“Per intervenire sulla povertà non serve questo intento persecutorio, ma condivisione di obiettivi”
Nell’audizione con le associazioni e i sindacati dei proprietari di casa, avvenuta questa mattina in II Commissione del Consiglio regionale del Piemonte su mia richiesta, abbiamo potuto approfondire il tema della proposta di deliberazione in Consiglio Comunale di Torino, denominata “Vuoti a rendere”, che definisce una serie di iniziative per il monitoraggio degli appartamenti sfitti e l’eventuale sanzione ai proprietari. Già il nome che è stato scelto per questa campagna, diventata poi proposta di deliberazione di iniziativa popolare, è indicativo di una volontà vessatoria: “Vuoti a rendere”, come se i proprietari di casa dovessero rendere ciò che è loro alla collettività. Un approccio evidentemente inquietante, degno di altre epoche e di altre società, in cui la proprietà privata non era certamente vista di buon occhio.
Il problema della povertà, dell’aumento delle povertà grigie, della difficoltà di molte famiglie di trovare una casa in affitto e soprattutto di poterla pagare, non può e non deve essere sottovalutato: nella visione del Gruppo Consiliare Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale è necessario potenziare Lo.C.A.Re, – Agenzia Sociale Comunale per la locazione, mettendola in grado di incidere veramente sul bisogno, mettere a disposizione quanto prima il patrimonio immobiliare di edilizia residenziale pubblico attualmente non utilizzato, ma soprattutto è fondamentale instaurare un dialogo con tutte le parti coinvolte, come peraltro a Torino si è sempre fatto in questo ambito. La volontà di trovare soluzioni praticabili esiste e sono certo che i proprietari di casa non si tireranno indietro di fronte a una seria interlocuzione che li metta nelle condizioni di affittare con ragionevoli garanzie i propri appartamenti, che spesso costituiscono un patrimonio costruito nelle generazioni con fatica e attitudine al risparmio, negli ultimi anni, tra l’altro, coinvolti in costosi adeguamenti dalle varie normative che si sono succedute su tematiche ambientali, energetiche, di sicurezza.
D’altra parte, tenere una casa sfitta è un costo che si aggira attorno ai 3mila euro all’anno, non esiste convenienza nel decidere di non affittarlo; molti appartamenti sono nel circuito dell’affitto agli studenti, altri sono in stabili che sono in attesa di ristrutturazione, ci sono spesso motivazioni tangibili per cui non sono sul mercato.
Quello che sicuramente non si deve fare è cercare lo scontro, prima di tutto nelle intenzioni: la proposta di deliberazione è irricevibile e soprattutto inattuabile perché contraria alle norme vigenti, ma nel trinomio “censimento, diffida, requisizione” si legge una volontà persecutoria verso la proprietà privata che non si può giustificare dicendo che “Vuoti a rendere” è prima di tutto rivolto al patrimonio pubblico, come ho sentito questa mattina in Commissione.
Silvio Magliano
Presidente del Gruppo Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale
Consiglio Regionale del Piemonte
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