Proseguono gli scambi artistico-culturali tra il Museo MIIT e altre istituzioni curatoriali estere. Il mese di ottobre sarà denso di mostre nell’ambito del museo. Dal 12 al 19 ottobre si terranno le mostre “Il viaggio nell’arte-alla scoperta di nuovi mondi” e l’esposizione dedicata ad Anna Rota Milani “Lavori su rame”, mentre dal 19 al 31 ottobre si potrà visitare la mostra “Il filo di Turandot”. Le tre mostre sono state organizzate anche per celebrare la Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani).
“Il viaggio nell’arte – alla scoperta di nuovi mondi” è a cura di Antonella Bovino e Guido Folco, con il patrocinio di numerosi enti e associazioni. Presenterà una selezione di artisti contemporanei internazionali che si confronteranno sui temi della ricerca e della sperimentazione del “nuovo”, nel ricordo della realtà storica della scoperta dell’America.
La personale di Anna Rota Milani, visitabile dal 12 al 19 ottobre prossimo, intende far riscoprire una tecnica antica, la pittura su rame. Anna Rota Milani ama sperimentare con la pittura e con i materiali, e quasi inconsapevolmente ripercorre, con l’entusiasmo della scoperta, strade antiche e raffinate. È il caso dei suoi ultimi lavori, che riprendono una tecnica in passato già adottata dall’artista della pittura su rame, sorprendente per gli effetti e resa tonale cromatica grazie alla lucentezza e alla levigatura del supporto. Una differenza fondamentale rende unici i lavori di Anna Rota Milani rispetto ai suoi illustri predecessori che si sono confrontati con questa tecnica, dai maestri fiamminghi al Bronzino, da Caravaggio a Sebastiano Del Piombo, da Guercino a Guido Reni. L’immediatezza della sua esecuzione senza ripensamenti si richiama a veloci spatole di colore, segni e gesti istintivi che segnano lo spazio e la luce. Contrariamente alla pittura manierista del ‘400 e ‘500, così ricca di dettagli, improntata verso un classicismo ridondante e ormai volto verso un lento, seppur provvisorio declino, la pittura e l’arte su rame dell’autrice vivono di immediatezza espressiva, quasi uno specchio riflettente le sue emozioni e della sua sensibilità. Nelle opere di Rota Milani emergono la natura, gli alberi e i paesaggi, ma anche le vedute urbane, con le sequenze dei grattacieli percorse da strade e automobili, sempre colpiscono una espressione vivace di modernità. I soggetti preferiti dall’artista, nella sua sempre attuale pittura a olio, si riflettono nei dipinti su rame, assumendo una valenza concettuale ed estetica nuova e sorprendente. Il supporto dei toni caldi rende bene il contrasto con i colori squillanti dell’olio, e anche con il monocromo, a volte utilizzato dall’artista, li amplifica e armonizza. La scelta di una stesura corposa di pigmento a spatola, mantiene intatta la forza dirompente dell’idea. Anna Rota Milani evoca, con questi lavori, una storia antica, rendendola contemporanea allo sguardo dell’osservatore, testimoniando quanto nell’arte abbia sempre il sopravvento il talento, al di là di tecniche, stili e materiali. Anna Rota Milani restituisce nobiltà e raffinatezza a una tecnica desueta, eppure così affascinante e ricca di valori estetici e artistici. Nell’essenzialità del gesto l’artista ritrova la sintesi ideale, sempre attuale, di una bellezza mentale e metafisica, in cui lo spazio si dissolve nella luce e nel riverbero del supporto del colore, nella potenza e nella corposità della materia, ma anche per il gusto del reale e della sorpresa espressiva che rendono palpitanti di vita i suoi scorci metropolitani. Anna Rota Milani si conferma quindi sperimentatrice elegante di una visione contemporanea del mondo, originale e orientata alla ricerca, attenta alla tradizione, alla storia, al proprio sentire più intimo.
Sabato 12 ottobre, Giornata del Contemporaneo AMACI, MA – EC, inaugura presso il MIIT di Torino “Il filo di Turandot”. In dialogo 26 artisti provenienti da Germania, Colombia, Romania, Italia e Cina che esporranno oltre trenta opere tra olii su tela, fotografie, opere su carta e lavori realizzati su tecniche miste. Il progetto è alla sua seconda edizione, dopo quella realizzata in modalità virtuale nel 2020. “Il filo di Turandot” simboleggia un percorso di lettura, un collegamento, il permesso mentale di esplorare un mondo diverso, il desiderio di avvicinarsi e di comprendersi reciprocamente. Tutto ciò si trasforma in un atto creativo che spinge a realizzare la propria interpretazione in forma artistica. Si tratta di artisti diversi per provenienza e formazione, ma capaci di instaurare tra loro un dialogo all’insegna dell’arte, in un’ottica di confronto e arricchimento spirituale che nasce dal desiderio di conoscere mondi distanti e trarre linfa vitale dalle loro differenze. Come in Turandot, il visitatore dovrà aggirarsi tra contrasti e misteri per comprendere il significato nascosto di ogni opera. La mostra è stata realizzata in collaborazione con Contemporary Oil Painting di Pechino.
Inaugurazione delle mostre, tutte alle ore 18: “Viaggio nell’arte-alla scoperta di nuovi mondi” 12 ottobre 2024 fino al 19 ottobre 2024,
Anna Rota Milani, “Lavori su rame”, 12-19 ottobre
“Il filo di Turandot”, 12-31 ottobre
Italia Arte Museo MIIT, Corso Cairoli 4, Torino
Tel: 0118129776
Mara Martellotta
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