruppo è davvero folto!) del leggendario Arsenio Lupin (Arsèn Lupin), creatura letteraria ideata da Maurice Leblanc nel 1905, la notizia penso sia davvero ghiotta. Udite udite, oh irriducibili “Lupiniani”! Il vostro mitico “ladro gentiluomo” che ruba per sé ma anche per i più bisognosi e sempre e solo ai più facoltosi, protagonista di numerosi romanzi dai quali, negli anni, sono state tratte numerose trasposizioni cinematografiche e televisive, nonché magico ispiratore del famoso manga ed anime “Lupin III” creato dal fumettista giapponese Monkey Punch, è tornato! E non solo. Con lui, e, perennemente, al suo fianco, potrete nuovamente imbattervi nelle innumerevoli peripezie del suo migliore amico e tiratore scelto (dai folti capelli neri e l’indisciplinata barba che va dal basso verso l’alto), il taciturno bevitore e accanito fumatore Jigen (Daisuke Jigen), insieme al collega Goemon Ishikawa XIII e alla superseducente e, anch’essa, abile “artista della truffa”, Fujiko Mine o Margot. Che bellezza! Di nuovo insieme il “magnifico poker”, che ha sempre a che vedersela, almeno nelle pagine di Leblanc, con l’ispettore Justin Ganimard della polizia francese e con il detective inglese Herloch Sholmes, personaggio ovviamente ispirato allo “Sherlock Holmes” di Sir Arthur Conan Doyle. Di nuovo insieme. A vostra completa disposizione. Sì, ma questa volta non in un racconto di Leblanc, o in un fumetto di “Mangaka”, o in un film o un cartone animato: tutto accade a teatro in “Io, me e Lupin” prodotto dalla torinese Compagnia Teatrale “Onda Larsen” e in scena venerdì 17 e sabato 18 gennaio prossimi, alle 21, allo “Spazio Kairòs” di via Mottalciata 7, a Torino, per la stagione “Interferenze”.
Doppia replica, lo spettacolo, scritto e diretto da Lia Tomatis, con in scena Riccardo De Leo, Luciano Faia, Gianluca Guastella e la stessa Tomatis si rivolge soprattutto a un pubblico giovane, ma non solo. E lo fa attraverso una “storia contemporanea”, che racconta, come spesso oggi accade, di “ragazzi qualificati” e “super formati” alla ricerca di lavoro e dignitose opportunità: quando però si trovano con muri invalicabili davanti e porte sbattute in faccia e a loro paiono non restare altre via d’uscita, può anche nascere l’idea “non bella” di mettere su una banda, senza tralasciare una certa classe e una certa “esigenza artistica” per farlo. Pertanto, perché non ispirarsi a uno dei propri “eroi d’infanzia”: lui, Lupin? “La cosa – dicono gli interpreti – sembra funzionare bene, anzi forse fin troppo bene, fino a sfuggire loro di mano: e così il gioco alla sopravvivenza di quattro sprovveduti diventa una moda così diffusa tanto da costruire una sorta di realtà alternativa. Come uscirne? Ma soprattutto: occorre uscirne? Si aprono, dunque, una serie di interrogativi che riguardano tutti, banda e pubblico: quanto siamo condizionati nelle nostre azioni, ciò che ci piace, ci piace davvero o ce lo facciamo piacere? E le nostre identità, noi stessi, siamo ciò che siamo oppure diventiamo ciò che è necessario? E cosa altro potremmo essere? E quanta consapevolezza c’è, e quanta ne serve per riconoscere i condizionamenti che subiamo?”. Queste, e altre, le domande che sottendono questa nuova commedia di “Onda Larsen” che, come al solito, fa ridere “affondando però un po’ il coltello nella carne viva della nostra società, svelandone le falle e le contraddizioni”. Senza troppo infierire. Con le dovute maniere.
Come accade per la seconda pièce, anch’essa in replica, dopo il sold out dell’anteprima nazionale in dicembre. Titolo: “Tekkendrama – Come farsi amici i mostri”, di e con Francesca Becchetti (attrice e formatrice della Compagnia “Anomalia Teatro”) per la regia di Alice Conti. Inserito in “Interferenze”, la stagione di “Onda Larsen”, lo spettacolo è in programma, sempre allo “Spazio Kairòs” di via Mottalciata, domenica 19 gennaio, alle 18,30. La storia racconta di Eveline, una giovane di trent’anni impegnata a portare il pubblico nei meandri della sua psiche, partendo da un pretesto banale: la fine di una relazione amorosa. “Tekken”, perché è una “lotta fatta di pugni e pugnalate”. “Drama” perché “luogo di tragedia e satira”.Il lavoro comincia dalla collaborazione con “Educadora Onlus”, realtà educativa nella zona Nord di Torino, che lavora con pre-adolescenti e adolescenti del territorio, dove la maggior parte di abitanti é di origine straniera e migrante.
L’autrice ha ideato e condotto per tre anni il Laboratorio “Sistar!” per “sole ragazze adolescenti” sul tema della sessualità e l’affettività. Questa indagine laboratoriale insieme ad altre pone il seme alla drammaturgia che inizierà a prendere forma durante il “Festival Montagne Racconta” condotto dal drammaturgo e sceneggiatore aretino Francesco Niccolini.
Il lavoro inizia la sua indagine registica insieme alla collaborazione con l’attrice, autrice e regista Alice Conti del Collettivo Nomade “Ortika”.
Per info: “Spazio Kairòs”, via Mottalciata 7, Torino; tel. 351/4607575 o www.ondalarsen.org
Gianni Milani
Nelle foto: Immagini da “Io, me e Lupin” e da “Tekken Drama”
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE