Martin Scorsese, la leggenda del Cinema approda a Torino per il premio Stella della Mole

Il Museo Nazionale del Cinema di Torino rende omaggio a Martin Scorsese, che si può considerare uno tra i maggiori esponenti della “New Hollywood “ che continuano a stupire il pubblico di tutto il mondo a più di sessant’anni dal loro esordio, avvenuto negli anni Cinquanta. Ampiamente considerato uno dei registi più influenti di tutti i tempi e il più grande cineasta americano vivente, Scorsese ha fortemente influenzato e gettato le basi artistiche ed estetiche della cinematografia contemporanea, contribuendo a rinnovare i generi e lo star system.

“Sin da quando più di settant’anni fa sedevo con i miei nonni e i miei genitori a guardare ‘Paisà’ di Rossellini in televisione – dichiara Martin Scorsese – il cinema italiano ha occupato un postomolto speciale nel mio cuore. È diventato una presenza che mi ha guidato, sostenuto e spronato nel mio lavoro di cineasta. È davvero significativo per me ricevere il riconoscimento ‘Stella della Mole’, in questo momento della mia vita, in questo museo dedicato a uno dei grandi amori della mia vita, il cinema italiano”.

“I film di Martin Scorsese – dichiarano Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, rispettivamente Presidente e Direttore del Museo Nazionale del Cinema –  hanno scavato un solco indelebile nella storia del cinema e nell’immaginario di tutti noi. Considerato uno tra i più importanti registi al mondo, con la sua arte è stato capace di fotografare epoche e stili, malesseri e incertezze di una società in continua trasformazione. Lo sentiamo anche molto vicino per il suo impegno nella conservazione e recupero del patrimonio filmico”.

Oltre al suo ruolo di regista e produttore, Scorsese è anche un autorevole sostenitore della conservazione e del restauro dei film classici. Nel 1990 ha fondato “The Film Foundation”, che ha contribuito a restaurare oltre mille film, rendendoli accessibili al pubblico di tutto il mondo. Nel 2007 Scorsese ha ampliato questo lavoro attraverso il World Cinema Project della Film Foundation, per restaurare e distribuire film da tutto il mondo. Questo impegno nei confronti dell’arte cinematografica emerge nel suo stesso lavoro di regista, in cui talvolta rende omaggio alla storia del cinema attraverso riferimenti e citazioni visive. Egli ha fatto da tramite tra i cineasti e gli archivisti, favorendo un prezioso lavoro di conservazione che oggi sarebbe andato perduto. Il premio Stella della Mole alla Carriera è stato conferito il 7 ottobre alle 19.30 presso l’Aula del Tempio della Mole Antonelliana dal Presidente del Museo Nazionale del Cinema Enzo Ghigo e dal Direttore Domenico De Gaetano. Si tratta della più alta onorificenza da parte di questa istituzione culturale italiana che, nel corso degli anni, è stata attribuita a grandi protagonisti del cinema mondiale, tra cui non mancano collaboratori di Martin Scorsese come Dante Gabriele Ferretti, Francesca Lo Schiavo e Paul Schrader.

Martin Scorsese, vincitore dell’Oscar per “The departed” e detentore del record di maggior numero di candidature alla Academy Award come regista vivente, alle 18 di martedì 8 ottobre incontrerà il pubblico che si è prenotato per una Masterclass, che si terrà al Cinema Massimo alle 18, preceduto da un red carpet pubblico alle 17.30. Il Cinema Massimo dedicherà a Scorsese una retrospettiva (11-13 ottobre 2024) introdotta personalmente dal Maestro martedì 8 ottobre alle ore 20. Vincitore di ogni prestigioso premio cinematografico, Scorsese ha spesso attribuito al neorealismo italiano una significativa influenza sulla sua opera e, nel 2006, ha firmato l’introduzione del volume “Cabiria & Cabiria”, edito dal Museo Nazionale del Cinema, in occasione del restauro del kolossal di Giovanni Pastrone. A distanza di vent’anni Scorsese fa il suo ritorno a Torino, e la sua presenza segna la prima, storica visita al Museo Nazionale del Cinema che, nel 2013, ha realizzato una mostra al suo interno dedicata, in collaborazione con la Deutsch Kinemathek, in occasione della quale sono stati esposti i costumi originali di “Gangs of New York” nel percorso di visita permanente. Lo stesso regista ha ammesso di essersi ispirato, per “Gangs of New York”, a quel retroterra culturale e violento che gli è stato ispirato dal film “Satyricon” di Fellini, dove al regista italiano sembrava di calpestare i sampietrini romani.

Attualmente Martin Scorsese è impegnato in un progetto di cinema – documentario che coinvolge scavi archeologici in Sicilia. Ha semplicemente rimandato la lavorazione sul film dedicato a Frank Sinatra e sta già gettando le basi per un film su Gesù.

Con una carriera monumentale che abbraccia sei decenni di film fondamentali, Scorsese ha cementato saldamente il suo status di leggenda, e ha lasciato un segno indelebile sul cinema per come noi lo conosciamo, scardinando molte delle sue convenzioni, il suo corpus di concetti cattolici legati alla colpa e alla redenzione, la fede, il macismo, il nichilismo, il crimine e il settarismo. La sua opera si è confrontata con la ricerca del Sogno Americano e ha esplorato il ventre squallido di New York scavando nella sua storia. Grazie alle sue collaborazioni con attori prestigiosi, come De Niro e Di Caprio, i personaggi di Scorsese sono uno studio di individui complessi alle prese con conflitti interni ed esterni che riflettono i temi più ampi della narrazione. Secondo Scorsese il futuro del cinema potrà essere variegato, in quanto oggi la visione di un film non avviene più solo nel buio delle sale cinematografiche, ma anche con i moderni dispositivi nelle case private, prevedendo tempi di fruizione più lunghi, e non escludendo neanche l’uso dei social per la fruizione di un film.

 

Mara Martellotta

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