Era punto di riferimento nel mondo della cultura
Se n’è andato un uomo d’altri tempi, dallo stile inconfondibile, colto, intelligente, sensibilmente visionario, che aveva una profonda passione e conoscenza per il mondo dell’arte e dell’antiquariato. Si tratta del Cavaliere Giovanni Matta, antiquario a Verolengo, creatore della casa d’arte Mattarte, attualmente guidata dal genero Raffaello Lucchese e dalla figlia Pinuccia Matta.
È stato un antiquario di livello internazionale che ha operato con successo negli anni Settanta e Ottanta, e che rappresenta una perdita importante per il mondo della cultura e dell’arte. Adorato da tutta la famiglia, anche dai nipoti Simone e Eleonora, Giovanni Matta è ricordato anche per aver portato a Verolengo il jet-set italiano degli anni Ottanta, tra cui cantanti, attori e giornalisti quali I Ricchi e Poveri, Bruno Lauzi, Renato Pozzetto e Amedeo Goria. Passarono per Mattarte, grazie a lui, anche la Regina del Belgio Paola di Liegi e l’attore Paolo Stoppa, e furono organizzate delle aste alla presenza del noto tenore italiano Andrea Bocelli.
Giovanni Matta ha avuto tra i suoi ospiti illustri non solo esponenti del mondo dell’arte, ma anche grandi calciatori come Maldini e Albertini, amati beniamini del Milan di Berlusconi, oltre a Giampiero Boniperti, simbolo e Presidente Onorario della Juventus di allora.
Un uomo, Giovanni Matta, con un passato da Ufficiale degli Alpini, che è stato un punto di riferimento a livello nazionale per tanti antiquari e un Maestro per tutta una generazione. Se ha potuto dedicarsi con tanta passione all’antiquariato lo deve anche alla sua amata moglie Natalina, esperta arredatrice e a sua volta Cavaliere del Lavoro, titolo che non amava mostrare, in quanto donna sensibile, intelligente e umile, qualità che condivideva con il marito Giovanni, e al figlio Fabrizio che ha collaborato con passione all’attività di Mattarte come perito gemmologo.
Mara Martellotta
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